3 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.
Nel corso del 2023, i titolari di carte di credito devono prepararsi ad un ulteriore shock relativo ai tassi di interesse e conseguenti maggiori costi di finanziamento del debito.
L'esperto di Facile.it cerca di andare più a fondo nella questione.
Il continuo aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea potrebbe far salire il tasso di interesse medio per una carta di credito al 20% ed oltre. All'inizio del 2022, quest'ultimo ammontava si attestava intorno al 16.3% all'inizio del 2022.
L'approccio rialzista delle banche centrali per fronteggiare l'inflazione significa che i titolari di carte di credito con passività da saldare continueranno a vedere crescere i costi degli interessi in misura proporzionale o maggiore rispetto alle decisioni delle istituzioni.
Alla luce delle attuali incertezze macroeconomiche e finanziarie, gli istituti di credito e le società finanziarie stanno anche adottando criteri più restrittivi per le nuove emissioni che si traducono in minori domande accettate e fidi più bassi. Unitamente a ciò, i benefit ancillari come punti fedeltà, miglia aeree, sconti presso esercizi convenzionati e cash back sono meno generosi o addirittura annullati.
Con l'aumento dei tassi di interesse delle carte di credito, un numero ancora maggiore di consumatori potrebbe scegliere come alternativa il sistema compra ora, paga dopo (BNPL - Buy Now Pay Later). Questo meccanismo consente ai clienti di effettuare pagamenti regolari e rateali senza interessi su un acquisto, come un televisore o un divano, durante un determinato periodo di tempo.
Le conseguenze di questi aumenti dei tassi di interessi sono più rilevanti per le carte di credito con i piani di rimborso bullet che vedranno la quota percentuale di capitale delle rate mensili rimanere stabile ma con costi di finanziamento maggiori.
Per ridurre i debiti, esistono due strategie principali: la palla di neve e la valanga di debiti.
Con il metodo della palla di neve, i debiti si riducono dal più piccolo al più grande. Naturalmente è necessario effettuare almeno il pagamento minimo dovuto per ogni carta, ma tutto ciò che si ha a disposizione nel bilancio ogni mese deve essere destinato al conto con il saldo più basso.
In questo modo si ottiene una motivazione psicologica poichè si conseguono prima le vittorie facili e si vedono progressi visibili.
Con il metodo della valanga di debiti, si pagano i debiti in ordine dal tasso di interesse più alto a quello più basso. In questo modo si risparmia a lungo termine sulle passività.
Oltre ai metodi sopra descritti, si potrebbe prendere in considerazione una carta per il trasferimento del saldo o un prestito di consolidamento del debito. Con una carta di trasferimento del saldo, si sposta il debito da una o più carte a una nuova carta (di un altro emittente) che offre un TAEG iniziale dello 0%. In genere è prevista una commissione di trasferimento del saldo. Tuttavia, anche al netto della commissione, è probabile che si risparmino le spese per gli interessi passivi. Bisogna però assicurarsi di poter saldare completamente il debito prima della fine del periodo introduttivo e promozionale.
Un finanziamento per il consolidamento di più debiti non consente di evitare gli interessi passivi, ma può consentire di ottenere un tasso migliore rispetto a quello che si paga per le passività con carta di credito a costi maggiori. Con un prestito, c'è inoltre un pagamento mensile fisso e una data di estinzione predeterminata, a differenza di una carta di credito, che invece permette di continuare a effettuare trasferimenti minimi, che possono trascinare i titolari in un ciclo di indebitamento potenzialmente crescente.
Giornalista finanziario che ha lavorato a Londra, Parigi e Milano presso il Gruppo Financial Times, Acuris (in precedenza Mergermarket), Euromoney ed altre testate specialistiche.
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