5 apr 2022 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.
Stipulare un’assicurazione non significa avere subito attive le garanzie in essa contenute. Vi sembrerà strano, ma esiste un periodo di tempo, detto anche ‘periodo di aspettativa’, durante il quale il contratto assicurativo che abbiamo appena sottoscritto non ha ancora validità. Non tutti sono a conoscenza di questa clausola che invece ritroviamo applicata dal ramo malattia al ramo vita passando per l’assicurazione animali domestici.
Stiamo parlando del periodo di carenza e cioè di quell’arco temporale che intercorre, appunto, fra la data di sottoscrizione della polizza e l’effettiva decorrenza delle garanzie in essa contenute
Lo scopo delle assicurazioni è chiaro: evitare di incorrere in truffe da parte di assicurati che stipulano un contratto già sapendo di dover a breve ricorrere a cure mediche proprie o del proprio animale domestico, o comunque, per malattie già note. Se il contraente, infatti, dovesse versare in uno stato di salute precaria non si potrebbe stipulare una polizza sanitaria o vita perché sarebbe come frodare l'assicurazione.
Proprio per questo motivo la compagnia assicurativa rinvia per un certo periodo di tempo, detto, appunto, tempo di carenza, la copertura assicurativa. Questo periodo potrà variare tra una compagnia assicurativa e l’altra, in genere, comunque, ha una durata di sei mesi.
Il periodo di carenza è sempre previsto nelle polizze di assicurazione vita, in quelle per malattia, nelle polizze per la responsabilità civile professionale e per la tutela giudiziaria.
Esistono, comunque, delle eccezioni in cui il periodo di carenza non è previsto. Parliamo del caso dell’infortunio che, per sua natura, è un evento improvviso e non prevedibile. Quindi, ad esempio, in caso di ricovero o intervento chirurgico le spese sostenute saranno rimborsate anche se l’incidente è avvenuto subito dopo la decorrenza della polizza.
Per le polizze vita e malattia il periodo di carenza può variare da trenta giorni a sei mesi. Quest’ultimo periodo, così lungo, è giustificata dal fatto che le assicurazioni possono richiedere una serie di visite mediche prima di rendere effettivo il contratto.
Il periodo di carenza può, inoltre, anche arrivare a un anno o due, soprattutto per le polizze che coprono costi di tipo legale.
La stessa Ania (l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, ndr) definisce il periodo di carenza come quello “in cui la polizza non è attiva pur essendo stato pagato il premio di competenza”.
Durante questi mesi bisogna stare molto attenti perchè non sarà possibile ottenere un eventuale risarcimento per malattia o morte sopraggiunta. Nello specifico, poi, se la morte dovesse avvenire per aver contratto la malattia HIV, inoltre, il periodo di carenza si allunga da sei mesi a cinque anni.
Dunque, la condizione necessaria per procedere alla sottoscrizione di un contratto assicurativo che possa coprire le spese mediche, le cure e l’assistenza sanitaria di chi la stipula, è un buono stato di salute generale.
Ecco perché, al momento in cui si sottoscrive l’assicurazione medica, sarà necessario compilare un questionario dettagliato sulle proprie condizioni di salute o, comunque, presentare la documentazione prevista dalla propria compagnia assicurativa. In quest’ultimo caso se non verranno presentati i certificati richiesti, la compagnia assicurativa può decidere di sospendere o limitare l’operatività dell’assicurazione. Le compagnie assicurative, inoltre, possono scegliere di non assicurare alcune determinate categorie come i tossicodipendenti, gli alcolisti o coloro che sono insulinodipendenti, oltre, come detto, i malati di AIDS.
Sarà bene, dunque, fornire sempre informazioni aggiornate e corrette e comunicare qualsiasi problema di salute preesistente all’assicuratore. Per questo è bene, prima di sottoscrivere un’assicurazione medica, anche parlare con il proprio medico curante. E’ fortemente consigliato, inoltre, segnalare immediatamente all’assicurazione l’insorgenza di patologie durante la copertura.
È bene sapere che anche le polizze temporanee caso morte hanno un periodo di carenza; questo significa, come per l’assicurazione medica, che l’assicurazione non entra in vigore nel momento in cui viene sottoscritto il contratto, ma solo dopo alcuni mesi dalla firma. Anche in questo caso il periodo è normalmente pari a sei mesi, ma in alcuni casi può addirittura raddoppiare e arrivare a dodici mesi; durante questo lasso di tempo, in caso di sinistro non ci sarà nessun rimborso. Alcune compagnie assicurative danno la possibilità di annullare il periodo di carenza se, prima della sottoscrizione, ci si sottopone ad una apposita visita medica.
Non tutti sanno che anche per la polizza auto esiste il periodo di carenza, ma è ridotto a pochissime ore. Il periodo di carenza, in questo caso, sarà molto breve poiché si suppone che non ci siano motivi per pensare che chi ha appena sottoscritto la polizza abbia intenzione di provocare subito un’incidente. Non ci sarebbe alcun interesse a farlo, così come lo stesso discorso vale per le assicurazioni sugli infortuni.
Maggiore attenzione viene, invece, posta sul periodo di carenza nelle assicurazioni stipulate dai professionisti per responsabilità civile e per la tutela giudiziaria.
Facciamo un esempio: un commercialista nell’ambito della sua attività professionale commette una negligenza o, comunque, un errore per il quale, molto probabilmente, sarà chiamato a risarcire i relativi danni al proprio cliente. Per glissare a tale inconveniente lavorativo il professionista decide di stipulare una polizza assicurativa per responsabilità professionale in modo che a pagare i danni al cliente sia l’assicurazione e non lui di tasca propria. Proprio per ovviare situazioni come questa appena descritta, l’assicurazione prevede l’inserimento, all’interno della polizza, di una clausola che prevede, appunto, il periodo di carenza, di solito, in questi casi, della durata di tre mesi.
Lo stesso principio vale anche per la stipula di assicurazioni che riguardano le spese legali e la cui durata del periodo di aspettativa può arrivare a raggiungere anche i due anni.
Dunque, cosa bisogna fare quando si sottoscrive una polizza?
E’ la stessa Ania a consigliare di leggere il contratto e l'informativa per avere chiarezza sulla data di inizio della copertura.
E’ bene porre particolare attenzione alle parti scritte in piccolo a fondo pagina, proprio per non avere brutte sorprese e scoprire magari di non essere coperti dall’assicurazione perché l’evento ricade, appunto, nel periodo di carenza.
Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz
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