1 ott 2024 | 7 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.
Studi pedagogici sul rapporto tra bambini e smartphone, informano che l'età ideale per ricevere il primo telefono corrisponde al passaggio dalla scuola primaria a quella secondaria, quindi non prima degli 11/12 anni.
Tuttavia, anche a questa età, è importante seguire consigli e stabilire regole per l'uso del primo cellulare. I bambini, essendo in piena fase di sviluppo, potrebbero infatti abusarne, diventare dipendenti, entrare in contatto con persone malintenzionate o subire danni alla salute per eccessivo utilizzo del dispositivo.
In questo approfondimento, Facile.it, sito italiano per il confronto di offerte di telefonia mobile, vi offre preziose linee guida per introdurre i bambini all'uso responsabile dello smartphone.
Essere genitori è una grande responsabilità, specie in un’epoca di rapido sviluppo tecnologico, caratterizzata da una rete di comunicazioni sociali incentrata sui Social Network, le applicazioni e gli smartphone.
Durante l'infanzia, l'uso eccessivo del telefono cellulare può portare i bambini a isolarsi socialmente, con il rischio aggiuntivo di entrare in contatto con individui che possono sfruttare la loro ingenuità per i propri fini, spesso con esiti devastanti.
Per queste ragioni, è essenziale accompagnare i più piccoli verso un uso consapevole dello smartphone, che non dovrebbe mai essere visto come un giocattolo o una banale fonte di svago.
Di seguito, i consigli utili da seguire in questo percorso educativo. Alcuni sono posti in forma interrogativa, per rispondere meglio ai vostri dubbi sull’argomento.
Quando si sceglie il primo smartphone per un bambino, è fondamentale considerare l'età. Se il bambino è molto piccolo (11/12 anni), non è necessario orientarsi verso modelli costosi: un smartphone economico va bene, purché offra le funzioni essenziali come chiamate, messaggi e fotocamera.
La situazione cambia per gli adolescenti: sebbene non sia consigliabile assecondarli eccessivamente o viziarli con dispositivi di alta gamma, è naturale che desiderino smartphone più performanti, magari con fotocamere di qualità superiore.
Ad ogni modo, il dispositivo non dovrebbe mai essere troppo grande o pesante, dovrà infatti adattarsi alle dimensioni delle mani del bambino ed essere pratico da utilizzare. Quanto al marchio e al modello, molti consigliano gli smartphone iPhone, perché hanno un sistema operativo semplice, intuitivo e ricco di impostazioni di sicurezza, una su tutte il Parental Control, tramite il quale i genitori possono monitorare l’uso responsabile del telefono da parte del bambino. L’iPhone 7, per riportare un esempio, oltre ad offrire livelli di sicurezza ottimali è resistente all’acqua e alla polvere, il che lo rende molto adatto ai bambini.
È importante, inoltre, equipaggiare lo smartphone del bambino con una custodia resistente, una vera e propria ‘corazza’, poiché è risaputo che i bambini tendono a essere distratti nel maneggiare i dispositivi. Oppure, di base, si può acquistare un iPhone 11 o 12, robusto, economico e progettato per gestire le cadute occasionali. Vale la pena ricordare che diversi iPhone sono in vendita con offerte di telefonia mobile con smartphone incluso, economiche e convenienti.
In alternativa a questi modelli si può optare per telefoni più essenziali, consigliati per i bambini molto piccoli, anche sotto gli 11 anni, cui tuttavia, secondo gli esperti, l’uso dello smartphone andrebbe vietato. In effetti, il Lexibook GSM20DES non è un vero smartphone, poiché supporta solo l’invio di SMS e MMS, ma è dotato di uno schermo a colori e di una fotocamera. Se il bambino è in tenera età, potrebbe essere adatto anche il Lisciani Mio Phone Youtuber Special Edition, con Parental Control integrato.
Il primo passo è spiegare al bambino come usare il dispositivo, sia dal punto di vista delle funzioni disponibili che dei rischi in cui potrebbe incorrere durante il suo utilizzo, specie in relazione alla navigazione in Internet. Potrebbe essere divertente, ad esempio, scoprire insieme l’interfaccia del telefono e il suo funzionamento, spiegargli cosa sono le impostazioni del telefono e a cosa servono, le applicazioni e tutte le icone visibili sullo schermo.
