Conto corrente cointestato: apertura e tipologie disponibili

Conto corrente cointestato: apertura e tipologie disponibili
Le 3 cose da sapere:
  • Il conto corrente cointestato può essere a firma congiunta o disgiunta
  • In qualunque momento è possibile modificarele condizioni della firma
  • Il conto corrente cointestato può avere anche più di 2 titolari

Tra gli strumenti disponibili per la gestione del denaro per spese correnti e con finalità di risparmio c'è il conto corrente cointestato, cioè intestato a due o più persone. Ecco come funziona e quali sono i suoi vantaggi e svantaggi.

Cos'è un conto corrente cointestato?

Con il termine conto corrente cointestato, o più brevemente conto cointestato, si intende un conto corrente in cui i titolari sono due o più persone. Ogni persona ha gli stessi diritti nella gestione del conto. Ogni titolare potrà quindi versare o ritirare denaro e effettuare pagamenti.

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Come aprire un conto cointestato

Il conto corrente cointestato è un conto intestato a due o più soggetti. Questo vuol dire che al momento dell'apertura, se si opta per questa possibilità, devono essere presentati i documenti di tutti i soggetti a cui il conto viene intestato, ovvero carta d'identità e codice fiscale.

Occorre inoltre il deposito della firma originale di tutte le persone a cui il conto viene intestato. Si può anche trasformare un conto corrente tradizionale in un conto cointestato, in questo caso è necessario depositare presso la banca la firma originale del soggetto da aggiungere alla intestazione del conto. Inoltre, è anche possibile avere un conto corrente postale cointestato, ma lo stesso può essere richiesto anche alle banche tradizionali e online.

Conti correnti cointestati: tipologie disponibili

Sono disponibili due tipologie distinte di conto corrente cointestato e le differenze tra queste sono notevoli, ecco perché è bene porre attenzione quando si decide di aprire un conto con intestazione multipla.

Il conto a firma disgiunta implica che sul conto stesso possano operare tutti i soggetti con pari diritti.

Di conseguenza, è possibile per tutti eseguire prelievi, bonifici, domiciliare le utenze, accreditare lo stipendio. Questa tipologia è ideale, ad esempio, per i coniugi che evitano così di aprire due conti separati e di avere quindi spese del conto corrente raddoppiate. Inoltre il conto corrente cointestato a firma disgiunta è un ottimo strumento per la pianificazione dei risparmi familiari.

Con il conto a firma congiunta per compiere le operazioni è necessaria la presenza di tutti i cointestatari per le operazioni di prelievo, emissione di assegni, disposizione di bonifici.

Prima di scegliere un conto corrente a firma congiunta è bene essere consapevoli che potrebbe essere scomodo far coincidere gli orari e gli impegni tutte le volte in cui sarà necessario compiere delle operazioni con il conto corrente.

In qualunque momento sarà comunque possibile passare da un conto cointestato a firma disgiunta ad uno a firma congiunta e viceversa.

Pignoramento conto corrente cointestato

Nel caso in cui l'intestatario di un conto abbia dei creditori e questi abbiano posto in essere una procedura esecutiva contro il debitore, sarà possibile pignorare le somme presenti nel conto corrente. Ma che cosa succede però se il conto è cointestato? Anche in questo caso il titolare del diritto di credito viene tutelato, ma vi è un limite.

Questo è rappresentato dal fatto che possono essere pignorate, e quindi sottratte alla disponibilità dei correntisti, solo il 50% delle somme presenti al momento del pignoramento. Le somme rimanenti potranno essere quindi prelevate dai correntisti. Questo vuol dire che il prelievo potrà essere eseguito sia dall'intestatario che non ha rapporto di credito con colui che esegue il pignoramento, sia dal debitore stesso.

Inoltre potranno essere liberamente prelevate le somme depositate dopo il pignoramento stesso, ad esempio lo stipendio accreditato successivamente. Un altra tutela è legata all'ammontare del debito: le somme da pignorare non possono superare il credito aumentato della metà. Ovviamente affinché il pignoramento sia valido devono essere rispettate rigide procedure e quindi colui che chiede il pignoramento delle somme deve notificare al debitore il titolo esecutivo o l'atto di precetto che riconosce il suo diritto e l'atto di pignoramento delle somme, quest'ultimo deve essere notificato anche alla banca presso la quale è aperto il conto corrente.

Si può cointestare un conto corrente già aperto?

Un conto corrente intestato ad un unico soggetto può successivamente essere intestato a due o più soggetti.

La procedura per farlo è molto semplice. Basterà depositare la seconda firma e scegliere se si desidera avere un conto corrente a firma congiunta o a firma disgiunta. Nel caso in cui si voglia un conto online cointestato la procedura è ancora più semplice perché è possibile gestire tutto da casa scannerizzando e inviando la firma originale.

Conto cointestato: cosa succede in caso di decesso di uno dei cointestatari

Ciò che molti si chiedono è cosa succede ai fondi presenti sul conto corrente nel caso in cui uno dei cointestatari muoia. Al verificarsi di tale evento vi sono due possibili ipotesi. La prima è quella del conto a firma disgiunta in cui tutte le parti possono operare autonomamente. In tal caso resta bloccata e cade in eredità, seguendo le regole del codice civile o il testamento (se lo stesso è stato redatto), solo la parte che può essere considerata di spettanza del defunto. Ad esempio se il conto è intestato a due persone, chi sopravvive all'altro ha diritto a utilizzare/prelevare il 50%.

In caso di conto a firma congiunta,  nessuno degli intestatari può operare senza la firma dell'altro e le somme vengono congelate e dovrà essere aperta la successione. In questa fase si procederà anche a determinare la quota del cointestatario.

Conto corrente cointestato e divorzio

Cosa succede alle somme depositate nel conto corrente cointestato in caso di divorzio o separazione? Anche qui la disciplina è piuttosto complessa.

In linea di massima le somme vanno divise al 50% ma non sono mancate decisioni dei tribunali e della Corte di Cassazione che vanno in direzione opposta. Ad esempio se uno dei coniugi dimostra che il conto era cointestato, ma che in realtà le somme in entrata sul conto provenivano dal lavoro esclusivo di uno solo dei due coniugi e quindi la cointestazione era stata sottoscritta solo per permettere all'altro coniuge di gestire le spese familiari, le somme non devono essere divise, ma restano di uno solo dei coniugi.

Stessa conclusione si ha nel caso in cui uno dei due coniugi dimostri che le somme sul conto cointestato provengono da un'eredità. Nel caso in cui si provi che il coniuge possa sottrarre somme da conto cointestato durante la fase di definizione della separazione/divorzio, sarà possibile chiedere un provvedimento di urgenza volto a sequestrare le somme presenti sul conto.

Migliori conti correnti cointestati

Se stai cercando il miglior conto cointestato puoi valutare tra diverse opportunità. Ad esempio il conto corrente cointestato Unicredit My Genius. Si tratta di un conto cointestato online con canone zero e bonifici SEPA  senza costi se eseguiti online. In alternativa è disponibile il conto corrente Bancoposta cointestato.

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