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Assicurazioni, ecco come l’intelligenza artificiale sta cambiando il settore

9 dic 2025 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy Iorlano

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Il settore assicurativo sta vivendo una trasformazione profonda, forse la più significativa degli ultimi decenni. Se per anni l’innovazione si è concentrata soprattutto sull’offerta di nuovi prodotti o sulla digitalizzazione dei processi, oggi è l’intelligenza artificiale a riscrivere le regole del mercato. Dalla valutazione dei rischi alla gestione dei sinistri, dal rapporto con il cliente alla personalizzazione delle polizze, l’AI sta diventando un alleato strategico per compagnie, intermediari e consumatori. Non è più soltanto un tema tecnologico, ma un vero cambio di paradigma che sta ridisegnando l’intera filiera assicurativa.

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Sommario

Dalla tradizione alla rivoluzione digitale

Per capire la portata del cambiamento basta osservare come stanno evolvendo le dinamiche del settore. Per anni l’assicurazione è stata percepita come un comparto lento, talvolta rigido, basato su processi altamente manuali e su modelli di rischio legati a dati storici difficili da aggiornare. L’intelligenza artificiale rompe questo equilibrio e apre a nuovi scenari in cui il dato diventa il motore di tutto: un dato più ricco, più tempestivo, più dinamico. Le compagnie non si limitano più a proteggere dal rischio, ma iniziano a prevederlo, a mitigarne gli effetti, fino a modificarne la probabilità di accadimento grazie a soluzioni predittive e strumenti di monitoraggio costante.

Come l’intelligenza artificiale sta ridisegnando la valutazione del rischio

Uno degli ambiti in cui l’AI sta incidendo maggiormente è la valutazione del rischio. Fino a pochi anni fa questo processo si basava quasi esclusivamente su informazioni statiche: età, professione, storia assicurativa, dati sanitari nel caso delle polizze vita. Oggi, grazie ai sistemi di machine learning, è possibile analizzare in tempo reale enormi quantità di dati provenienti da fonti differenti come dispositivi IoT, sensori installati sulle auto, smart home, wearables, documenti digitali, dati climatici, informazioni di mobilità e molto altro. I nuovi algoritmi non solo permettono una fotografia più precisa del profilo assicurativo del cliente, ma sono in grado di identificare correlazioni prima invisibili, anticipando scenari difficilmente prevedibili con i modelli tradizionali.

Un esempio emblematico è quello delle assicurazioni auto. Le compagnie stanno introducendo sistemi di telematica avanzata che monitorano lo stile di guida, le condizioni del veicolo e persino il percorso abituale dell’assicurato. L’intelligenza artificiale elabora queste informazioni per determinare con maggiore precisione la probabilità di incidente, proponendo premi assicurativi più equi e dinamici. Chi guida bene paga meno, mentre chi adotta comportamenti rischiosi può ricevere alert personalizzati o suggerimenti di guida sicura. Non è più soltanto assicurazione: è prevenzione.

Allo stesso modo, nel settore delle polizze casa, l’integrazione tra sensori domestici e AI sta contribuendo a ridurre i sinistri legati a incendi, allagamenti e intrusioni. I sistemi di monitoraggio, analizzati da algoritmi intelligenti, possono segnalare anomalie prima ancora che si trasformino in danni effettivi. L’assicurazione diventa quindi un servizio attivo, non più solo una rete di protezione a posteriori.

La gestione dei sinistri nell’era dell’intelligenza artificiale

Ma il vero punto di svolta arriva nella gestione dei sinistri, da sempre uno dei processi più complessi per le compagnie e più delicati per i clienti. L’intelligenza artificiale sta riducendo significativamente i tempi di valutazione. Attraverso il riconoscimento immagini, ora è possibile analizzare fotografie dei danni - per esempio di un’auto incidentata o di un immobile - e stimare rapidamente l’entità del sinistro. Gli algoritmi confrontano migliaia di casi simili, identificano il tipo di danno, stimano il costo della riparazione e suggeriscono una liquidazione coerente. In alcuni casi, la gestione può avvenire interamente in automatico, con rimborso quasi immediato.

