1 mar 2021 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.
Il 2021 porta delle novità per milioni di automobilisti italiani. E finalmente non si tratta di maggiori esborsi ma di rimborsi, seppur esigui. Arriva, infatti, la notizia che anche il bollo auto e moto, le multe o le assicurazioni potranno beneficiare dell’ormai gettonatissimo cashback di Stato. Un’iniziativa, questa del cashback, partita a Natale e che ha visto l’adesione di ben 5,8 milioni di italiani che si sono registrati con 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronici e che hanno effettuato oltre 63 milioni di transazioni.
Numeri molto alti, non c'è che dire. Dal primo gennaio è ora partita la seconda fase che include, appunto, anche le spese relative ai veicoli come il pagamento del bollo, delle multe, delle assicurazioni, ma anche della benzina e tutte le altre spese legate alla gestione della vostra automobile. Senza dubbio una buona notizia per i tanti automobilisti chiamati proprio in questi mesi a pagare il bollo auto.
Non tutte le transazioni, infatti, ne danno diritto. Esattamente come avviene per tutte le altre spese, anche questi pagamenti dovranno essere effettuati con bancomat, carte di credito o di debito. L’importante è, però, che avvengano presso esercizi commerciali fisici, e quindi non online.
Questa non è l’unica condizione necessaria.
La seconda è quella di dover scaricare l’app Io, quella, cioè, della Pubblica Amministrazione.
Il versamento del bollo auto dovrà, quindi, essere effettuato presso una tabaccheria o altro punto vendita autorizzato che permetta di pagare con bancomat, carta di credito o un'app tipo Satispay. Solo in questo modo il pagamento darà diritto al rimborso del 10% riconosciuto dallo Stato. c'è da evidenziare, però, che l’importo massimo su cui viene calcolato il cashback vale fino a 150 euro di spesa (dunque, si parla di massimo 15 euro di rimborso, ndr).
Vale comunque la pena usarlo anche per la manutenzione del veicolo, il cambio gomme, l’acquisto di accessori, ma anche per le spese di una perizia assicurativa.
Il bollo auto (la tassa automobilistica gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento ad eccezione delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna per le quali è gestita dall'Agenzia delle Entrate, ndr) andrà pagato, come detto, presso le agenzie specializzate, tabaccherie, uffici postali o altri esercizi fisici che offrono questo servizio. In molti casi la tassa annuale di possesso è superiore ai 150 euro, per cui i rimborsi saranno inferiori al 10%, poiché si fermeranno a 15 euro. Attenzione: come già detto, dal rimborso sono esclusi i pagamenti online, dunque anche quelli fatti tramite l’app Io.
In alcune regioni, inoltre, è stata prevista la sospensione del pagamento del bollo per l’emergenza legata alla pandemia da Coronavirus, quindi è utile verificare prima del pagamento quali sono le disposizioni vigenti nella propria zona.
In altri casi è stata prevista, inoltre, e non solo per quest'anno, l'esenzione totale o parziale della tassa automobilistica. Esoneri e/o agevolazioni sono previsti per le categorie protette (in questo caso dipende dalla disabilità del possessore del veicolo) e nel caso di vetture eco-friendly. Termini di pagamenti differenti riguardano anche le zone del Centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto e di Catania colpita dal terremoto del dicembre 2018. Sospensione dei pagamenti, infine, senza applicazione di sanzioni e interessi, sono stabiliti, in merito alla situazione pandemica da Covid-19, dalle singole Amministrazioni in maniera discrezionale.
E’ dunque importante verificare sul sito dell’Aci dove è disponibile un rapido sistema per calcolare l'importo esatto del bollo auto da pagare, a seconda della regione di riferimento. Per effettuare il calcolo basta indicare il tipo di veicolo posseduto, inserire il numero di targa e selezionare il tipo di pagamento prescelto.
Per poter ottenere il rimborso, l’assicurazione non dovrà essere pagata per via telematica, ma presso la sede fisica. Anche in questo caso vale il limite massimo di 150 euro.
Nel piano Italia Cashless del Governo rientrano anche le spese relative al pagamento delle multe legate alle violazioni del Codice della Strada. Se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica, l’automobilista potrà usufruire di un vantaggio doppio: lo 'sconto' immediata del 30% per il versamento e il successivo rimborso del 10% (o comunque di massimo15 euro, se l’importo supera i 150 euro, ndr) della somma pagata con gli strumenti già menzionati. Se avviene dopo, si potrà comunque ottenere il cashback di Stato.
Per partecipare al piano cashless sono validi tutti gli acquisti effettuati nei negozi, nei supermercati, nei bar, presso la grande distribuzione, nei ristoranti, o per professionisti o artigiani effettuati tramite pos.
Non sono validi, invece: gli acquisti online; quelli effettuati fuori dal territorio nazionale, inclusi quelli effettuati nello Stato della Città del Vaticano e nella Repubblica di San Marino; quelli nell’ambito di attività d’impresa, artigianale o professionale; gli acquisti presso gli esercenti che ancora non sono convenzionati.
Ancora, non sono valide le operazioni effettuate presso gli sportelli ATM(es. prelievi, ricariche telefoniche);
le operazioni che riguardano pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente; i pagamenti effettuati attraverso bonifico.
Se ancora non vi siete iscritti a dicembre 2020 in occasione del cashback di Natale, ecco come fare per partecipare.
Innanzitutto bisogna aver compiuto i 18 anni e risiedere in Italia. Poi, bisogna scaricare e installare l'app Io sul proprio smartphone o tablet;
Al momento dell’adesione bisogna fornire: il codice fiscale, il codice IBAN per l’erogazione dei rimborsi, gli estremi identificativi di uno o più strumenti di pagamento elettronici che si utilizzeranno ai fini del programma.
I primi rimborsi della fase sperimentale sono già arrivati anche se non sono mancate le polemiche.
Sono tanti, infatti, i consumatori che, una volta verificati i pagamenti effettuati e quelli effettivamente registrati dall’app IO, si sono resi conto che in realtà non tutte le operazioni sono state calcolate ai fini del rimborso.
Consap, cioè la società che si occupa di gestire i rimborsi per conto del Mef, ha, dunque, predisposto un portale ad hoc per i reclami. Il cittadino dovrà registrarsi sul sito per poter inserire un reclamo. Inoltre, bisognerà allegare alla domanda la documentazione necessaria per richiedere la rettifica del rimborso (ad esempio, sperando di averli conservati, gli scontrini Pos). Insomma, non proprio una procedura agevole visto che poi, una volta inserito il tutto bisognerà attendere la risposta di Consap.
"Sono tante le segnalazioni da parte di consumatori che, pur avendo registrato le proprie carte e compiuto operazioni valide, non hanno raggiunto la soglia dei 10 pagamenti minimi per ottenere il rimborso, a causa del mancato riconoscimento di alcune transazioni da parte del sistema - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - migliaia di cittadini sono stati così esclusi dai rimborsi, e i loro reclami inviati attraverso l'App Io non hanno ricevuto alcun riscontro". Il Codacons, contestando i numeri forniti da Consap secondo cui sarebbero stati rimborsati 233 milioni di euro ai cittadini che hanno aderito al programma Cashback di Natale, ha chiesto "di svolgere una approfondita indagine e fornire risposta a tutti coloro che hanno visto sparire operazioni correttamente eseguite, perchè tali situazioni scoraggiano il programma Cashback e arrecano un danno sul fronte della fiducia dei cittadini".
Non è escluso che con il cambio di governo possa esserci comunque un restyling del programma.
Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz
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