
Le migliori carte di credito di Giugno 2022
Con una carta di credito puoi fare shopping senza...
Nell'UE, l'Italia è tra i Paesi in cui si versano più tasse. Nel 2020, ultimo anno in cui si hanno dati omogenei a livello dell'Unione, gli italiani per liberarsi dalle imposte hanno lavorato fino al 5 Giugno: 6 giorni in più rispetto alla media dei 27 Stati che oggi fanno parte dell'UE.
Arriva infatti un momento dell'anno in cui - idealmente - non si pagano più le tasse.
Ci stiamo riferendo al giorno della liberazione dalle tasse (Tax Freedom Day, TFD): è quello a partire dal quale ciò che si guadagna ci resta del tutto in tasca, senza finire nelle casse statali. Nei giorni precedenti invece incassa tutto il Fisco. In termini più tecnici, il TFD rappresenta la chiusura del periodo di tempo durante il quale i cittadini di un Paese devono lavorare per pagare il carico fiscale della nazione. È ovvio che, nella vita reale, le imposte si pagano percentualmente per tutto l'anno.
L'Ufficio studi della Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato (CGIA) ha calcolato che nel 2021 la pressione fiscale in Italia è arrivata al record storico del 43,5% del Prodotto interno lordo (PIL), mentre nel 2022 parrebbe destinata a scendere al 43,1%. Quindi, svela la CGIA, nel 2022 il Tax Freedom Day per gli italiani è il 7 Giugno, mentre nel 2021 era caduto il giorno successivo, l'8.
Il livello molto elevato di carico fiscale dell'anno scorso non è legato a un aumento del prelievo, ma alla forte crescita del Pil (+6,6%) avvenuta dopo la caduta nel 2020 (-9%): ha contribuito ad aumentare notevolmente le entrate. Nel 2022 il peso fiscale dovrebbe diminuire di 0,4 punti percentuali, visto il 3% di crescita previsto (sono da valutare però gli effetti negativi legati al perdurare della guerra in Ucraina) e la riduzione delle imposte e dei contributi decisa dal Governo Draghi.
Comunque, quest'anno sono serviti 157 giorni, inclusi sabati e domeniche, perché il contribuente medio italiano smettesse di lavorare solo per saldare tutti i debiti fiscali annuali; dal 7 giugno in poi inizierà a guadagnare, sempre teoricamente, solo per se stesso. Dal 1995 il giorno di liberazione fiscale più ''precoce'' per gli italiani risale al 2005 (con pressione fiscale al 39%): smisero di lavorare solo per pagare le tasse il 23 maggio (dopo 143 giorni). Il periodo più lungo è stato invece quello registrato lo scorso anno.
Nell'UE del 2020 il Paese con la pressione fiscale più elevata era la Danimarca (48% del PIL), seguita da Francia, Belgio e Svezia; poi c'è l'Italia. Quella più bassa si riscontra in Irlanda (20,7%). Siccome molto dipende anche dal livello di reddito dei cittadini, il Tax Freedom Day non segue lo stesso andamento della pressione fiscale.
Nella classifica europea, se in Italia il TFD nel 2020 cadeva 6 giorni dopo (6 giugno) quello medio (30 maggio), la Francia, con la Danimarca, lo raggiungeva con 19 giorni in più (24 giugno) rispetto al nostro Paese; ci superavano anche il Belgio (+10) e la Svezia (+3). Tutti gli altri avevano un TFD inferiore a quello italiano, con il record irlandese: cadeva 81 giorni prima del nostro, il 16 marzo.
È ovvio che questa classifica va considerata anche in base ad altri parametri, per esempio la quantità e la qualità dei servizi offerti, che si ripercuote sulle pretese fiscali da parte dello Stato. Per esempio, se - come capita in alcuni Paesi europei diversi dall'Italia - l'assistenza sanitaria è in gran parte a carico dei cittadini (in Irlanda quelli sopra un determinato reddito, il 63%), alcuni costi ricadono sul contribuente in forma diversa da quella fiscale.
Vale per il servizio sanitario come per altri servizi, forniti di più o di meno a seconda dei vari sistemi statali. Come è pure ovvio che sulla qualità dell'investimento delle risorse tributarie influiscono altre circostanze: per esempio il tasso nazionale di evasione fiscale (che limita gli introiti fiscali nonostante aliquote spesso alte) e/o il frequente cattivo utilizzo dei soldi pubblici, che si trasforma in una scarsa qualità dei servizi. Questi ultimi due fenomeni, purtroppo, spesso riguardano proprio l'Italia.
Se stai cercando le carte di credito più interessanti sul mercato, prova gratuitamente il comparatore di Facile.it.
Confronta online le migliori carte di credito e trova la soluzione che fa per te.
Con una carta di credito puoi fare shopping senza...
Tra gli italiani c'è stato un forte aumento dei...
Possiedi già un conto corrente e desideri un...
Il caffè al bar è sempre più caro. In molte...
Pagare in contactless con la propria carta,...
Spesso si sente parlare di carta di debito, un...
Le carte prepagate sono uno strumento di...
La Carta Acquisti è un prodotto che consente di...