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Conto corrente per non residenti in Italia: caratteristiche, vantaggi e quando si può aprire

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Le 3 cose da sapere

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    Il conto non residenti consente di gestire operazioni bancarie in Italia vivendo all’estero.

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    Il conto non residenti consente di gestire operazioni bancarie in Italia vivendo all’estero.

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    L’apertura richiede documenti specifici e può avvenire anche a distanza.

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    L’apertura richiede documenti specifici e può avvenire anche a distanza.

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    I costi sono variabili e i trasferimenti seguono regole fiscali precise.

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    I costi sono variabili e i trasferimenti seguono regole fiscali precise.

Aprire un conto corrente per non residenti in Italia è un’esigenza sempre più comune: può servire a chi vive stabilmente all’estero ma vuole mantenere un rapporto bancario nel Paese d’origine, agli stranieri che trascorrono temporaneamente periodi in Italia, oppure agli studenti internazionali che soggiornano per alcuni mesi.

Ecco una panoramica completa e aggiornata, utile per capire a cosa serve, chi può richiederlo, quali regole si applicano e come gestirlo senza sorprese.

Conti Correnti: trova il più vantaggioso
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Sommario

Che cos’è un conto corrente per non residenti

Un conto corrente per non residenti è un rapporto bancario dedicato a chi non ha la residenza fiscale in Italia, ma ha comunque la necessità di gestire denaro, ricevere pagamenti o svolgere operazioni bancarie sul territorio italiano. È uno strumento pensato per garantire operatività bancaria nel rispetto delle norme fiscali e antiriciclaggio.

Rispetto a un conto ordinario, questo tipo di conto prevede procedure di identificazione più rigorose, una selezione di funzionalità più essenziali e, spesso, una struttura di costi differente.

A chi è rivolto un conto corrente non residenti

Il conto può essere richiesto da chi non ha residenza fiscale in Italia, ovvero da chi:

  • non è iscritto all’anagrafe dei residenti da almeno 183 giorni;
  • non ha domicilio in Italia per più di sei mesi;
  • non possiede una dimora abituale nel Paese per più della metà dell’anno.

È uno strumento particolarmente utile per lavoratori stranieri, studenti, expat, pensionati stabiliti all’estero, oppure cittadini italiani iscritti all’AIRE.

Per gli italiani residenti all’estero, inoltre, le banche richiedono generalmente l’apertura di un conto dedicato per non residenti, in linea con le normative antiriciclaggio.

Come aprire un conto corrente per stranieri non residenti in Italia

Per aprire un conto per non residenti è necessario fornire alla banca una serie di informazioni e documenti, oltre a un indirizzo italiano valido per le comunicazioni.

In genere le banche richiedono:

  • documento d’identità valido;
  • passaporto, se necessario;
  • codice fiscale o richiesta di rilascio dello stesso;
  • indirizzo in Italia per la corrispondenza;
  • modulo di apertura conto compilato e firmato;
  • eventuale referenza bancaria, se richiesta.

La procedura può svolgersi in filiale oppure, per alcuni istituti, anche a distanza, con modulistica da inviare tramite posta o email certificata.

Apertura per corrispondenza

Alcune banche permettono di aprire il conto senza presenza fisica. In questi casi può essere necessario:

  • una referenza rilasciata dalla propria banca estera;
  • la firma autenticata presso un notaio o un avvocato;
  • copia del passaporto;
  • un primo versamento in euro per attivare il conto.

Questa modalità richiede più passaggi, ma è utile per chi non può recarsi di persona in Italia.

Principali banche che offrono conti correnti per non residenti

Non tutte le banche offrono un conto dedicato ai non residenti: si tratta di un prodotto specializzato, soggetto a norme aggiuntive rispetto ai conti tradizionali. Tuttavia, negli ultimi anni l’offerta è cresciuta.

Tra gli istituti che generalmente propongono un conto per non residenti rientrano Unicredit, Crédit Agricole, Fineco, Banca Etica e alcune BCC. Le condizioni possono variare in modo significativo, per questo è utile confrontare attentamente costi e servizi.

Il conto corrente per non residenti è obbligatorio?

Avere un conto per non residenti non è obbligatorio, ma nella pratica può diventare quasi indispensabile. Senza un conto italiano, infatti, alcune operazioni quotidiane possono risultare complicate.

Un conto per non residenti permette di:

  • ricevere lo stipendio o compensi per attività lavorative;
  • pagare bollette e imposte italiane;
  • gestire spese legate a un immobile presente in Italia;
  • effettuare operazioni di base come prelievi e versamenti.

Molti datori di lavoro italiani richiedono ai dipendenti, anche stranieri, di avere un conto intestato presso un istituto che opera in Italia: per questo, pur non essendo obbligatorio, si rivela spesso necessario.

Costi del conto corrente per non residenti

In genere i costi di un conto per non residenti possono essere più alti rispetto ai conti tradizionali, per via dei maggiori controlli e delle procedure richieste dalle norme antiriciclaggio.

Gli elementi che incidono maggiormente sui costi sono:

  • commissioni per operazioni internazionali;
  • costi di gestione più elevati rispetto ai conti ordinari;
  • eventuali spese legate al cambio valuta, per chi proviene da Paesi extra UE;
  • costi aggiuntivi richiesti da alcune banche per servizi opzionali.

Gli italiani iscritti all’AIRE devono chiudere il conto ordinario e aprirne uno dedicato alla loro condizione fiscale: questo passaggio comporta costi e procedure aggiuntive.

Come trasferire denaro da un conto estero a un conto italiano

Il metodo più utilizzato per trasferire fondi da un conto estero a uno italiano è il bonifico bancario internazionale. La procedura è semplice, ma può prevedere commissioni e oneri fiscali.

Secondo le regole dell’Agenzia delle Entrate, la banca può applicare un’imposta del 20% solo se il trasferimento riguarda redditi di capitale o redditi derivanti da attività di vendita. Questa imposta non si applica invece a somme provenienti da stipendi, donazioni, regali o risparmi personali.

In questi casi, per evitare trattenute indebite, è possibile presentare:

  • un’autocertificazione che dichiara la natura non imponibile del denaro;
  • eventuali documenti aggiuntivi richiesti dalla banca per verificare l’origine dei fondi.

Se la banca applica l’imposta prima della presentazione dell’autocertificazione, è possibile richiedere un rimborso entro i termini previsti, prima alla banca e, successivamente, all’Agenzia delle Entrate.

Domande frequenti sul conto corrente per non residenti

Dove posso aprire un conto corrente senza residenza?

Aprire un conto corrente senza essere residenti è possibile in alcune banche, soprattutto online, che offrono servizi dedicati a clienti non domiciliati in Italia. Le condizioni e la documentazione richiesta possono variare a seconda dell’istituto.

Quanto costa un conto corrente per non residenti?

Per quanto riguarda i costi di un conto per non residenti, questi dipendono dal tipo di conto scelto e dai servizi inclusi, come carte, bonifici o operazioni digitali. È sempre consigliabile confrontare le offerte disponibili.

Un italiano residente all'estero può avere un conto corrente in Italia?

Anche gli italiani residenti all’estero possono aprire un conto in Italia, seguendo procedure specifiche che richiedono documenti d’identità validi e, talvolta, la residenza estera certificata.

Il conto corrente per non residenti è pignorabile?

Un conto corrente può essere pignorabile, anche se intestato a più persone, ma solo le somme appartenenti al titolare coinvolto saranno soggette a vincoli legali.

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25 nov 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Linda Montemurro

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