Scatola nera e RC Auto: come cambia il risparmio dopo la nuova legge
5 nov 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Alessandro d.

Negli ultimi anni la scatola nera assicurativa è diventata uno degli strumenti più utilizzati per ridurre il costo dell’RC Auto. Si tratta di un dispositivo elettronico installato sul veicolo che registra parametri di guida come velocità, accelerazioni, frenate e posizione GPS. Le compagnie assicurative la utilizzano per ricostruire la dinamica di eventuali sinistri e per premiare gli automobilisti virtuosi con tariffe più vantaggiose.
Sommario
Abbiamo già spiegato come l’adozione della scatola nera possa portare a risparmi anche del 10-20% sul premio annuo, in particolare per chi ha uno stile di guida prudente e circola in aree con alta sinistrosità. Secondo gli ultimi dati IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), nel 2024 oltre un veicolo assicurato su cinque in Italia montava un dispositivo telematico, con punte superiori al 30% nel Mezzogiorno, dove i premi RC Auto restano più elevati rispetto al Nord.
Il paradosso della portabilità mancata
Nonostante i vantaggi, fino a poco tempo fa la scatola nera presentava un ostacolo significativo: in caso di cambio di compagnia assicurativa, i dati raccolti non erano trasferibili. Ogni assicuratore utilizzava un sistema telematico proprietario e, al momento del passaggio, l’automobilista era costretto a installare un nuovo dispositivo, perdendo lo storico dei dati di guida. Un'anomalia segnalata dall’IVASS e dal Garante della Concorrenza, evidenziando come la non portabilità dei dati penalizzasse la concorrenza, ostacolasse la piena trasparenza del mercato assicurativo e creasse un evidente paradosso competitivo.
In modo particolare, il Garante della Concorrenza non aveva criticato la non portabilità della scatola nera ma le restrizioni sulla portabilità dei dati, che hanno frenato la concorrenza tra le assicurazioni. Infatti, il problema non era la non portabilità del dispositivo fisico, ma il fatto che i dati della scatola nera non potessero essere facilmente trasferiti tra compagnie, penalizzando i cambi di assicurazione e riducendo il vantaggio degli sconti e penalizzando gli automobilisti più virtuosi, che avrebbero dovuto beneficiare di tariffe migliori grazie al loro comportamento prudente, non potevano dimostrarlo se decidevano di cambiare compagnia. Di fatto, la fidelizzazione era imposta dal vincolo tecnologico più che dalla qualità del servizio o dal prezzo.
La svolta del DDL Concorrenza e della Legge 193/2024
Il Decreto Legge Concorrenza, approvato con la Legge 16 dicembre 2024, n. 193, ha finalmente risolto questa criticità introducendo la portabilità dei dati telematici. Ora gli automobilisti possono trasferire il proprio storico di guida da una compagnia all’altra, indipendentemente dal dispositivo o dalla piattaforma di raccolta dati utilizzata.
In pratica, i dati registrati dalla scatola nera diventano proprietà dell’assicurato, che può autorizzarne la condivisione con un nuovo operatore al momento della stipula di una nuova polizza. L’IVASS ha definito i protocolli tecnici e di sicurezza per garantire la protezione dei dati personali e assicurare che le informazioni siano verificate e certificate, mantenendo piena validità ai fini assicurativi e legali.
Questa novità ha due conseguenze dirette:
- Maggiore libertà di scelta per gli automobilisti, che possono cambiare compagnia senza perdere i benefici legati al proprio stile di guida.
- Aumento della concorrenza tra le compagnie, chiamate ora a proporre offerte più competitive per attrarre clienti già profilati come "guidatori virtuosi".
I vantaggi concreti per chi sceglie la scatola nera
Con la nuova normativa, la scatola nera si consolida come uno degli strumenti più efficaci per ridurre il premio RC Auto. Gli automobilisti che mantengono comportamenti corretti al volante possono accedere a tariffe più basse e personalizzate, grazie all’utilizzo di dati reali anziché di parametri statistici generici.
Inoltre, la telematica consente una gestione più rapida e trasparente dei sinistri: la ricostruzione oggettiva degli incidenti riduce il rischio di frodi e accelera i rimborsi. Per questo motivo, anche le compagnie assicurative vedono nella diffusione delle scatole nere un’opportunità per migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
Le stime diffuse dall’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) mostrano che, nelle province dove la penetrazione delle polizze telematiche è più alta, i premi medi RC Auto sono inferiori fino al 25% rispetto alle aree con bassa adozione. Il quadro, aggiornato al primo semestre del 2025, conferma che la portabilità dei dati introdotta dalla Legge 193/2024 potrà rafforzare ulteriormente questa tendenza, favorendo una maggiore trasparenza e una riduzione complessiva dei costi per gli utenti.
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