Carte per protestati, breve guida alla migliore soluzione

Iniziamo con il dire che della macchia di cattivi pagatori è possibile liberarsi, anche se serve del tempo. Ovviamente prima si salda il debito e prima si potrà fare richiesta di cancellazione dalle liste, ma va tenuto presente che banche e finanziarie hanno accesso anche a dati antecedenti qualche anno rispetto alla data della richiesta di finanziamento. Che fare? È oggettivamente molto difficile ottenere una carta di credito quando il problema non è ancora risolto, per il semplice fatto che seppure a breve termine e con caratteristiche proprie, una carta di credito è una forma di finanziamento. A differenza del bancomat, che è ad addebito immediato, con la carta di credito la banca di fatto anticipa al cliente delle somme, che vengono pagate a saldo il mese successivo. Per questo motivo per avere una carta di credito è necessario un iter di approvazione più complesso da parte della banca, che può includere anche la verifica della storia creditizia, oltre che del reddito.

Ancora più complicato, come è intuibile, è avere una carta di credito revolving, che consenta di pagare gli acquisti a rate. Per protestati e cattivi pagatori restano due soluzioni, una carta di debito collegata al conto corrente, quando il saldo è attivo, e le carte prepagate ricaricabili. Il bancomat non consente l’anticipo contante ma di fatto sostituisce il contante e può essere utilizzata solo se sul conto corrente è già disponibile la somma necessaria, quindi non richiede di fornire alla banca particolari garanzie. Le carte prepagate, con o senza iban, allo stesso modo sono perfette alternative al contante e si possono ottenere senza grandi difficoltà e ricaricare secondo le disponibilità. Possono essere utilizzate per acquisti ovunque, anche on line, per prelevare, e nel caso abbiano un iban anche per bonifici, addebiti e accrediti automatici.