Pagamenti con carta di credito: multa per chi non ha il Pos, ma i commercianti protestano
15 lug 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

Dall'1 Luglio in Italia per commercianti, artigiani e professionisti c'è l'obbligo dei Pos, il terminale di pagamento destinato a carte, bancomat e altri sistemi simili.
E chi non lo ha? In arrivo sanzioni.
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Sono previste sanzioni
Lo scopo? Diffondere l'uso delle moneta elettronica e combattere l'evasione fiscale. Sono previste sanzioni per chi non permetterà ai clienti di pagare con carte e bancomat.
Le associazioni dei consumatori gioiscono. Però molti protestano, tra coloro che devono dotarsi del Pos.
I tabaccai: Vogliamo l'esonero
I tabaccai chiedono addirittura l'esonero totale: La lotta all'evasione fiscale, tramite l'obbligo di accettazione di pagamenti con carta e bancomat, è un controsenso nel caso delle tabaccherie, che sono concessionarie dello Stato. Lo sostiene Assotabaccai, ribadendo che nel loro caso la tracciabilità esiste già.
Ogni "no" costa 30 euro
Intanto resta l'obbligo di avere il Pos. La sanzione è di 30 euro per ogni transazione per la quale sia stata rifiutata la richiesta, da parte del cittadino, di pagamento con moneta digitale; in più il commerciante deve versare il 4% dell'importo richiesto all'acquirente.
Confesercenti: Costi elevati
E' un provvedimento inopportuno e iniquo, sostiene Confesercenti. Per le imprese più piccole il costo della moneta elettronica - soprattutto sulle transazioni di importo ridotto - è già molto elevato: circa 772 milioni di euro l'anno, fra commissioni e acquisto/comodato del dispositivo.
Confcommercio: Meno commissioni e costi
Confcommercio si associa alla protesta: Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni. Per raggiungere questo obiettivo serve una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, anche potenziando il credito d'imposta sulle commissioni pagate dall'esercente, e introdurre la gratuità per i micropagamenti.
Il Parlamento si impegna
Intanto il Parlamento, con un ordine del giorno, ha preso l'impegno di prevedere un credito d'imposta del 100% sui maggiori costi. Scatterebbe quando la carta viene usata per acquisti di pochi centesimi, dai biglietti del bus ai francobolli.
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