Si può detrarre dal 730 qualsiasi polizza infortuni, inclusa quella sugli infortuni del conducente
Si può detrarre dal 730 qualsiasi polizza infortuni, inclusa quella sugli infortuni del conducente
Chi richiede la detrazione deve essere anche il conducente della vettura
Chi richiede la detrazione deve essere anche il conducente della vettura
Dal 2020 esiste un limite di reddito di 120.000€ per richiedere la detrazione
Dal 2020 esiste un limite di reddito di 120.000€ per richiedere la detrazione
L'assicurazione auto per la responsabilità civile (RCA) è obbligatoria per legge e richiede il pagamento annuale di un premio che viene quantificato in funzione della provincia di residenza del proprietario del veicolo e della classe di merito.
Tuttavia, in alcune situazioni la legge prevede che il titolare della polizza possa portare in detrazione il premio corrisposto in sede di dichiarazione dei redditi. Scopriamo nel dettaglio quando è possibile fruire della detrazione e quali sono i vincoli previsti dalle normative vigenti.
Notoriamente il premio annuale per la polizza RCA rappresenta una voce importante del bilancio di una famiglia ma fortunatamente è prevista la possibilità di abbattere questa somma fruendo di agevolazioni fiscali da sfruttare in sede di dichiarazione dei redditi.
Per questa tematica c'è da fare una dovuta precisazione in quanto le normative in fatto di assicurazione auto detraibile sono cambiate a partire dal 2014. Nello specifico, dal 2014 l'automobilista non ha più la possibilità automatica di portare in detrazione l'assicurazione RCA auto. La normativa precedente, infatti, prevedeva che la quota del premio versata al Servizio Sanitario Nazionale fosse detraibile. La regola, a dir la verità, prevedeva che si potesse detrarre la cifra eccedente i 40 euro. Con il decreto legge numero 102 pubblicato nel 2013 questa opportunità è stata cancellata per cui non è possibile più portare in detrazione alcuna parte dei premi per le assicurazioni dei veicoli.
Questo però non significa che non ci siano delle polizze che permettono in effetti di avere delle agevolazioni sotto questo punto di vista.
In particolare, si ha diritto alla detrazione nel caso in cui si attivi u na polizza infortuni. I relativi costi sono detraibili in termini Irpef nella misura del 19% per le spese effettivamente sostenute per tutelare il rischio di morte o di invalidità permanente non inferiore al 5%. Peraltro, non ci sono ulteriori vincoli per quanto concerne la causa che ha comportato l'invalidità permanente oppure il decesso. L'agevolazione è prevista anche per il conducente e quindi per il premio versato per la stipula di questo genere di tutela (per esempio una polizza infortuni conducente) su un ammontare massimo di 530 euro che rimane tale anche nel caso in cui ci siano più contratti sottoscritti con diverse compagnie e vetture.
Se invece questa forma di tutela viene prevista per persone con disabilità grave e copre anche la morte, la detrazione massima arriva a 750 euro.
Come spesso accade per altri ambiti anche per quanto riguarda le detrazioni fiscali previste per le polizze assicurative che coprono da infortuni e morte il conducente e altre persone ci sono dei requisiti da soddisfare.
Innanzitutto i contratti stipulati o rinnovati devono avere come oggetto il rischio di morte o invalidità permanente non inferiore al 5%.
Inoltre è indispensabile che l'intestatario della dichiarazione dei redditi sia anche il conducente della vettura e che questo venga espressamente indicato nel contratto. In alternativa è possibile attivare questa opzione anche se si tratta di un familiare a carico del dichiarante.
Viceversa la garanzia per gli infortuni non è detraibile se tutela chiunque sia alla guida del veicolo. Questo significa che bisogna prevedere una polizza di guida esclusiva a favore del titolare della vettura e che copre anche tutti i familiari che però sono a carico dal punto di vista fiscale.
Un'altra questione molto importante riguardante la detrazione della polizza assicurativa auto è quella dei limiti di reddito.
Infatti le nuove normative oltre a stabilire degli specifici vincoli sulle caratteristiche della polizza hanno anche introdotto dei limiti sul reddito. Questa novità è stata applicata a partire dall'anno solare 2020 e prevede che la detrazione sia a disposizione per intero soltanto di assicurati che hanno un reddito complessivo che arriva fino a un massimo di 120 mila euro in un anno.
Se l'assicurato ha un reddito superiore rispetto a questa soglia, il credito di detrazione fiscale a cui si ha diritto decresce conseguentemente fino ad azzerarsi quando si raggiunge il valore raddoppiato, ossia ai 240 mila euro di reddito.
C'è poi da ricordare che per poter fruire della detrazione è necessario che il pagamento del premio venga effettuato con un sistema tracciabile per cui con bonifico bancario, bonifico postale oppure utilizzando la carta di credito e il bancomat. Quindi non è possibile pagare in contanti il premio altrimenti non si ha diritto alla detrazione.
Infine, per ottenere la detrazione fiscale prevista bisogna presentare al proprio commercialista la ricevuta di pagamento del premio assicurativo e la copia del contratto che ogni compagnia assicurativa rilascia in forma digitale e cartacea al proprio assicurato al momento del rinnovo o della sottoscrizione.
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