I token sostituiranno le carte di credito?
26 mag 2025 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.

Analisti del settore dei pagamenti elettronici prevedono che il numero di transazioni globali tokenizzate in rete raddoppierà nel 2029, passando dagli attuali 283 miliardi di Dollari a 574 miliardi.
Il boom dell’adozione della network tokenization cammina però di pari passo con il rischio di frodi con le carte di credito.
Cerchiamo di capirne di più con l'approfondimento dell'Esperto in ambito carte di credito.
La complessità del termine tokenization
Per molti dirigenti bancari che non lavorano direttamente nel settore dei pagamenti, la terminologia può diventare confusa perché il termine tokenization può avere molteplici significati. Questo vale soprattutto per la crescente adozione della tecnologia blockchain. Nel settore dei pagamenti il termine tokenization si riferisce alla network tokenization, un processo che coinvolge commercianti, emittenti di carte, varie terze parti del sistema di pagamento e le stesse reti di carte, progettato per nascondere i dati dei conti di pagamento dei consumatori ai truffatori.
Poiché le carte di plastica vere e proprie sono sempre meno presenti nei pagamenti, il potenziale di frode aumenta. Le argomentazioni a favore della tokenizzazione della rete includono una maggiore accettazione quando un consumatore effettua un acquisto, un vantaggio per l'acquirente, l'esercente e l'emittente della carta, tutti desiderosi di vedere transazioni legittime.
Obiettivi e acceleratori della tokenizzazione
L'intento è quello di migliorare i tassi di autorizzazione riducendo il rischio di frode. Un fattore che accelererà l'interesse per la tokenizzazione è la decisione di Apple di consentire l'accesso al chip NFC degli iPhone agli sviluppatori di terze parti, cosa che potrebbe incoraggiare l'introduzione di un maggior numero di portafogli digitali.
Diversi video animati che spiegano la tokenizzazione usano immagini di chiavi o forme di token fumettistiche per simboleggiare l’idea di un oggetto astratto – una stringa di numeri – che può contemporaneamente sbloccare un processo di pagamento ed essere inutile per un criminale che intercetta la stringa. Un post di IBM descrive un token digitale come un insieme di caratteri che serve come identificatore per qualche altro bene o informazione.
Il meccanismo della tokenizzazione delle carte
Nel caso delle carte di pagamento, l'idea è quella di sostituire il numero di conto primario del titolare della carta con una stringa di cifre generate in modo casuale che, anche se scoperte durante il percorso, sarebbero inutili per un truffatore quanto il vero numero della carta di credito sarebbe utile. Non bisogna confondere la tokenizzazione con la crittografia, un altro metodo sperimentato in passato per salvaguardare i numeri di conto delle carte.
Differenze tra tokenizzazione e crittografia
Si legge nel post di IBM: la tokenizzazione sostituisce i dati sensibili con stringhe di caratteri non sensibili (e altrimenti inutili). La crittografia, invece, rimescola i dati in modo che possano essere decifrati con una chiave segreta, nota come chiave di crittografia. La tokenizzazione della rete si basa su numeri che contengono lo stesso numero di cifre di quelle effettive della carta. Un documento di JPMorgan Payments spiega che ciò avviene per consentire un'agevole integrazione nei processi di transazione esistenti.
La specificità della network tokenization
Esistono altre forme di tokenizzazione delle carte, come quella basata sugli esercenti. Ciò che distingue la tokenizzazione di rete è che i token sono emessi dalle reti di carte o da soggetti che operano per loro conto, e i token emessi in questo modo possono circolare nel flusso dei pagamenti così come sono. Il termine utilizzato in questo campo è interoperabile. Le reti di carte coordinano la standardizzazione tecnica della tokenizzazione di rete attraverso un gruppo internazionale interindustriale, EMVCo.
Il ruolo di EMVCo e delle reti di carte
L'organizzazione EMVCo ha festeggiato il suo 25° anniversario nel 2024. È stata originariamente fondata per fornire standard per le ormai onnipresenti carte con chip, ma ora serve per molti altri scopi di pagamento, tra cui la tokenizzazione di rete. Le reti di carte forniscono diversi percorsi per la tokenizzazione delle carte che i consumatori iscrivono ai commercianti per gli acquisti.

Giornalista finanziario che ha lavorato a Londra, Parigi e Milano presso il Gruppo Financial Times, Acuris (in precedenza Mergermarket), Euromoney ed altre testate specialistiche.
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