Al contempo bisogna illustrare le varie modalità di connessione, come eseguire le ricerche sul web, quali applicazioni e quali siti è meglio evitare per non incorrere in potenziali pericoli. In questa occasione si può spiegare al bambino come difendersi e riconoscere le fake news, le pubblicità ingannevoli, insomma, offrirgli una panoramica di strumenti e strategie utili per navigare in sicurezza, rispetto ai contenuti digitali che incontra.
Educare il bambino alle spese legate all’uso dello smartphone è altrettanto importante. Risulta opportuno spiegare cos’è un’offerta di telefonia mobile, quanto costa e cosa include quella attivata per lui. Se viene riconosciuta una paghetta, si può pensare di responsabilizzarlo con una piccola detrazione dalla medesima pari al costo del piano tariffario attivato.
Appena il bambino inizierà a utilizzare lo smartphone in autonomia, interessatevi alla sua esperienza, fategli domande sulle sue esperienze online, chiedete se ha dei dubbi.
Cercate infine di monitorare le sue attività attraverso gli strumenti di Parental Control, che permettono di filtrare i contenuti a cui potrebbe accedere e garantiscono una navigazione sicura e protetta.
Esistono impostazioni studiate appositamente per proteggere i bambini alle prese con il primo cellulare. Per tutelarlo da contenuti inappropriati o costi nascosti, puoi apportare modifiche alle seguenti impostazioni tradizionali, presenti su ogni smartphone:
Ecco le impostazioni aggiuntive in base al tipo di smartphone (iPhone o Android):
Nei telefoni Apple puoi usare la condivisione familiare e collegare il tuo telefono a quello del bambino. Inoltre, cliccando su tocca su "Tempo di utilizzo" e poi su "Chiedi di acquistare" da "Impostazioni", sarà necessario inserire una password durante l'installazione o la rimozione di applicazioni, o per effettuare acquisti in app.
Nei telefoni Android, sempre per collegare il tuo cellulare a quello di tuoi figlio, puoi installare l’app Google Family Link. Quest’ultima consente di impostare il tempo di utilizzo, bloccare app e filtrare contenuti. Nell’app Play Store, selezionando il Parental Control, puoi impostare l’età del bambino per impedire che scarichi applicazioni inadatte alla sua età. Inoltre, puoi impostare la possibilità di scaricare solo app ufficiali Play Store.
Abbiamo introdotto i sistemi di Parental Control, fondamentali per controllare in modo costante i contenuti condivisi, caricati o scaricati dallo smartphone di un bambino. Oltre a questo è importante monitorare l’uso delle chat Whatsapp e Telegram, dei Social Network, ambienti digitali in cui frequentemente i bambini incorrono in pericoli di vario tipo.
Parlare con i bambini educandoli alla sicurezza digitale è ancora più importante. Il dialogo deve essere aperto e continuo e non è mai troppo presto per introdurre e affrontare temi come la pedofilia, le truffe online, il cyberbullismo e la privacy.
Di certo bisogna adottare un linguaggio in base all'età e alla maturità del bambino, usando esempi concreti e comprensibili per loro, facendolo, magari, con il supporto di un pediatra o di uno psicologo infantile. Inoltre, insegnare buone pratiche come non condividere informazioni né foto personali, evitare di accettare richieste da sconosciuti, può aiutarli a navigare in modo sicuro nel mondo digitale.
Con i bambini, il monitoraggio non è mai eccessivo, eppure non deve diventare invasivo, per non limitare la loro libertà di esplorazione e autonomia, lasciando spazio allo sviluppo naturale delle loro capacità e curiosità. Nell'era attuale, i bambini tendono a trascorrere molto tempo da soli con smartphone e dispositivi elettronici, il che può limitarne le interazioni sociali dirette e le esperienze reali, nonché esporli a diversi pericoli. Trovare un giusto equilibrio nel monitoraggio è complesso, ma non impossibile.
Ecco il riepilogo di alcune regole da rispettare scrupolosamente all’acquisto del primo smartphone per il vostro bambino.
Infine, potrebbe essere utile trascrivere le regole su un foglio e tenerlo in vista nella camera del bambino in salotto, in modo che non possa dimenticarle.
Eleonora D'Angelo, romana ma residente in Sardegna, si è laureata in Giurisprudenza all'Università Roma Tre nel 2013.
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