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Dichiarazione dei redditi: il 47% degli italiani non dichiara nulla

30 nov 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco Brando

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La presentazione della dichiarazione dei redditi è un adempimento richiesto ogni anno a tutti i contribuenti, attraverso cui vengono indicati i redditi percepiti e determinata la relativa tassazione.

In base ai dati fiscali del 2022, però, è emerso che il 47% degli italiani non ha dichiarato alcun reddito. Ma quali sono i casi in cui è possibile rientrare nelle ipotesi di esonero previste dalla normativa?

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175,47 miliardi allo Stato

Possono astenersi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi solo i cittadini che hanno conseguito redditi tali da rientrare nelle ipotesi di esonero previste dalla normativa.

Quest’ultima categoria di cittadini non paga l’IRPEF, ovvero l’imposta sui redditi delle persone fisiche che, nel 2022 (considerando anche le tasse addizionali comunali e regionali), ha garantito allo Stato entrate pari a 175,17 miliardi di euro.

Il rapporto

Lo svela il rapporto “Settima regionalizzazione sul bilancio del sistema previdenziale italiano”, curato dal Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali e presentato il 7 novembre scorso al Cnel con la collaborazione della Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità (Cida). 

Risulta che sia salito il numero di dichiaranti (circa 41 milioni) e quello dei contribuenti/versanti (circa 31 milioni - il valore più alto dal 2008), ovvero coloro che versano almeno 1 euro di IRPEF

Una situazione critica

Tuttavia questo quadro conferma la situazione critica del sistema fiscale e della distribuzione delle imposte in Italia. 

Emerge infatti una discrepanza notevole tra contribuenti e abitanti, con 1,427 abitanti per ogni contribuente: in sostanza, oltre la metà degli italiani viene fiscalmente mantenuta dal resto della popolazione. Tra chi paga le imposte, spiccano coloro che hanno redditi lordi superiori ai 35.000 euro lordi annuali.

Il 13,94% versa il 62,52%

Questi ultimi rappresentano il 13,94% dei contribuenti, ma versano il 62,52% dell’Irpef incassata dallo Stato e usata per far funzionare i servizi pubblici ordinari (dalla sanità ai trasporti, ad esempio) e straordinari, disponibili per tutti. 

Stefano Cuzzilla, presidente della Confederazione italiana dirigenti e alte professionalità (Cida), ha così criticato il fatto che l’esiguo 14% della popolazione sostenga gran parte delle spese sostenute dallo Stato in tutte le sue ramificazioni nazionali e locali.

C’è chi paga in media 26 euro

Il rapporto segnala che il 42,59% di tutti i contribuenti dichiara redditi inferiori a 15.000 euro, versando soltanto l'1,73% dell'IRPEF totale. 

Inoltre, ci sono 8,8 milioni di persone (il 21,29%) che, dichiarando redditi tra 0 e 7.500 euro l'anno, pagano in media 26 euro di IRPEF. Altri 7,8 milioni dichiarano redditi tra 7.500 e 15.000 euro (18,84%).

Le aree d'Italia a confronto

Si tratta di differenze che riguardano le fasce di reddito e che cambiano anche a seconda delle aree geografiche italiane. Nel 2022, infatti:

  • il nord Italia (circa 27.353.000 abitanti, bambini inclusi) ha versato il 57,43% dell'IRPEF totale
  • il centro Italia (circa 11.681.000 abitanti) ne ha versato il 21,83% 
  • il sud Italia (il Sud della penisola più Sardegna e Sicilia, circa 20.000.000 di abitanti) ha versato 20,74%

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