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Conti e bonifici istantanei: arriva la verifica del beneficiario. Più sicurezza, meno rischi

23 set 2025 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy Iorlano

persona con carta di credito in mano utilizza pc e smartphone

Bonifici istantanei a pieno regime e più sicuri. È la novità, che arriva direttamente dalla normativa europea, con il regolamento 2024/886 che mira a rendere i pagamenti tramite bonifico più rapidi e alla portata di tutti. Dopo le novità già introdotte ad inizio anno con l’obbligo per le banche di non far pagare i bonifici istantanei di più rispetto a quelli ordinari, ora la normativa entrerà in vigore nella sua interezza e porterà altre novità per tutti i possessori di conti correnti  e gli istituti di credito.

In particolare, dal prossimo 9 ottobre 2025 entrerà in vigore una novità molto importante nel mondo dei pagamenti digitali: l’introduzione della verifica del beneficiario per i bonifici istantanei. Una misura che punta a rendere queste operazioni molto più sicure, riducendo il rischio di errori e, soprattutto, di truffe.

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Una sicurezza in più per chi fa bonifici

Ad oggi, quando si effettua un bonifico in euro - che sia istantaneo o tradizionale - basta inserire l’Iban (International Bank Account Number) e il nome del destinatario. Ma la banca non controlla se il nome corrisponde davvero all’Iban. In pratica, anche se si scrive “Marco Rossi” e l’Iban è intestato a qualcun altro, il bonifico parte lo stesso. Un meccanismo che ha funzionato per anni, ma che negli ultimi tempi ha mostrato i suoi limiti.

Con la digitalizzazione dei pagamenti e l’aumento delle frodi informatiche, sono diventati più comuni casi in cui il truffatore invia una fattura falsa o cambia il numero di conto, convincendo il correntista a mandare i soldi a un Iban che sembra corretto ma non lo è. Questo significa, in pratica, che si sta trasferendo denaro a uno sconosciuto. E una volta cliccato “invia”, è troppo tardi. Il bonifico istantaneo, infatti, non consente di annullare l’operazione, come per un bonifico ordinario, revocabile nelle 24 ore successive.

La novità introdotta attraverso il servizio Verification of Payee (Vop) nasce proprio per evitare questo tipo di situazioni. Prima che il bonifico venga completato, la banca farà un controllo incrociato tra l’Iban inserito e il nome del beneficiario. Se tutto corrisponde, bene: il bonifico parte. Se invece c’è una discrepanza – ad esempio è stato scritto il nome sbagliato, o il conto è intestato a qualcun altro - si riceverà un avviso.

Non solo. Da ottobre ci sono anche novità che riguardano tutte le funzioni disponibili per i bonifici ordinari: potranno essere estese anche ai bonifici istantanei, potendo così fare distinte multiple, ordini con data futura e bonifici ricorrenti o programmati, tutti in ‘modalità istantanea’.

E ancora, i bonifici istantanei in euro dovranno poter essere inviati da tutti i conti per i quali è già previsto l’invio di bonifici ordinari, attraverso i medesimi canali messi a disposizione, sia digitali (come l’home banking e le applicazioni mobili) che tradizionali (come le filiali e gli sportelli Atm). Insomma, senza limiti legati alla tipologia di bonifico o al canale.

L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere i bonifici istantanei uno strumento sempre più comune e accessibile a tutti, garantendo tempi di trasferimento di pochi secondi in qualsiasi momento. In questo modo il nostro Paese può recuperare il ‘gap’ con il resto dell’Europa: nel 2024, in Italia, dati Bankitalia, solo il 10% dei bonifici è stato effettuato in modalità istantanea, contro la media europea del 19%.

Come funziona

Il meccanismo sarà molto semplice e immediato. Quando verranno inseriti i dati dal pagatore (Iban e nome del beneficiario), la banca comunicherà con la banca del destinatario per verificare che il nome indicato corrisponda effettivamente all’intestatario del conto. In base al risultato, si riceverà un messaggio sullo schermo: potrà confermare la corrispondenza, segnalare una corrispondenza parziale (magari per via di un’abbreviazione, un nome incompleto o un errore di battitura), oppure indicare una mancata corrispondenza, suggerendo quindi di interrompere l’operazione e verificare i dati.

