Carta di credito: cosa fare in caso di smarrimento

Carta di credito: cosa fare in caso di smarrimento
Le 3 cose da sapere:
  • In caso di smarrimento è bene intervenire e chiedere il blocco della carta
  • Si può richiedere il servizio di alert via sms o via e-mail per proteggere la carta
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La moneta elettronica ha molti vantaggi: pagamenti immediati e tracciabili, nessun problema a trasportare contante, possibilità di non vedersi addebitare subito la spesa nel caso della carta di credito. L’inconveniente è che una tessera plastificata è facile da perdere se non si presta la dovuta attenzione, e in qualche caso, anche da clonare. Allora il rischio che chiunque possa prosciugare il nostro denaro diventa allarmante. Cosa fare quindi in caso di smarrimento o clonazione della carta?
 

Cosa fare: bloccare la carta di credito

In caso si smarrisca la propria carta di credito, o si abbia anche solo il sospetto che sia stata clonata, è bene quindi intervenire subito. Prima di tutto occorre recarsi in filiale o telefonare al numero verde dell’emittente della carta (se il fatto avviene all’estero bisogna ricordarsi di digitare +39 prima del prefisso) e chiederne il blocco.

A quel punto la banca dovrà provvedere a renderla inattiva. Così, nel caso chi ha preso la carta abbia deciso di servirsene in maniera fraudolenta dandosi alle spese pazze con i nostri soldi, la legge (d.lgs. n. 11 del 27.01.2010) dice che noi ci rimetteremo al massimo 150 euro se tali spese sono state effettuate prima del blocco, mentre quanto speso dopo il blocco deve essere rimborsato dalla banca.

Dal momento in cui il furto o smarrimento viene segnalato, decade la responsabilità del titolare per eventuali utilizzi illeciti della carta, quindi non puoi essere perseguito per eventuali reati commessi da chi ha utilizzato la tua carta.


Cosa fare: la denuncia alle autorità competenti

Dopo aver segnalato il furto o lo smarrimento all’emittente, bisogna denunciarlo alle autorità competenti (polizia o carabinieri) entro 48 ore; la copia di tale denuncia servirà – inviata alla banca per raccomandata a/r o consegnata a mano - per poter ottenere eventuali rimborsi delle somme spese illecitamente. Naturalmente, se gli obblighi di comunicazione non vengono adempiuti o se il furto o smarrimento è solo simulato, il titolare non avrà alcun rimborso.

In fase di denuncia della perdita della carta all’emittente, si può richiedere una carta sostitutiva, e comunque l’emissione di una nuova carta, che viene emessa dietro pagamento di qualche decina di euro.


Alcuni accorgimenti per proteggere la carta

Come prevenire? E’ buona norma, quando si richiede la carta di credito alla propria banca, richiedere anche il servizio di alert via sms o via email, in modo da essere sempre aggiornati sulle spese effettuate e poter verificare se siano sospette o meno. Inoltre, è bene tenere sempre sotto controllo l’estratto conto delle carte, cartaceo oppure on line.

Meglio poi fare una fotocopia delle proprie carte di credito e bancomat, in modo da averne sempre i dati sotto mano in caso dovessimo comunicarli per bloccarle, e avere sempre con sé il numero da chiamare per le richieste di blocco.

Naturalmente, poi, va prestata attenzione a dove si ripone la propria carta, a non lasciarla incustodita, a non lasciare annotazioni con il proprio numero di pin a disposizione di terzi o nel portafoglio in cui si tiene la carta, a non essere “spiati” quando si digitano password e pin in fase di prelievo o di pagamento e a non comunicare a terzi le proprie credenziali (ad esempio rispondendo a email che non sono altro che tentativi di phishing).


Cosa fare se la carta viene bloccata dalla banca

A volte, la carta può essere bloccata per azione della banca, o per ragioni di sicurezza o perché il titolare è in rosso con i pagamenti. Solitamente il blocco dovrebbe avvenire previa comunicazione, per evitare di creare situazioni disagevoli, ma non è sempre così. Del resto, se il blocco della carta avviene perché la banca sospetta comportamenti fraudolenti da parte del titolare, nel caso in cui tali sospetti non siano verificati, si profila per la banca il reato di diffamazione. Il titolare ha quindi tutto il diritto a richiedere la tempestiva cancellazione della segnalazione di blocco, e dei dati personali in essa contenuti.

 

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