Busta paga: come leggerla e tutte le novità 2022
1 mar 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

La busta paga (così chiamata perché un tempo era proprio una busta, contenente il denaro in contanti) consegnata al lavoratore certifica la retribuzione e tutte le ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali. Fiscomania.com spiega come leggerla nel 2022.
Si tratta di un documento assai importante per molte ragioni: anche per poter ricevere una carta di credito, un mutuo o un finanziamento da una banca.
Di cosa si tratta
Si tratta di un documento che il datore di lavoro deve consegnare obbligatoriamente al dipendente, per certificare la retribuzione e le ritenute fiscali, previdenziali ed assistenziali, in base alla legge n. 4/1953. Saperla leggere serve per capire se l’importo della retribuzione è corretto oppure se sono state applicate tutte le ritenute previdenziali e assistenziali spettanti.
Entro fine mese
La busta deve essere firmata dal datore di lavoro o da chi ne fa le veci. In alternativa può bastare la sigla o un timbro del medesimo datore. Solitamente la retribuzione del lavoratore dipendente deve essere corrisposta entro la fine del mese oggetto di paga. In ogni caso, i contratti di lavoro possono prevedere anche scadenze diverse.
I rapporti
La busta paga rispecchia i rapporti che il lavoratore intrattiene con:
- Il datore di lavoro, per l’erogazione della retribuzione;
- Il Fisco, per il pagamento delle imposte;
- Gli enti previdenziali,per le trattenute Inps (o di altri istituti di previdenza) e Inail.
I contenuti
La busta deve contenere questi elementi:
- I dati del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale);
- Inquadramento e livello contrattuale, data di assunzione e l’eventuale data di fine rapporto di lavoro, posizioni Inail e Inps, dati relativi all’autorizzazione Inail;
- Gli elementi fissi e continuativi della retribuzione (paga base, indennità di contingenza, eventuale superminimo);
- Scatti di anzianità di servizio;
- Indennità spettanti secondo il CCNL;
- Somme a titolo di rimborso spese;
- Trattenute effettuate a qualsiasi titolo (Irpef, contributi, addizionali regionali e comunali, ecc.)
- Detrazioni fiscali (detrazioni per lavoro dipendente, detrazioni perfigli a carico, detrazioni per coniuge a carico, detrazioni per familiari a carico);
- Prestazioni ricevute da enti e istituti previdenziali (indennità di malattia, per esempio).
- Somme erogate a titolo di premio o per prestazioni di lavoro straordinario.
Le varie funzioni
La busta può essere utile per molte altre funzioni. Serve anche, per esempio, come documento per chiedere un mutuo bancario o un finanziamento e per fini pensionistici, qualora ci siano differenze sull’accredito dei contributi Inps. Quindi è importante tenere un archivio delle buste paga, da conservare assieme alla Certificazione Unica, che attesta i redditi di lavoro dipendente e assimilati.
La suddivisione
La busta paga è divisa in tre parti. In testa ci sono tutti dati relativi a lavoratore, datore di lavoro, contratto, qualifica, sede, eccetera. Nella parte centrale si leggono tutte le voci relative alla retribuzione: elementi fissi; parte variabile; trattenute fiscali e previdenziali. Nella parte finale sono indicate, tra l'altro, ferie e permessi non goduti. Il vademecum completo di Fiscomania si può leggere qui.
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