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Balzo del Bitcoin: ritorna a quota 20.000 dollari

27 giu 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.

trading news balzo del bitcoin torna sopra i ventimila dollari

Martedì 21 Giugno, gli appassionati di trading sono stati testimoni del fatto che il Bitcoin è balzato di oltre il 6% superando i 21.400 dollari. Tuttavia, durante il fine settimana precedente la criptovaluta era scesa sotto i 18.000 dollari, nuovo minimo del 2022 e minimo storico dal Dicembre 2020.

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Nel frattempo, Ether è salito di oltre il 6% a 1.169 dollari.

Queste dinamiche risentono degli orientamenti ribassisti di gran parte degli investitori in criptovalute e della pressione delle forze macroeconomiche.

L'inflazione galoppante ha spinto la Federal Reserve ad incrementare il suo tasso di interesse di riferimento di tre quarti di punto percentuale, il più grande aumento dal 1994.

Società di criptovalute di taglia consolidata stanno riducendo il numero dipendenti. I prestatori di criptovalute, che promettono agli utenti alti rendimenti per il deposito delle loro monete digitali, hanno suscitato timori di insolvenza.

Ci si aspetta un nuovo calo

Come nel mercato azionario, gli investitori si stanno muovendo con cautela nei confronti dei rimbalzi del mercato ribassista e alcuni prevedono che le criptovalute potrebbero scendere ulteriormente prima di vedere un rimbalzo significativo.

Infatti, molti analisti ed operatori del settore ritengono che il calo del fine settimana del Bitcoin non sia stato abbastanza profondo.

Il contesto macroeconomico non è realmente cambiato rispetto alla riunione del FOMC (Federal Open Market Committee - l'organo interno della FED che decide in merito all'aumento o alla diminuzione del tasso di interesse di riferimento) della scorsa settimana.

Non c'è ancora un chiaro segnale di discesa dell'inflazione e la Fed potrebbe ancora portare l'economia in recessione aumentando i tassi in modo troppo aggressivo o semplicemente non riuscendo a domare l'inflazione.

Il prezzo di resistenza

Altri analisti hanno affermato che il bitcoin al livello di 21.300 dollari si trova ad affrontare un prezzo di resistenza (in analisi tecnica è quel livello di prezzo dove la crescita dei valori non prosegue; specularmente, il prezzo di supporto è invece la concentrazione di acquisti che si verifica nelle vicinanze dello stesso a bloccare una tendenza discendente dei prezzi).

Se la criptovaluta riuscirà a superare questo valore, potrebbe raggiungere l'obiettivo successivo di 23.500 dollari grazie alla diminuzione dei venditori allo scoperto.

Una short squeeze si verifica quando il prezzo di un asset che ha dato luogo a repentini ribassi inizia a salire e i venditori allo scoperto sono costretti ad acquistarne in quantità maggiore per limitare le proprie perdite.

Cambia davvero qualcosa?

Anche se gli investitori accoglieranno con favore il rimbalzo, il bitcoin si trova ancora al 65% al di sotto del suo massimo storico, raggiunto a Novembre. Da un anno all'altro è sceso del 58%.

Molti hanno suggerito che il fondo del mercato potrebbe essere vicino, ma con l'incertezza economica che permane, il Bitcoin ha ancora un potenziale di ribasso maggiore.

Con il bitcoin incapace di mantenersi in modo convincente sopra i 20.000 dollari, gli osservatori del settore hanno detto che il rally potrebbe essere di breve durata.

Un fuoco di paglia

Altri operatori del settore pensano che a meno che il prezzo del bitcoin non chiuda al di sopra dei 23.000 dollari su base giornaliera, si tratterà di un fuoco di paglia più che un inizio di rally.

La comunità degli investitori aveva comunque ampiamente previsto il rimbalzo di oggi a valle delle ipervendite dei mesi precedenti e, dato il forte calo dei prezzi delle criptovalute nelle ultime settimane, avevano ritenuto che il fondo del mercato potrebbe essere vicino poichè una parte della leva finanziaria (denaro preso in prestito per effettuare operazioni ed ottenere una maggiore esposizione con un capitale iniziale inferiore) in eccesso è stata eliminata dal sistema.

C'è ancora il rischio di ulteriori correzioni di questi eccessi, ma la maggior parte delle vendite dovrebbe essere finita anche se non si vedono i presupposti per assistere ad un nuovo rally dei prezzi del Bitcoin, di Ether e delle criptovalute in generale. Almeno non nel breve e brevissimo periodo, viste le tensioni geopolitiche e le pressioni inflazionistiche.

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