Nuove regole sui pagamenti con POS: dal 2026 obbligo di trasmettere i dati fiscali all’Agenzia delle Entrate
27 mar 2025 | 3 min di lettura

A partire dal 1° gennaio 2026, entra in vigore una nuova normativa che obbliga i prestatori di servizi di pagamento a trasmettere dati sulle transazioni effettuate tramite POS all'Agenzia delle Entrate.
Questo aggiornamento rappresenta una parte del processo di digitalizzazione del sistema fiscale italiano, con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e il monitoraggio dei pagamenti elettronici.
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Introduzione dell'obbligo di tracciabilità dei pagamenti POS
Dal 2026, una delle principali modifiche in materia fiscale riguarda l’obbligo per i prestatori di servizi di pagamento di trasmettere all'Agenzia delle Entrate i dati relativi a tutte le operazioni effettuate tramite POS. Questo obbligo era stato previsto dal decreto legislativo n. 124/2019 e sarà messo in pratica grazie al provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 21 marzo 2025.
L’obiettivo principale di questa misura è quello di garantire una maggiore trasparenza nelle transazioni economiche e di migliorare l’attività di controllo fiscale. L’introduzione di queste nuove regole, infatti, mira a contrastare l’evasione fiscale, promuovendo la tracciabilità dei pagamenti elettronici. In particolare, l’utilizzo del POS aiuta a ridurre l’uso del contante, che potrebbe essere utilizzato come strumento per eludere gli obblighi fiscali.
Chi sono gli acquirer e cosa devono trasmettere
I fornitori di sistemi di pagamento elettronico, anche detti acquirer, sono obbligati a inviare informazioni dettagliate alle autorità fiscali. Tra i dati da trasmettere figurano:
- il codice fiscale dell’acquirente e dell’esercente (e, se disponibile, la partita IVA dell’esercente)
- il codice identificativo del contratto di convenzionamento con l’esercente
- l’identificativo del contratto di convenzionamento, come registrato nell’Archivio dei rapporti finanziari
- il codice identificativo univoco del POS utilizzato dall’esercente
- la tipologia di POS impiegato (fisico o virtuale)
- il tipo di operazione (pagamento o storno)
- la data contabile delle transazioni effettuate
- l’importo totale giornaliero delle operazioni e il numero complessivo delle transazioni.
Queste informazioni devono essere inviate all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio dei Dati (SID), lo stesso canale già utilizzato per altri adempimenti fiscali.
Modalità e scadenze per la trasmissione dei dati
La trasmissione dei dati relativi ai pagamenti elettronici dovrà avvenire mensilmente, con scadenza fissata per l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo. Ogni trasmissione sarà accompagnata da una ricevuta che ne attesta l’esito, e in caso di errori o incongruenze, gli acquirer avranno cinque giorni lavorativi per correggere e reinviare i dati.
Ogni anno, l’Agenzia delle Entrate fornirà un riepilogo annuale a ciascun acquirer. Questo documento avrà lo scopo di confrontare i dati trasmessi con quelli registrati negli archivi degli esercenti, per identificare eventuali difformità. Se necessarie, le correzioni potranno essere effettuate tempestivamente, rafforzando così la cooperazione tra i contribuenti e l'amministrazione fiscale.
Grazie alla raccolta centralizzata dei dati, l’Agenzia delle Entrate potrà migliorare l'efficacia dei controlli e individuare più facilmente eventuali comportamenti irregolari da parte dei contribuenti.
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