Cai digitale per incidenti stradali: come funziona il nuovo modulo elettronico in vigore da luglio 2025
22 ago 2025 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.

L’estate 2025 segna un cambiamento epocale per chiunque possieda un’auto in Italia. Dal 1 luglio è ufficialmente entrato in vigore il Cai digitale, ovvero la versione elettronica del classico modulo di constatazione amichevole utilizzato in caso di incidente stradale.
Addio, dunque, al celebre “modulo blu” cartaceo, da compilare a mano. Ora tutto si fa tramite smartphone, tablet o computer, in modo rapido, sicuro e - almeno nelle intenzioni - anche molto più efficiente.
Ma cosa significa davvero questo cambiamento per gli automobilisti italiani? Come funziona il modulo elettronico per incidenti stradali? È obbligatorio? Serve lo Spid? E soprattutto: sarà davvero più semplice? Vediamo le principali novità e come affrontare un eventuale incidente con il nuovo Cai digitale su Facile.it, comparatore tra assicurazioni auto.
Una rivoluzione nel modo di gestire gli incidenti
Il Cai digitale rappresenta un passo importante verso la modernizzazione del settore assicurativo italiano**.** Si tratta di una novità introdotta dal Regolamento Ivass n. 56/2025, che obbliga le compagnie assicurative a fornire ai clienti strumenti per compilare e inviare la denuncia di sinistro anche online. Una rivoluzione che modernizza, così, una delle ultime pratiche ancora saldamente ancorate alla carta, senza però eliminarla del tutto. Chi lo preferisce potrà infatti continuare a utilizzare la versione tradizionale.
È una novità che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe rendere la vita degli automobilisti più semplice in un momento delicato come quello di un incidente.
Chiunque abbia avuto un incidente, infatti, sa bene quanto possa essere complicato compilare la constatazione amichevole. Oltre alla tensione del momento, bisogna anche ricordarsi tutti i dati necessari, cercare di descrivere la dinamica con chiarezza, disegnare la posizione dei veicoli, farsi firmare il modulo dal conducente dell’altro mezzo… Insomma, non proprio il massimo della praticità.
Il nuovo Cai digitale nasce proprio con l’obiettivo di semplificare tutto questo processo. È uno strumento che permette di compilare la constatazione amichevole direttamente online, attraverso le app o i portali web messi a disposizione dalle compagnie assicurative. Il modulo elettronico è identico nei contenuti a quello cartaceo, ma con alcuni vantaggi significativi: si compila in modo guidato, con campi preimpostati che aiutano a non dimenticare nulla; permette di allegare foto e video dell’incidente; si firma digitalmente tramite Spid o Cie (Carta d’Identità Elettronica); viene inviato direttamente alla compagnia assicurativa, senza dover stampare o spedire nulla.
Come funziona in pratica?
In caso di incidente, anziché cercare il vecchio modulo nel cruscotto o nel portafoglio, sarà, dunque, sufficiente accedere al portale della propria compagnia assicurativa oppure aprire l’app dedicata. Molte compagnie hanno già predisposto una sezione chiamata “Denuncia Sinistro” o “CAI Digitale”, dove sarà possibile avviare la compilazione.
A quel punto, si inseriscono tutti i dati necessari: informazioni sui conducenti, sulle targhe dei veicoli coinvolti, il luogo, la data, l’orario dell’incidente e naturalmente la descrizione della dinamica. La grande novità, oltre alla digitalizzazione in sé, è la possibilità di inserire immagini o video direttamente dalla fotocamera del telefono, magari con geolocalizzazione automatica, in modo da fornire all’assicurazione una documentazione molto più precisa e immediata.
Una volta compilato tutto, il modulo va firmato digitalmente. Qui entra in gioco Spid o Cie, strumenti ormai sempre più diffusi anche per altre pratiche della pubblica amministrazione. Entrambi consentono di identificare in modo sicuro le persone coinvolte e di dare validità legale al modulo compilato. Una volta firmato, il Cai digitale viene trasmesso direttamente alla compagnia assicurativa, che potrà aprire immediatamente la pratica del sinistro. Ovviamente, fatti salvi i dati relativi a veicolo e conducente, le due dichiarazioni dovranno coincidere. Ed è anche importante sottolineare che i due automobilisti devono essere d’accordo entrambi sull’invio del modulo digitale: non è possibile inviare il modulo con due modalità diverse.
È obbligatorio? Si può ancora usare il cartaceo?
