23 lug 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.
Una carta di credito a tasso zero offre un certo numero di mesi in cui non vengono addebitati interessi sui nuovi acquisti oppure un periodo in cui il trasferimento del debito dal fido precedente non genera interessi.
Questo può far risparmiare anche 1000 euro rispetto allo stesso prestito con una carta di credito standard.
Quindi, con una buona pianificazione, non c'è prestito più conveniente a medio termine, anche se non è una scusa per spendere troppo. Ciò significa prendere in prestito il meno possibile e solo l'importo che si può rimborsare durante il periodo dello 0%.
Naturalmente, con l'aumento dell'inflazione, si può essere tentati di ottenere un prestito per colmare i vuoti di reddito. È un errore, perché la necessità di ripagarlo non farà altro che aumentare i costi futuri e rendere la vita più difficile.
La missione delle banche centrali delle principali economie globlali consiste nel combattere l'inflazione tutelando l'occupazione tramite il governo dei tassi di interesse di riferimento.
Al momento, sebbene la dinamica dei prezzi sembri maggiormente sotto controllo rispetto a qualche mese fa, le prospettive economiche sono incerte e le banche centrali continuano a vigilare sull'inflazione lasciando - come nel caso della Fed - i tassi di interesse fermi.
Gli effetti della pandemia hanno portato all'inflazione e ad una serie di rialzi dei tassi marzo 2022 che miravano a contenere gli aumenti dei prezzi post-pandemia. Con le interruzioni delle catene di approvvigionamento e gli sforzi di stimolo forniti durante la pandemia, insieme all'impatto della guerra in Ucraina (che ha influenzato il prezzo del petrolio e di altre materie prime), che hanno alimentato l'inflazione, le banche centrali si sono concentrate sull'aumento del tasso di interesse target per combattere le ricadute di un'inflazione che si è rivelata più insidiosa di quanto ci si aspettasse.
Considerando che l'inflazione influenzata dalla pandemia continua a persistere ed è stata ulteriormente alimentata dalla guerra in Ucraina, le banche centrali si vogliono evitare che le aspettative di un aumento dei prezzi si radichino nella mente di consumatori e imprese.
A valle di tutto ciò, la volatilità di breve e medio periodo è aumentata per gli istituti di credito e ciò li ha spinti a offrire ai nuovi clienti meno agevolazioni tra cui periodi di tasso di interesse a zero per i nuovi acquisti e per il trasferimento dei debiti da altre carte.
Giornalista finanziario che ha lavorato a Londra, Parigi e Milano presso il Gruppo Financial Times, Acuris (in precedenza Mergermarket), Euromoney ed altre testate specialistiche.
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