Conto deposito titoli

Tutti i risparmiatori che decidono di investire i propri risparmi in strumenti finanziari, dai più semplici e conosciuti come i BOT ai più complessi e strutturati come i derivati, hanno bisogno di un Conto deposito titoli, conosciuto anche come Dossier titoli.

In poche parole si tratta di un conto d'appoggio dove vengono raggruppati tutti gli investimenti del risparmiatore.

È bene chiarire fin da subito le differenze con il conto corrente: quest'ultimo è il conto aperto dagli utenti presso un istituto bancario e dal quale vengono effettuate tutte le più comuni operazioni dall'accredito dello stipendio fino ai bonifici per i pagamenti. Dal conto titoli non è possibile effettuare nessuna di queste attività di uso quotidiano, ma si può esclusivamente investire acquistando azioni, fondi comuni, obbligazioni o ancora certificati.

Quello che non tutti sanno è che spesso le banche aprono automaticamente e contestualmente alla stipula del contratto per il conto corrente anche un Conto deposito titoli che rimane inattivo finchè il risparmiatore non decide di operare. Qualcuno potrebbe a questo punto sospettare di sostenere costi occulti per il dossier titoli: non è così comunque finché non si effettuano investimenti non ci sono commissioni o bolli da pagare, differentemente nel caso in cui si decida di acquistare qualche strumento finanziario a quel punto si pagherà l'eventuale commissione.

Perché a questo punto ci si potrebbe chiedere bisogna complicare le cose con due conti? In realtà il conto titoli serve proprio a razionalizzare e semplificare le operazioni al fine di non perdere informazioni importanti come i contratti di acquisto dei titoli di Stato oppure le informazioni relative all'adesione ad un fondo comune d'investimento.

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