Carta d'identità elettronica: ecco tutte le nuove funzioni che può avere
23 nov 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

La carta d'identità elettronica (CIE) oggi è posseduta da 31 milioni di italiani ed è destinata a soppiantare quella cartacea.
Ha molte altre funzioni oltre a quella tradizionale di identificazione del cittadino e di documento valido per l'espatrio in Paesi in cui non serve il passaporto.
Però sono solo in pochi a conoscerle.
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Un'alternativa allo SPID
Tra le funzioni innovative ci sono, sebbene pochi lo sappiano, quelle che la rendono un'alternativa al più noto Sistema pubblico di identità digitale (SPID). Di certo sul fronte dell'incremento dell'utilizzo della carta lo Stato sta investendo.
Un decreto per valorizzarla
L'evoluzione è prevista anche da un decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 5 Ottobre scorso. Sottoscritto da tre ministeri del Governo Draghi (Interno, Innovazione tecnologica e Transizione digitale, Economia e Finanze), valorizzerà questo documento digitale, che è emesso dal Ministero dell'Interno e prodotto dal Poligrafico dello Stato.
Come utilizzarla
La CIE serve, o servirà, per questi scopi:
- Varo del portale dell’identità del cittadino, dove saranno inseriti anche dati non anagrafici (come l'email e il numero di cellulare del titolare).
- Gestione della CIEId: è l'app, già disponibile, per smartphone, sviluppata da Poligrafico e Zecca dello Stato per l’accesso ai servizi delle pubbliche amministrazioni italiane e a quelli erogati dagli Stati membri dell’UE. Permette di usare la CIE al posto dello SPID come modalità di identificazione. Serve uno smartphone di ultima generazione dotato di interfaccia NFC per autenticare l'app sullo smartphone, che poi potrà essere usata senza dover avere la carta elettronica a portata di mano. In fase di autenticazione, i dati si trasferiscono dalla CIE allo smartphone appoggiando la prima sul retro del secondo.
- Possibilità di vedere, esprimere o revocare la propria volontà per quel che riguarda la donazione di organi e tessuti organici.
Mezzo miliardo di autenticazioni
Attualmente la SPID è ancora lo strumento di autenticazione più usato nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Basti valutare che nel 2021 ha consentito in Italia 520 milioni di autenticazioni; mentre la CIE è stata usata per effettuarne 22 milioni.
Per la firma digitale
Col passare del tempo la CIE potrà recuperare terreno, soprattutto, all'inizio, tra i cittadini che hanno confidenza con il mondo informatico. Di certo, in questo campo l'Italia è tra i Paesi europei più avanzati e con la maggiore diffusione e presenza di Qualified Trust Service Provider (QTSP), che sono i certificatori accreditati dallo Stato per il rilascio della firma digitale.
Innovazione e crescita economica
L'accreditamento è autorizzato dall'Agenzia per l'Italia digitale (AgID): è, si legge sul suo sito, l'agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio che ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, favorendo l'innovazione e la crescita economica e la trasformazione digitale del Paese.
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