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Conto corrente postale e bancario: le differenze

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Le 3 cose da sapere:

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    Conto bancario: più flessibile relativamente all’operatività ma costi talvolta più elevati

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    Conto postale: adatto a chi privilegia il deposito delle somme

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    Confronta e scegli un Conto Zero Spese per annullare tutti i costi del conto

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Conti Correnti: trova il più vantaggioso
Conti Correnti: trova il più vantaggioso

Sommario

Tra le opzioni possibili per chi voglia depositare delle somme su un conto, ricavandone anche un piccolo rendimento, oltre a conto corrente e conto deposito bisogna considerare la possibilità del conto corrente postale. Pur senza essere a pieno titolo una banca, infatti, anche Poste Italiane mette a disposizione dei libretti di risparmio e dei prodotti che vanno sotto il nome di Bancoposta. Prima però di decidere se aprire un conto postale o un conto bancario occorre tenere conto di alcune sostanziali differenze, per poi scegliere la soluzione che meglio si attaglia alle proprie esigenze.

Conto corrente bancario: cos’è e come funziona

In generale un conto corrente è uno strumento messo a disposizione dalle banche per depositare delle somme, per convogliare i redditi da lavoro o da pensione, e tramite il quale gestire i flussi di cassa personali o aziendali (con un conto corrente business) versando e prelevando liquidi, effettuando pagamenti di utenze (bollette) ed altri, e, a volte, ricavare anche un interesse sulle somme depositate. Inoltre, a tutela dei correntisti, contro il fallimento delle banche – che rappresenta il maggiore rischio per un correntista, oltre a quello della violazione dei dati relativi al proprio conto corrente da parte di estranei - esiste un Fondo Interbancario di Tutela del Depositi che garantisce le somme depositate fino a 100 mila euro (istituito dalla Direttiva Comunitaria 2009/14/CE).

I costi di un conto corrente sono legati al numero di operazioni effettuate, al canone annuale e alle altre imposte (ad esempio l’imposta di bollo), alla fornitura di carte di credito e debito e di libretti degli assegni. On line, un conto corrente è più spesso a zero spese, o con costi molto inferiori.

Le condizioni del conto corrente sono invariate nel tempo?

Le condizioni del conto corrente possono essere modificate unilateralmente: in tal

caso viene inviata una comunicazione, e da quel momento, entro 60 giorni, il correntista ha il diritto di recedere dal contratto.

da sapere

Conto corrente postale: cos’è e come funziona

Per quanto riguarda invece il conto corrente postale, esso negli anni è andato assimilandosi sempre più a quello di una qualsiasi banca, con servizi allo sportello ma anche on line. Bancoposta ha anche introdotto l’uso di assegni e carte bancomat (la Postamat) per i prelievi e per i pagamenti elettronici. I costi sono molto ridotti: spesso i conti sono a zero spese, o comunque assimilabili a quelli offerti dai conti bancari on line.

Rispetto al conto bancario, tuttavia, esistono delle sostanziali differenze. Quello postale, ad esempio, consente meno operazioni e la domiciliazione solo delle utenze legate ad enti convenzionati. La Postamat poi è utilizzabile solo agli sportelli di PosteItaliane, e anche gli assegni postali non sono accettati da tutti. Inoltre i conti Bancoposta non aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela del Depositi, dato che le Poste non sono banche. Il che potrebbe non rappresentare un problema data la scarsa probabilità di fallimento di Poste Italiane, ma è tuttavia una variabile da tenere in considerazione soprattutto di questi tempi. Discorso diverso per i libretti di risparmio, che, come i buoni fruttiferi, sono invece garantiti dallo Stato.

Il conto corrente postale è quindi conveniente per i risparmiatori che privilegiano il deposito delle somme all’operatività.

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