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Permuta auto usata: cos'è e come funziona

assicurazioni guide come funziona la permuta auto

Le 3 cose da sapere:

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    Cos'è: contratto che prevede il passaggio reciproco di un bene

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    Cos'è: contratto che prevede il passaggio reciproco di un bene

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    Spese: suddivise in autonomia tra entrambe le parti del contratto

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La permuta dell'auto è un istituto assolutamente legale in Italia, che ha una propria regolamentazione nell'articolo 1552 del Codice Civile. Vediamo cosa è, come funziona e come è disciplinata.

Sommario

Che cos'è la permuta auto

La permuta è un contratto che prevede il passaggio reciproco di un bene e della sua proprietà da un contraente a un altro. Detto in parole molto più semplici e banali, la permuta è uno scambio reciproco. Il contratto che regolamenta l'istituto della permuta può essere in gran parte assimilato a quello di una compravendita ma ci sono alcuni punti, ovviamente cruciali, che divergono. Il punto chiave, quello più importante che sancisce la differenza principale e sostanziale tra la vendita e la permuta è che nel secondo istituto non è previsto il corrispettivo in denaro. Ciò che viene pagato è il passaggio di proprietà.

Nei casi di permuta di auto usate tra privati, entrambi i proprietari si scambieranno le vetture, pagando ognuno una parte del passaggio di proprietà a meno che non abbiano stipulato accordi differenti.

Nel caso di permuta con un concessionario, generalmente il prezzo di vendita dell'auto è già comprensivo di permuta.

Nella permuta, infatti, non avviene nessuno scambio di moneta né contante né elettronico né in altro titolo. Questo significa che il suo funzionamento segue esattamente il meccanismo del baratto: io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. Ecco, quindi, che si ha, come da definizione, il reciproco scambio di un diritto di proprietà su una o più cose. Oltrepassando questo, che è un discorso generale, e andando nello specifico all'istituto della permuta dell'auto, la sostanza non cambia ma ci sono alcune differenze rispetto a quanto è indicato nel codice civile. Infatti, all'evoluzione pratica del contratto non ha fatto seguito quella formale e legislativa.

A differenza di quanto indicato nel codice civile, secondo cui le spese vanno suddivise in modo paritario, le spese di permuta vengono attualmente scisse tra entrambi le parti del contratto, soprattutto tra privati. In questo caso, infatti, c'è un'elevata capacità elastica decisionale, tale che permette ai contraenti di gestire in autonomia le spese di passaggio. Nella consuetudine è ormai assodato che ciascuna delle parte interessate al contratto paghi il passaggio della propria auto nuova, quindi ognuno dei contraenti si fa carico delle spese burocratiche previste per il suo mezzo.

Come funziona la permuta auto

La consuetudine di cui sopra ha i suoi lati positivi ma anche quelli negativi, perché nel nostro Paese vige ancora la norma secondo la quale il passaggio di proprietà di un mezzo è strettamente legato alla sua potenza. Facendo un esempio concreto, quindi, se due soggetti decidono di scambiarsi l'auto mediante permuta e l'oggetto del contratto sono una vettura da 100kW e una da 150kW si avrà la seguente situazione:

  • seguendo alla lettera l'articolo 1552 del codice civile, essendo la spesa complessiva di 1200 euro, ciascun contraente è tenuto a versare la cifra di 600 euro, secondo un calcolo paritario;
  • seguendo, invece, quella che è diventata la consuetudine nei casi di permuta di un'automobile, la suddivisione delle spese non è paritaria.

Considerando il fatto che le due vetture hanno potenze differenti, il contraente che riceve la vettura da 150kW è tenuto a versare circa 700 euro contro i 500 di colui il quale riceve la vettura con la potenza inferiore.