Questa accelerazione ha ricadute positive sull’intero ecosistema assicurativo. I clienti ottengono risposte più rapide, le compagnie riducono il carico amministrativo e gli intermediari possono concentrarsi maggiormente sulla consulenza, anziché su pratiche burocratiche. Anche la lotta alle frodi trova nell’AI uno strumento potentissimo. Gli algoritmi sono in grado di rilevare pattern ricorrenti nelle richieste sospette, individuare incongruenze, analizzare comportamenti anomali e segnalare in tempo reale sinistri potenzialmente fraudolenti.

Prodotti assicurativi sempre più personalizzati

Un’altra area che sta beneficiando enormemente dell’integrazione dell’intelligenza artificiale è la personalizzazione dei prodotti. Le polizze non sono più rigide e uniformi, ma diventano pacchetti costruiti sulla base delle esigenze e delle abitudini del singolo cliente. L’AI analizza comportamenti di consumo, situazioni familiari, abitudini di mobilità, stile di vita, abbonamenti digitali e perfino interessi personali. Sulla base di questi dati suggerisce la combinazione di coperture più adatta, evitando sprechi e sovrapposizioni. Chi viaggia spesso può avere un’assicurazione viaggio sempre aggiornata, chi possiede animali domestici può integrare coperture specifiche, chi lavora da remoto può proteggere i propri strumenti informatici con polizze flessibili.

Il nuovo rapporto tra cliente e compagnia

In questo nuovo scenario cambia anche il rapporto tra cliente e compagnia. L’interazione non è più limitata a momenti isolati - la stipula della polizza, la comunicazione di un sinistro, la ricezione dei documenti - ma diventa un dialogo continuo, alimentato da assistenti virtuali e chatbot intelligenti capaci di comprendere linguaggio naturale e rispondere in tempo reale. Questi strumenti non sono semplici bot di risposta automatica: grazie all’AI, imparano dalle conversazioni, si adattano ai bisogni del cliente e offrono supporto personalizzato 24 ore su 24. Per le compagnie questo significa un miglioramento significativo nell’esperienza del cliente e una riduzione dei tempi di attesa.

Le sfide del futuro tra etica, privacy e trasparenza

Naturalmente, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale porta con sé anche nuove sfide. La prima riguarda la gestione dei dati. Le assicurazioni devono assicurarsi che l’utilizzo degli algoritmi rispetti i requisiti di trasparenza, privacy e sicurezza, evitando discriminazioni o decisioni opache. Un altro aspetto critico è la responsabilità: quando un algoritmo determina il premio o la liquidazione di un sinistro, è fondamentale che il processo sia verificabile e che il cliente possa richiedere chiarimenti o revisioni. Anche la formazione del personale diventa centrale. Agenti, broker e operatori devono acquisire nuove competenze digitali per dialogare efficacemente con sistemi intelligenti e interpretarne le risultanze.

Nonostante queste sfide, è evidente che l’intelligenza artificiale non rappresenta una minaccia per il settore assicurativo ma un’opportunità straordinaria di crescita e rinnovamento. Le compagnie che riusciranno a integrare l’AI in modo strategico avranno la capacità di offrire servizi più efficienti, personalizzati e proattivi, migliorando allo stesso tempo la gestione operativa e la competitività sul mercato.

In un mondo in cui il rischio diventa sempre più complesso - basti pensare ai cambiamenti climatici, alla cyber security, alla mobilità intelligente e alla salute digitale - l’intelligenza artificiale non è più un semplice strumento: è un elemento indispensabile per comprendere, anticipare e gestire un universo assicurativo in continua evoluzione.

Autore
foto Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.

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