Inflazione: secondo la BCE le famiglie italiane sono state quelle più colpite
20 mar 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

Tra il 2021 e il 2022 la forte inflazione ha colpito, nell’area in cui viene usato l’euro, soprattutto le famiglie italiane.
Questo è quanto emerge da un'analisi della Banca Centrale Europea, secondo la quale l’impatto è stato sui costi del welfare (cioè sulla qualità del benessere sociale).
Ma per quale motivo l'impatto è stato più forte nel nostro paese?
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L'impatto diseguale
Questo è quanto rilevato la Banca centrale europea (BCE), in base allo studio "The unequal impact of the 2021-22 inflation surge on euro area households" (tradotto "L’impatto diseguale dell’impennata dell’inflazione nel 2021-22 sulle famiglie dell’area euro"), diffuso il 20 febbraio 2024 sul sito della banca, all'interno del Search Bulletin n. 116.
L'aumento a sorpresa
Vi si legge che "l’aumento a sorpresa dell’inflazione" in quel periodo "ha ridotto i redditi reali e la ricchezza netta della maggior parte delle famiglie poiché non vi è stato alcun aumento immediato degli stipendi e delle pensioni nominali, dei prezzi nominali delle case e del valore nominale di obbligazioni, depositi, contanti e debito a seguito dell’aumento del livello dei prezzi".
Il potere d’acquisto
"Ciò ha influenzato", si legge nell’analisi, "i consumi presenti e futuri delle famiglie e quindi il loro benessere. Sebbene quelle più povere abbiano sofferto maggiormente della riduzione del potere d’acquisto del loro reddito, le perdite complessive di welfare sono state particolarmente elevate per i pensionati".
La perdita delle famiglie italiane
Dall'analisi emerge che a pagarne maggiormente le conseguenze siano state le famiglie italiane. In media, infatti, una famiglia ha perso l'8% come reddito disponibile: è il dato più elevato. Sul fronte opposto si trovano la Francia e la Spagna, dove la perdita si è fermata al 3%.
Perché questo si è verificato principalmente nel nostro paese? Secondo l’analisi della BCE, in Italia non c'è stato, nel 2021-22, un immediato aumento di pensioni e stipendi corrispondente alla perdita inflattiva. Nello stesso tempo, sono calate le quotazioni di vari titoli finanziari.
Le politiche diverse
La Banca centrale europea ritiene che "le differenze tra Paesi sono state causate principalmente dalle differenze nei tassi di inflazione nazionali e dalle differenze nella distribuzione della ricchezza nominale netta, insieme alle diverse politiche fiscali".
"Questo episodio storico", prosegue l’analisi della BCE, "evidenzia l’importanza della politica fiscale nel rispondere alle dinamiche specifiche del Paese all’interno di un’unione monetaria, dove la politica monetaria non può essere adattata ai singoli Stati".
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