Questo discorso è molto basilare e tiene conto solo ed esclusivamente della permuta che avviene tra due contraenti privati. Ma nel variegato mercato dell'auto, l'istituto della permuta è molto utilizzato anche e soprattutto nei contratti tra privati e aziende, in particolare concessionari. Infatti, è sempre più consolidata la pratica di cedere la propria vettura alla concessionaria in cambio di uno sconto sul prezzo finale dell'auto che si deve acquistare. Non c'è uno scambio di merce/denaro ma semplicemente uno sconto sull'acquisto pari al valore dell'auto che viene ceduta. Anche in questo caso, non siamo nell'ambito dell'istituto della compravendita ma siamo ancora in quello della permuta. E' una forma più evoluta del baratto ed è un meccanismo leggermente più complesso rispetto a quello della permuta tra privati. Se nel primo caso descritto c'è uno scambio molto semplice auto usata/auto usata, qui c'è un meccanismo più sofisticato per il quale l'auto diviene una moneta di scambio per ottenere uno sconto su un acquisto. A ragione di ciò, la permuta di un'auto in una concessionaria dev'essere sempre finalizzata all'acquisto di un'altra vettura, altrimenti si passa nell'ambito della cessione e vendita, che è un altro istituto. In questo caso, essendo un contratto tra privato e azienda, le due parti non potrebbero accordarsi in modo diverso rispetto a quanto indicato nel codice civile, pertanto le spese di passaggio di proprietà vengono divise in maniera omogenea tra le due parti. Ovviamente, per concludere la permuta ci dev'essere il consenso scritto di entrambe le parti.

Passando ad analizzare gli aspetti più tecnici e più burocratici della faccenda, sono ovviamente indispensabili i documenti del veicolo oggetto della permuta e, in particolare, è necessario consegnare al nuovo proprietario:

  • Libretto di circolazione in copia originale o vidimata
  • Assicurazione auto e bollo auto, entrambi con validità corrente
  • Tutte le ricevute che attestano il buono stato e la buona manutenzione del mezzo
  • Documenti validi che dichiarino eventuali modifiche al sistema meccanico della vettura, sostituzioni di parti meccaniche ecc.
  • Chiavi dell'auto, possibilmente originali e complete del doppio mazzo.

Se all'atto della firma contrattuale tra le parti dovrebbero non essere presenti uno o più degli elementi indicati poco fa, nel caso in cui si tratti di una permuta tra privati, la controparte potrebbe ragionevolmente rinunciare allo scambio mentre, se si tratta di una permuta con un concessionario, quest'ultimo ha il diritto di rivedere al ribasso la stima precedentemente indicata in fase di contrattazione. Questo è, a grandi linee, l'istituto della permuta dell'auto. La domanda che dovrebbe sorgere spontanea è: conviene sempre o ci sono fattispecie che, invece, sarebbe meglio risolvere in altro modo? Ovviamente non è sempre conveniente procedere con la permuta dell'auto, perché anche questo contratto di cessione ha numerosi vantaggi e svantaggi che devono essere accuratamente valutati prima di procedere.

Analizzando gli aspetti positivi di una permuta, uno di quelli che gli utenti apprezzano con maggiore entusiasmo è la riduzione dei tempi di attesa per la cessione del mezzo. Cedere l'auto di proprietà in cambio di uno sconto su una vettura nuova permette di fare un passaggio contestuale e senza attese, che quindi permette di fruire nell'immediato della cessione del mezzo. Tuttavia, la riduzione dei tempi ha spesso un risvolto della medaglia, ossia una valutazione inferiore rispetto a quella che si potrebbe ottenere optando, invece, per la vendita del proprio usato. Le vendite tra privati, infatti, sono la soluzione migliore per chi vuole ottimizzare la valutazione del proprio mezzo, ma richiedono tempo e dispendio di energie che non sempre si è disposti a un sacrificio come quello.

L'altra valutazione da fare in merito alla convenienza riguarda proprio la permuta di per se stessa nel caso in cui questa avvenga tra privati. Se si è consapevoli del fatto che cedendo una vettura con una potenza inferiore rispetto a quella che si riceve si paga un passaggio di proprietà più elevato, e si pensa che quella cifra sia giustificata dal valore dell'auto, allora non ci sono problemi. In caso contrario è sempre meglio pensarci un momento in più e, magari, optare per un'altra soluzione, che può essere la permuta in concessionaria oppure la vendita.

Quello della permuta è un meccanismo che si sta consolidando con sempre maggiore successo nel nostro Paese perché al cedente garantisce due vantaggi principali: abbattimento delle tempistiche di cessione della vettura e sconto immediato sull'acquisto di un'auto nuova o usata presso un concessionario. Di contro, i concessionari apprezzano questo istituto perché possono acquistare una vettura che poi possono reimmettere nel mercato per ottenere un guadagno, spesso considerevole. La permuta dell'auto è spesso effettuata a tariffazione fissa da parte dei concessionari, soprattutto quando viene offerta come mezzo per ottenere uno sconto sull'acquisto di un'auto nuova. La permuta presso i concessionari difficilmente viene approvata per l'acquisto di una vettura con valore inferiore rispetto a quella ceduta.

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