A quel punto, sarà chi sta effettuando il bonifico a decidere se procedere oppure no. In caso di anomalie, la banca non è responsabile per eventuali errori derivanti dal proseguimento del pagamento. Dunque, la verifica del beneficiario diventa una misura di tutela del cliente ma anche la via con la quale la banca sarà esonerata da responsabilità in caso di errore nel pagamento.

C’è anche da dire che in molti casi, soprattutto quando si tratta di nomi lunghi o ragioni sociali, è normale che ci siano piccole variazioni. Ma in altri, quel messaggio potrebbe essere l’unico campanello d’allarme in grado di evitare una brutta sorpresa.

Un passo importante contro le truffe

Negli ultimi anni, come detto, le truffe informatiche legate ai bonifici sono aumentate. Una delle più diffuse è quella in cui i truffatori intercettano o falsificano comunicazioni tra clienti e fornitori - come e-mail con fatture o preventivi - e inseriscono un Iban diverso da quello corretto. Il cliente, fidandosi, effettua il bonifico e solo dopo si rende conto che i soldi non sono mai arrivati a destinazione.

Con l’introduzione della verifica del beneficiario, diventerà molto più difficile cadere in queste trappole. Sapere prima se l’Iban è effettivamente intestato alla persona o all’azienda che hai indicato ti dà una protezione in più. È un po’ come ricevere una notifica di “ultimo controllo” prima di fare un acquisto importante: ti dà tempo per riflettere, rileggere e, se serve, fermarti.

Cosa cambia per chi usa i bonifici?

La novità sarà attiva automaticamente, quindi non bisognerà fare nulla per attivarla. Ogni volta che verrà effettuato un bonifico istantaneo, la verifica partirà da sola. Non ci saranno costi aggiuntivi: il servizio sarà incluso nel normale utilizzo del proprio conto o app di home banking.

Inoltre, se ci si sta chiedendo se questa verifica sarà disponibile solo per i bonifici istantanei, la risposta è: per ora sì, ma l’obiettivo è estenderla anche ai bonifici tradizionali in un secondo momento. È un primo passo verso una maggiore sicurezza nei trasferimenti di denaro digitali, in linea con le direttive europee in materia di pagamenti elettronici.

Questa funzione riguarderà tutte le banche, le app fintech, i conti online e qualsiasi altro servizio che consenta di effettuare bonifici istantanei in euro all’interno dell’Unione Europea. Quindi, sia che si usi un conto tradizionale, sia che ci si affidi a una app di pagamento moderna, il controllo verrà applicato allo stesso modo.

E se i nomi non combaciano perfettamente?

Può succedere, ed è del tutto normale. A volte si scrive il nome in modo diverso da come risulta all’anagrafe bancaria, o magari si usano abbreviazioni (ad esempio “Franco” invece di “Francesco”, oppure “Srl” al posto di “Società a responsabilità limitata”). Il sistema sarà comunque in grado di riconoscere molte variazioni comuni. Se il nome non combacia perfettamente ma è comunque simile, verrà mostrato un messaggio che avvisa della discrepanza ma lascia libero di procedere.

Insomma, non è un blocco rigido, ma piuttosto un sistema di avviso intelligente, pensato per aiutare a prendere decisioni più consapevoli, senza complicare la vita.

Una piccola novità che può fare una grande differenza

Alla fine, parliamo di una modifica che riguarda un’azione che molti di noi compiono quasi ogni settimana. Pagare l’affitto, versare un acconto per una vacanza, restituire dei soldi a un amico, fare una donazione. Il bonifico istantaneo è diventato parte della nostra quotidianità. Ed è giusto che, come succede per tanti altri aspetti della nostra vita digitale, anche questo tipo di operazione diventi più sicura, più trasparente e meno soggetta a errori o raggiri.

La verifica del beneficiario non rallenta l’operazione, non complica le cose e non costa nulla. Ma può fare la differenza tra un bonifico andato a buon fine e uno finito nelle mani sbagliate.

Autore
foto Giusy Iorlano

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.

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