Come funzionano le carte contactless

Una carta contactless per funzionare sfrutta la tecnologia RFID, ossia l’identificazione a radiofrequenza, a differenza delle carte tradizionali che funzionano solo tramite banda magnetica e microchip. La tecnologia RFID consente al lettore POS di leggere i dati della carta quando è semplicemente avvicinata al dispositivo. In alcuni casi è possibile sfruttare questo sistema anche tramite un’applicazione per smartphone, e in questo caso non serve nemmeno estrarre la carta dal portafoglio, basta avere in mano il telefono. Per pagare direttamente da supporto mobile si usa la tecnologia NFC, Near Field Communication, che consente di inviare informazioni in prossimità.

Dal punto di vista pratico il funzionamento è estremamente semplice. La tecnologia contactless è utilizzabile per transazioni di importo non superiore a 25 euro, mentre per acquisti di maggiore valore sarà sempre necessario digitare il PIN o firmare. Tutte la carte di pagamento possono essere dotate di tecnologia contactless, che siano carte di credito, debito oppure prepagate. La possibilità di sfruttare il servizio è chiaramente indicata alla sottoscrizione e da un simbolo sulla carta, così come normalmente i negozi che accettano questo tipo di pagamento lo indicano all’ingresso o alla cassa. Da gennaio 2016 anche le biglietterie automatiche Trenitalia possono essere utilizzate con un carta in modalità contactless.

Tutti i circuiti, Visa, MasterCard e American Express, mettono a disposizione dei loro clienti l’opzione contactless, non senza dotare le carte di sistemi di sicurezza antifrode integrati. La necessità di estrarre la carta dalla tasca o dalla borsa e avvicinarla al POS del negozio affinché funzioni esclude l’eventualità, da alcuni temuta, che il codice possa essere intercettato a distanza da un malintenzionato. Le tutele per il cliente in caso di truffe e incidenti sono le stesse riservate alle carte tradizionali, così come le regole di attenzione e prudenza da rispettare.