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Pensioni: bonus e aumenti a Dicembre, ma dal 2026 arriva la stretta. Cosa cambia per uscite anticipate, TFR e riscatto laurea

17 dic 2025 | 5 min di lettura | Pubblicato da Linda Montemurro

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Dal 2026, andare in pensione prima sarà più difficile: bisognerà aspettare più tempo e chi lascia il lavoro prima avrà una pensione più bassa. Dal 2031, gli anni di università riscattati conteranno meno per andare in pensione prima. I giovani che iniziano a lavorare dal 2026 avranno il TFR messo automaticamente in un fondo pensione, a meno che non dicano di no entro 60 giorni. Chi vuole andare in pensione presto deve informarsi bene sulle nuove regole.

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Manovra 2026: arriva la stretta sulle Pensioni Anticipate

La legge di bilancio 2026 introduce novità significative che complicheranno l’accesso alla pensione anticipata. L’intento è quello di garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, ma queste nuove regole colpiranno soprattutto coloro che avevano pianificato di lasciare il lavoro prima dell’età standard.

Finestre mobili più lunghe: si attende fino a 7 mesi

Chi desidera andare in pensione anticipata dovrà prepararsi ad un’attesa più lunga tra il momento in cui si maturano i requisiti e l'effettivo pagamento della pensione. A partire dal 2032, il periodo di attesa si estenderà gradualmente: da 3 a 4, poi a 5 e infine a 6 mesi. In alcuni casi, la finestra di attesa potrà arrivare fino a 7 mesi, allungando ulteriormente il tempo necessario per uscire dal mondo del lavoro. Questa modifica interesserà sia uomini che donne e si applicherà a tutte le forme di pensione anticipata previste dalla normativa.

Penalizzazioni per chi lascia il lavoro prima

Le nuove regole comportano anche penalizzazioni economiche per chi decide di andare in pensione prima del previsto. In pratica, chi sceglie questa strada vedrà una riduzione dell’importo mensile della pensione, rendendo l’anticipo meno vantaggioso rispetto a prima. Gli esperti avvertono che coloro che hanno già soddisfatto i requisiti con le vecchie regole potrebbero subire un impatto negativo, specialmente se avevano pianificato di uscire anticipatamente contando su condizioni più favorevoli.

Riscatto della Laurea: cambia il valore per l'anticipo

A partire dal 2031, il riscatto della laurea triennale inizierà a perdere progressivamente valore ai fini dell’anticipo pensionistico. Gli anni di studio universitario riscattati non verranno più conteggiati integralmente per raggiungere i requisiti della pensione anticipata. Questo cambiamento penalizza chi aveva deciso di investire nel riscatto della laurea per accorciare i tempi di lavoro, riducendo così l’appeal di questa opzione.

Giovani e TFR: la rivoluzione del silenzio-assenso

Per chi inizia a lavorare dal 2026, il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) verrà automaticamente destinato a un fondo pensione complementare, a meno che non venga espressamente rifiutato entro 60 giorni dall’assunzione. Questa nuova regola, basata sul principio del silenzio-assenso, intende promuovere la previdenza integrativa tra i giovani lavoratori. Inoltre, le aziende con più di 50 dipendenti saranno obbligate a versare il TFR all’INPS. È fondamentale che i lavoratori siano informati e consapevoli delle nuove modalità di gestione del proprio TFR.

Conclusioni: chi deve affrettarsi e chi può aspettare

Le novità della manovra 2026 rendono più complesso e meno vantaggioso accedere alla pensione anticipata, soprattutto per chi conta sul riscatto della laurea o prevede di lasciare il lavoro nei prossimi anni. Chi si avvicina ai requisiti attuali dovrebbe considerare di anticipare la domanda per non subire le nuove penalizzazioni. I giovani lavoratori, dal canto loro, devono prestare attenzione alle nuove regole sul TFR e informarsi sulle opzioni disponibili per la previdenza complementare. Essere a conoscenza delle modifiche normative in tempo utile è fondamentale per pianificare al meglio il proprio futuro previdenziale.

L'alternativa dei fondi pensione privati

Aprire un fondo a dicembre è l’occasione ideale per ottimizzare il carico fiscale e costruire il proprio futuro. Per farlo al meglio, la nostra scelta consigliata ricade su Arca Previdenza, grazie alla sua struttura diversificata in quattro comparti che si adattano perfettamente all'età e all'orizzonte temporale dell'investitore.

Ecco come si suddividono le soluzioni di Arca in base al profilo di rischio e all'età:

Caratteristica Alta Crescita Sostenibile Crescita Sostenibile Rendita Sostenibile Obiettivo TFR
Orizzonte Temporale > 15 anni > 10 anni > 5 anni Fino a 5 anni
Esposizione Azionaria Max Fino al 100% Fino al 70% Fino al 40% Fino al 30%
Grado di Rischio Alto Medio-Alto Medio Medio-Basso
Rendimento Medio (3 anni) 10,86% 7,97% 5,36% 4,79%
Tipologia Dinamico Bilanciato Prudente Garantito / Conservativo

Le novità del cedolino di Dicembre 2025: aumenti e bonus da non perdere

Per quanto riguarda il cedolino Dicembre 2025 si preannuncia invece come un mese particolarmente interessante per i pensionati, visto che il cedolino della pensione si arricchirà di due voci straordinarie: un bonus di 154,94 euro e la quattordicesima mensilità. Queste aggiunte saranno disponibili per coloro che soddisfano determinati requisiti di reddito, contribuendo così ad un bel incremento dell'importo totale della pensione di fine anno. L'INPS, come sempre, fornirà tutte le informazioni sui pagamenti tramite il proprio sito, l’app IO, o via email, nel caso in cui il pensionato abbia fornito i contatti. In più, a dicembre, alcune trattenute fiscali non verranno applicate, il che significa che il netto che i pensionati riceveranno sarà temporaneamente più alto.

Tredicesima e Importo Aggiuntivo (Bonus 154 euro)

Tutti i pensionati che hanno diritto alla tredicesima la riceveranno secondo le consuete regole. Ma c'è di più! Se la tua pensione annua si colloca tra 7.844,20 euro e 7.999,14 euro, potresti anche ricevere un ulteriore bonus di 154,94 euro. È fondamentale, però, che il tuo reddito personale non superi gli 11.766,30 euro all’anno, oppure i 23.532,60 euro se consideriamo il reddito familiare. L’INPS effettuerà controlli successivi per accertare la correttezza dei dati e, se risulteranno somme non dovute, richiederà la restituzione entro un anno. Per tenere sotto controllo l’accredito e i dettagli delle somme ricevute, i pensionati potranno accedere alla loro area personale sul sito dell’INPS o tramite l’app ufficiale.

Quattordicesima: in arrivo la seconda tranche

La quattordicesima mensilità spetta ai pensionati che hanno compiuto 64 anni tra agosto e dicembre 2025, o a chi ha iniziato a percepire la pensione nel corso del 2025. Anche in questo caso, ci sono specifici limiti di reddito da rispettare. Se pensi di avere diritto a questo importo ma non l’hai ricevuto, puoi presentare domanda online o contattare un patronato per ricevere assistenza. L’INPS controlla periodicamente i requisiti e può erogare la quattordicesima anche successivamente, se la domanda viene accettata. E se ci sono stati errori nei pagamenti? Niente paura, l’ente provvederà a rettificare la situazione e a informare il pensionato.

Le offerte e le tariffe sono aggiornate alla data di pubblicazione di questa news. Scorri per vedere le offerte e le tariffe in tempo reale.

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