La risposta è: no, non è obbligatorio – almeno per ora. Il modulo cartaceo resta perfettamente valido e utilizzabile. Il passaggio al digitale è una facoltà, non un’imposizione. Il legislatore ha previsto una fase di transizione graduale, che durerà fino all’8 aprile 2026: entro questa data tutte le compagnie assicurative dovranno essere in grado di offrire la possibilità di compilare e gestire i sinistri in modalità digitale.
Quindi, se si preferisce ancora usare la versione cartacea, si può continuare a farlo. Tuttavia, il Cai elettronico diventerà sicuramente sempre più la norma nei prossimi mesi, grazie alla sua comodità e alla possibilità di accelerare le procedure di rimborso e con, dall’altro lato, la ‘spinta’ delle compagnie sempre più orientate a incentivare l’uso della versione elettronica.
Compilarlo male può far perdere l’indennizzo
Nella compilazione del modulo Cai bisogna sempre prestare la massima attenzione. Una denuncia sbagliata o mancata può portare alla perdita totale o parziale della copertura assicurativa, come previsto dall’articolo 143 del Codice delle assicurazioni e dall’articolo 1915 del Codice civile.
In caso di omessa denuncia, inoltre, la compagnia assicurativa potrebbe comunque risarcire il danneggiato, ma rivalersi poi sull’assicurato se dimostra dolo o colpa. Questo vale sia con il Cai cartaceo, ma anche con la nuova versione digitale.
I vantaggi del Cai digitale
Il nuovo sistema porta con sé una serie di vantaggi sia per gli assicurati che per le compagnie.
Uno dei benefici principali è la riduzione dei tempi di gestione del sinistro. Una constatazione amichevole compilata e inviata in modo digitale arriva immediatamente alla compagnia assicurativa, che può avviare la valutazione della pratica sin dal giorno stesso. In molti casi, questo si traduce in rimborsi più veloci e meno attese per chi ha subito un danno.
Inoltre, la digitalizzazione aiuta a ridurre gli errori: il sistema guidato previene dimenticanze, imprecisioni e problemi legati alla leggibilità della scrittura. In più, le immagini allegate aiutano a chiarire la dinamica del sinistro, riducendo le controversie tra le parti.
Un altro aspetto rilevante è la lotta alle frodi assicurative: il modulo elettronico è sicuro, non può essere modificato una volta firmato, e consente alla compagnia di accertare più facilmente eventuali anomalie o incongruenze, anche grazie all’uso di strumenti di intelligenza artificiale. Ridurre le frodi assicurative vorrebbe dire abbassare i costi per le compagnie e, si spera, anche i premi applicati ai clienti.
Infine, c’è anche un lato “green”: niente più carta, niente più copie da stampare e spedire. Un piccolo passo anche verso la sostenibilità ambientale.
Anche la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2438/2024, si è espressa in favore della validità probatoria del Cai firmato, purché non smentito da accertamenti tecnici
Quali sono i limiti o le criticità?
Come tutte le innovazioni, anche il Cai digitale presenta alcune criticità. La prima riguarda il cosiddetto digital divide: non tutti hanno dimestichezza con strumenti digitali, e c’è il rischio che alcune fasce della popolazione – ad esempio gli anziani – si trovino in difficoltà nel gestire un sinistro con questo nuovo sistema.
Inoltre, per utilizzare il modulo digitale servono dispositivi compatibili, una connessione a internet, e ovviamente le credenziali Spid o Cie. In situazioni di emergenza o in luoghi con scarsa copertura, può non essere pratico o addirittura possibile avviare la compilazione elettronica.
Va poi considerato che non tutti i sinistri sono gestibili con il Cai. Nei casi più gravi - ad esempio quando ci sono feriti, più di due veicoli coinvolti, oppure se non si riesce a raggiungere un accordo tra le parti - sarà comunque necessario rivolgersi alle autorità o seguire le procedure di denuncia previste dalla legge.
Ma c’è qualche preoccupazione anche sulla gestione e la sicurezza dei dati personali inseriti, in particolare per possibili infiltrazioni di hacker.
Infine, ogni compagnia assicurativa ha la propria app o piattaforma: questo potrebbe rendere meno uniforme l’esperienza utente, soprattutto per chi cambia compagnia o non è tecnologicamente ferrato.
Poco o nulla, invece, dovrebbe cambiare per i premi assicurativi almeno a stretto giro.

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.
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