Il problema delle carte di credito clonate in Italia
2 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

Vi è mai capitato di scoprire che qualche sconosciuto abbia usato la vostra carta di credito per fare acquisti? Speriamo di no.
Gli italiani sono 14esimi a livello mondiale nella classifica delle vittime di quel genere di crimine.
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CVV e data
Risulta che le combinazioni di dati più intercettate siano proprio quelle delle carte di credito completa con CVV (Card Validation Value, ilcodice presente sulla carta che deve essere fornito in una transazione affinché possa andare a termine) e data di scadenza: 98,1%, +10,5% rispetto al 2021.
Per mezzo di queste credenziali gli hacker possono rubare denaro o concludere operazioni di acquisto online.
L'Osservatorio Cyber
Lo svela il recente rapporto dell'Osservatorio Cyber curato dal Crif. È la Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria, società privata che gestisce un sistema diinformazioni creditizie, soprattutto quelle riguardanti eventuali debiti delle persone censite, in base alle informazioni provenienti da banche e altri enti. L'Osservatorio analizza le capacità di autodifesa di aziende e cittadini di fronte ai cyber attacchi.
Smartphone in pericolo
I segnali di allarme scattati in Italia nel 2022 sono stati 1.606 milioni; 1,5 milioni di alert sono scattati sul dark web, il resto sul web normale. Nel mirino sono finite soprattutto le credenziali delle carte di credito, seguite da quelle degli smartphone.
Meno alert ma più gravi
Risulta che, rispetto al 2021, nel 2022 siano diminuiti gli alert lanciati dai servizi diprotezione dei dati personali sul web. Però quelli registrati lo scorso sono più gravi: riguardano account compromessi, numeri di telefono, codici fiscali, password (in Italia siamo sesti) e, appunto, credenziali delle carte di credito.
Tre vittime su 4 sopra i 40 anni
Le vittime predilette sono le persone che hanno più di 40 anni, mentre gli under 30 rischiano meno, anche perché sono maggiormente capaci nell'utilizzo dei sistemi digitali.
Tra gli over 40, le principali vittime (76,4%) proprio per questioni di scarsa dimestichezza con web e computer, sono coloro che hanno tra 41 e 50 anni (25,7%), seguiti dagli ultrasessantenni (25,6%) e da chi ha tra 51 e 60 anni (25,4%).
Maschi sotto tiro
È rappresentata da uomini la maggioranza degli utenti italiani allertati (63,2%).
Le zone del Paese in cui ci sono più allarmi è il Nord Italia (37,8%), seguito dal Centro (36%). Però, se si valutano queste percentuali in proporzione al numero di abitanti, ricevono più alert coloro che vivono in Sicilia, Molise e Umbria.
USA in testa
Nel mondo i Paesi più colpiti dalle incursioni dei cyber-criminali sono gli Stati Uniti (al primo posto), seguiti da Russia, Regno Unito, Brasile, India, Canada, Francia. Spagna, Giappone e, al decimo posto, Cina.
L'Italia, che è solo in 14esima posizione, sfugge alla top ten.
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