16 mar 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Chi ricorda in quale cassetto ha messo il blocchetto degli assegni bancari?
Probabilmente non in molti, perché non si usano quasi più (e quando capita di doverli compilare spesso è arduo ricordare bene come si fa).
E se ti dicessimo che presto scompariranno?
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La prima banca ad avere imboccato la strada dell'abolizione è stata Intesa Sanpaolo, che ha già iniziato ad avvertire una parte dei clienti (qualche migliaio su quasi 14 milioni) proprio in questo periodo: dall'8 maggio 2023 non sarà possibile usare gli assegni.
L'istituto di credito a quanto pare ha cominciato da coloro che non usano gli assegni da molto tempo. In seguito la regola dovrebbe essere estesa a tutti i correntisti legati a questa banca.
In compenso, Intesa Sanpaolo ha fatto sapere che, sempre dall'8 maggio, si potranno effettuare online bonifici istantanei senza i costi aggiuntivi applicati attualmente.
Comunque, se qualche cliente chiederà di utilizzare ancora il caro vecchio libretto, potrebbe chiedere di continuare a mantenerlo.
Non resta che attendere eventuali analoghi provvedimenti da parte di altre banche italiane.
Di sicuro, Bankitalia conferma che gli assegni sono sempre più un ricordo del passato: nel suo report di settembre 2022 si legge che ormai vengono usati soltanto per un pagamento su cento. Dieci anni fa arrivavano al 5%.
Tuttavia il quotidiano economico-finanziario Sole 24 Ore ha sottolineato che quei rettangoli di carta potrebbero resistere ancora a lungo, dato che in alcuni casi sono indispensabili.
Per esempio, quando si compra un appartamento, al momento del rogito vengono ancora usati quasi sempre assegni circolari non trasferibili firmati dal compratore e intestati al venditore.
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