Fisco: aumenta il tempo per pagare gli avvisi bonari
31 mag 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

Cambiano i tempi per pagare gli avvisi bonari: si passerà da 30 a 60 giorni per un periodo ditempo limitato, fino al 31 Agosto 2022.
Con l'articolo 37 quater del Decreto Legge n. 21/2022, il Governo ha introdotto una novità per i contribuenti italiani che hanno presunti debiti con il Fisco.
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Più tempo per mettersi regola
Il prolungamento previsto dura fino al 31 Agosto 2022. In questo modo, i contribuenti avranno più tempo per mettersi in regola pagando il dovuto.
Se non ci saranno proroghe nelle prossime settimane, dall'inizio diSettembre si tornerà ai tempi precedenti: pagamento entro una trentina di giorni.
La comunicazione di irregolarità
L'avviso bonario (o comunicazione di irregolarità) è quello con cui l'Agenzia delle Entrate informa il contribuente del fatto che un controllo svolto sulla sua dichiarazione dei redditi ha individuato imposte e contributi che non risultano versati. La comunicazione mette in evidenza i conti che non tornano al Fisco.
Annullamento o rettifica
Chi la riceve può chiederne l'annullamento o la rettifica, nel caso dovesse individuare errori o gli risulti già pagato ciò che viene richiesto.
In caso di contestazioni, il cittadino avvisato deve andare entro 30 giorni in unufficio qualunque dell’Agenzia delle Entrate. Lì mostrerà i documenti (per esempio, lericevute del versamento) che, a suo avviso, dimostrano la regolarità dei suoi versamenti.
Sanzioni ridotte
Il pagamento di somme sollecitate con un avviso bonario, se effettuato entro le scadenze previste dalle norme, determina sanzioni ridotte a un terzo della somma dovuta: di solito, si passa dal 30% al 10%; mentre gli interessi - 3,5% all'anno - si pagano fino all’ultimo giorno del mese precedente quello di elaborazione della comunicazione.
Il mancato pagamento
Il mancato pagamento (totale o rateale) entro il termine stabilito fa decadere l'eventuale rateazione e l'importo dovuto, una volta sottratto l'importo già versato, è iscritto a ruolo. Questa iscrizione si riferisce al recupero dei crediti dello Stato e di altri enti pubblici.
La cartella esattoriale
Infatti, quando l'ente creditore accerta l'inadempimento del contribuente incarica l’Agenzia delle Entrate Riscossione di avviare l'esecuzione forzata.
Il passo successivo è la notifica della cartella esattoriale, che - al contrario dell'avviso bonario - è un'ingiunzione di pagamento, allo scopo di non incorrere in pignoramenti o azioni giudiziarie.
Attenzione all'errore nella compilazione
Può anche accadere che sia il contribuente - o chi per lui - a commettere degli errori nella fase di compilazione del 730: in questo caso c'è la possibilità di correggere i dati forniti presentando un 730 rettificativo tramite l'applicazione web dell'Agenzia delle Entrate.
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