25 set 2024 | 3 min di lettura
Il governo italiano sta valutando l’introduzione di un’assicurazione casa obbligatoria contro i danni da maltempo, un tema particolarmente attuale dopo gli eventi climatici estremi che hanno colpito le regioni del Centro Italia.
La proposta avanzata dal ministro Musumeci, tuttavia, ha sollevato anche diversi dubbi. La polizza diventerà davvero obbligatoria?
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Negli ultimi anni, a causa del crescente numero di eventi climatici estremi, si sta discutendo sempre di più sull'introduzione di un’assicurazione obbligatoria per le abitazioni italiane. Questa proposta nasce dall'esigenza di proteggere le case dai danni provocati da fenomeni meteorologici sempre più intensi e frequenti, come alluvioni, inondazioni, frane e altri eventi climatici.
A sollevare nuovamente la questione è stato il ministro per la Protezione Civile - Nello Musumeci - che ha evidenziato come lo Stato non possa più sostenere i costi ingenti dei danni causati da queste calamità. Si parla, quindi, di una polizza casa eventi atmosferici obbligatoria, che potrebbe rappresentare un significativo cambiamento per il nostro Paese.
La proposta, infatti, ha già generato un acceso dibattito: da un lato c’è chi la considera una misura necessaria per proteggere le abitazioni italiane, dall’altro chi teme un aumento dei costi per le famiglie, già provate economicamente dall'inflazione e dal caro vita registrato negli ultimi anni.
L’Italia è uno dei paesi europei più vulnerabili agli eventi climatici estremi. Negli ultimi anni, alluvioni e frane hanno provocato danni per miliardi di euro, sia in termini di perdita di vite umane sia di distruzione di abitazioni e infrastrutture. Secondo recenti studi, l’impatto economico del cambiamento climatico potrebbe continuare a crescere, con costi che, senza adeguate misure preventive, potrebbero diventare insostenibili per lo Stato e per i cittadini.
Il governo, di fronte a questa emergenza, sta valutando di alleggerire il carico finanziario sul bilancio pubblico, trasferendo parte del rischio sulle polizze assicurative private. Questo significa che, in caso di approvazione della proposta, ogni famiglia italiana dovrà sottoscrivere un’assicurazione contro i danni climatici, il cui costo sarà variabile a seconda del rischio specifico della zona in cui si trova l’abitazione.
Come già anticipato, l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria contro i danni climatici ha sollevato non pochi dubbi e preoccupazioni. Molti cittadini, infatti, temono che l'obbligo di sottoscrivere una polizza possa andare a gravare ulteriormente sui bilanci familiari. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, pur non bocciando la proposta, ha espresso il suo disaccordo sull’obbligatorietà della polizza, preferendo che si adotti inizialmente un approccio facoltativo.
Si aprono così diverse questioni su come verrà strutturata questa assicurazione: ci si chiede anzitutto se sarà realmente obbligatoria per tutti, o sarà possibile optare per soluzioni alternative. E, soprattutto, ci si interroga su quali saranno i criteri per determinare i premi assicurativi in base al rischio.
Mentre si discute sull’obbligatorietà dell’assicurazione contro i danni climatici per le abitazioni private, una normativa simile è già stata introdotta per le imprese. Dal 2024, infatti, le aziende italiane devono sottoscrivere una polizza assicurativa che copra i danni climatici come:
Questa misura riguarda tutte le imprese iscritte al registro e copre i danni alle immobilizzazioni materiali, compresi fabbricati, impianti e macchinari.
Il mancato rispetto di quest’obbligo comporta sanzioni che possono variare dai 100.000 ai 500.000 euro e la perdita del diritto ad accedere a contributi e agevolazioni finanziarie da parte dello Stato. Questa iniziativa rappresenta un primo passo verso una maggiore diffusione delle coperture assicurative contro i danni da eventi naturali, con l’obiettivo di ridurre il peso finanziario delle calamità sia sul settore pubblico che su quello privato.
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