logo Facile.it
Serve assistenza?02 55 55 5

Quando si paga l'imposta di bollo sul deposito titoli

29 lug 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D'angelo

conti news deposito titoli e pagamento imposta di bollo

Investire in un deposito titoli è un’ottima idea per far fruttare il denaro nel tempo. Notoriamente però, gli investimenti bancari in titoli o conti deposito sono gravati dall’imposta di bollo. Questa viene detratta annualmente dagli interessi maturati, generalmente in una percentuale dello 0,20 per cento. Chi investe non vuole perdere un solo centesimo del guadagno, perché lo scopo dell’operazione è quello di accrescere le proprie finanze.

Conti Deposito: trova il più vantaggioso
Conti Deposito: trova il più vantaggioso

Per questo motivo ci sono banche che prevedono l’esenzione dal pagamento dell'imposta bollo sul deposito titoli. In questi casi l’imposta di bollo e presa in carico dalla banca, che sgrava il cliente dal peso dell’onere.

L’imposta di bollo è una tassa patrimoniale ricorrente che non riguarda solo i conti deposito, i libretti e altri prodotti similari, ma anche i mutui. Scegliere un prodotto esente dall’imposta di bollo è una scelta saggia che permette di risparmiare e non poco. Nello specifico, l’imposta di bollo sul deposito titoli fu introdotta sette anni fa dal Decreto Salva Italia, ma al tempo la percentuale applicata al patrimonio era più bassa. Ora l’ammontare della tassa è cresciuto, così tanto da scoraggiare gli investimenti che ne prevedono l’applicazione.

Come anticipato il suo importo ammonta allo 0,20 per cento del valore complessivo degli strumenti finanziari posseduti. Ipotizzando dunque un investimento realizzato di 10.000 euro, la spesa relativa alla tassa ammonterebbe a 20 euro l’anno, un valore solo apparentemente basso, da rivedere alla luce di investimenti lungimiranti a 3 a 5 anni. In tal caso infatti, conti alla mano, l’imposta di bollo costerebbe al cliente almeno 100 euro.

Esistono alcune esenzioni, che tuttavia riguardano esclusivamente gli investimenti più bassi. È infatti esente dal pagamento della tassa il risparmiatore che abbia un valore medio di giacenza annuo non superiore a 5mila euro. Risulta utile a questo punto confrontare le banche che prevedono l’esenzione dal pagamento dell’imposta a prescindere dal valore medio di giacenza.

In base ai risultati ottenuti con il comparatore conti deposito di Facile.it, l’istituto di credito con condizioni più favorevoli per i risparmiatori, che sgrava il cliente dalla tassa, è Igea Banca con Conto Deposito BIT. Conto Deposito BIT è un conto deposito online che riconosce un tasso lordo dell’1,60 per cento sulle somme depositate. Non prevede spese di apertura né di chiusura e l’imposta di bollo è completamente a carico della banca.

Migliori Conti Deposito del mese

Guadagno netto
295,06€
Banca
Banca Aidexa
Prodotto
Conto Deposito X Risparmio Flexi
Tasso lordo
3,10% (fino al 30/04/26). Poi 1,75% variabile.
Imposta di bollo
0,20% annuo sul totale
Apertura
Online
Vincolato
No
Nazione
Italia
Guadagno netto
295,06€
Guadagno netto
256,00€
Banca
Banca Aidexa
Prodotto
Conto Deposito libero
Tasso lordo
2% fino al 31/12/2026, poi 0,50%
Imposta di bollo
0,20% annuo sul totale
Apertura
Online
Vincolato
No
Nazione
Italia
Guadagno netto
256,00€

*Le tabelle riportano a titolo esemplificativo la struttura del sito. Per tutte le offerte poste in comparazione clicca sul tasto vai e ottieni tutte le informazioni necessarie per valutare la proposta adatta alle tue esigenze

Offerte confrontate

Confronta gratuitamente i conti delle banche operanti in Italia e trova il conto corrente o il conto deposito più vantaggioso.

Argomenti in evidenza

Informazioni e dettagli su alcuni degli argomenti più rilevanti nel mondo dei conti.

Ultime notizie Conti

pubblicato il 17 dicembre 2025
Conti correnti, la stangata silenziosa: costi oltre i 100 euro e rincari del 23% in dieci anni. Anche l'online non è più gratis
Conti correnti, la stangata silenziosa: costi oltre i 100 euro e rincari del 23% in dieci anni. Anche l'online non è più gratis
Negli ultimi dieci anni, il costo per gestire un conto corrente in Italia è aumentato del 23%, superando i 100 euro all’anno. Anche i conti online e postali sono diventati più cari, anche se costano meno rispetto alle banche tradizionali. Le spese principali sono quelle fisse, come il canone mensile, ma anche le spese variabili, come i prelievi e i bonifici, sono cresciute. Per risparmiare, è importante controllare i costi e scegliere il conto più adatto alle proprie esigenze.
pubblicato il 12 dicembre 2025
I conti deposito remunerativi a dicembre 2025
I conti deposito remunerativi a dicembre 2025
Nonostante il calo dei tassi rispetto ai picchi del 2024, dovuto alle decisioni della BCE, il mercato offre diversi conti deposito remunerativi a dicembre 2025. Su Facile.it, ad esempio, trovi offerte di conto deposito che riconoscono interessi fino al 4%. Le trovi tutte in questo articolo.

Guide ai conti

pubblicato il 4 dicembre 2025
Imposta di bollo sul conto corrente: guida completa su cos’è, come funziona.
Imposta di bollo sul conto corrente: guida completa su cos’è, come funziona.
L’imposta di bollo sul conto corrente è una tassa fissa di 34,20 euro annui per le persone fisiche, che si applica solo se la giacenza media supera i 5.000 euro. Sul conto deposito, invece, si applica una percentuale dello 0,20% senza soglia minima. Per risparmiare, monitora la giacenza media, distribuisci i fondi e confronta le offerte delle banche.
pubblicato il 3 dicembre 2025
Le spese del conto corrente: ecco tutti i costi (anche quelli nascosti)
Le spese del conto corrente: ecco tutti i costi (anche quelli nascosti)
La scelta del proprio conto corrente, lo sappiamo, va ponderata attentamente: i nostri risparmi devono essere gestiti da una banca in grado di rispondere alle nostre esigenze. Le spese che un conto corrente implicano sono, gioco forza, una variabile fondamentale. Vediamo insieme in cosa consistono.
pubblicato il 3 dicembre 2025
Conto Corrente Online o Tradizionale: Differenze e Vantaggi
Conto Corrente Online o Tradizionale: Differenze e Vantaggi
Opta per un conto tradizionale se desideri assistenza personale e operazioni di sportello; scegli un conto online se cerchi autonomia, costi contenuti e gestione digitale. Analizza sempre costi, esigenze e livello di digitalità prima di decidere. Entrambe le opzioni sono sicure e affidabili se scegli istituti regolamentati. Le banche più innovative offrono anche soluzioni ibride che uniscono il meglio di entrambi i mondi.
pubblicato il 26 novembre 2025
Conto corrente per protestati: requisiti per l'apertura, garanzie e alternative
Conto corrente per protestati: requisiti per l'apertura, garanzie e alternative
In Italia i protestati possono aprire un conto corrente, ma le banche valutano attentamente il profilo di rischio. La possibilità di regolarizzare la posizione tramite cancellazione o riabilitazione, la presentazione di garanzie aggiuntive e le alternative come carta conto con IBAN o Conto Corrente Base rendono accessibili i servizi bancari anche a chi ha avuto problemi creditizi.