Serve assistenza?
02 55 55 5

Bonus Pos: cos'è e come funziona

11 ago 2021 | Pubblicato da Giusy I.

conti expert speaks bonus pos cosa e e come funziona

Da oggi niente più scuse per gli esercenti che non vogliono (sebbene sia obbligatorio dal 2020) ancora dotarsi di un Pos per consentire ai clienti di pagare in modalità elettronica.

Il governo Draghi ha, infatti, introdotto il Bonus Pos con l’azzeramento delle commissioni (uno dei principali motivi di lamentele dei commercianti) addebitate per i pagamenti elettronici.

Conti Correnti: trova il più vantaggioso

Non solo, dal decreto Sostegni Bis è stato introdotto anche il credito di imposta per l’acquisto o il noleggio e l’installazione di Pos (compresi quelli smart) o comunque di tutti quegli strumenti elettronici che consentono di accettare pagamenti con bancomat e/o carte di credito e la successiva trasmissione telematica dei dati degli incassi quotidiani.

Con la sospensione del cashback si è, dunque, pensato di introdurre un nuovo strumento per incentivare le transazioni elettroniche, assicurare la massima tracciabilità dei pagamenti e di conseguenza diminuire il rischio di evasione. Questa volta però l’incentivo punta a chi sta dall’altra parte della ‘cassa’, dunque, agli esercenti e non più ai clienti come è stato, invece, con l’operazione cashback. Misure queste che vanno ad aggiungersi alla prossima riduzione, dal 1 luglio 2022, della soglia per l’utilizzo dei contanti a 999,99 euro dagli attuali 1999,99. Il punto di partenza è sempre lo stesso: l’utilizzo delle carte elettroniche è il metodo di pagamento preferito, perché più semplice, più veloce e più sicuro, utilizzato già da 8 italiani su 10 ed è sicuramente quello più tracciabile. Vediamo di cosa si tratta e come funziona questo nuovo bonus.

Bonus Pos: credito d’imposta fino al 100%

Dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022 per tutti i pagamenti tracciabili effettuati, sia gli esercenti che i professionisti possono fruire di un credito d'imposta fino al 100% (prima era pari al 30%) delle commissioni sostenute per l’utilizzo dei Pos. È quanto previsto dal decreto legge n. 99/2021. Che si tratti di carte di debito o di credito non fa differenza, l’importante è che consentano di memorizzare i dati da poter inviare telematicamente all’Agenzia delle Entrate. A indicarlo è la stessa Agenzia di Ernesto Maria Ruffini con l’ultimo provvedimento del 6 agosto 2021 dove indica proprio quelle che sono le regole tecniche per collegare gli strumenti del pagamento elettronico a quelli necessari per trasmettere i dati in via telematica dei corrispettivi giornalieri.

Entro il giorno 20 del mese successivo a quello di riferimento si riceverà una comunicazione telematica da parte degli intermediari finanziari con il totale delle commissioni addebitate. L’Agenzia delle Entrate, allo stesso modo, riceverà tutte le informazioni sulle transazioni effettuate. Il credito di imposta potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione nell’F24 dal mese successivo. Ma non solo, a favore dei commercianti o professionisti che effettuano “cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali”, verrà riconosciuto un ulteriore credito di imposta per il noleggio, l’acquisto o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori di cassa. Dunque, non uno, ma gli esercenti possono usufruire di ben due crediti d’imposta. Il primo credito d’imposta (massimo 160 euro a soggetto) è previsto per tutti gli esercenti che dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022 acquistano, noleggiano o utilizzano appunto questi strumenti che permettono di pagare con bancomat o carta di credito. L'importo massimo che si può ottenere con il bonus è però parametrato con le seguenti percentuali: si otterrà il 70% della spesa effettuata per ricavi e compensi inferiore a 200 mila euro; il 40% per ricavi e compensi compresi tra 200 mila euro e 1 milione di euro e iI 10% per ricavi e compensi compresi tra 1 milione di euro e 5 milioni di euro. Nel caso in cui, invece, si acquistino o si noleggino strumenti di pagamento che permettano di memorizzare i dati e trasmetterli per via telematica all'Agenzia delle Entrate, il limite massimo del bonus bancomat salirà a 320 euro. Anche in questo caso l’importo della percentuale varia a seconda dei compensi: 100% per ricavi e compensi inferiori a 200 mila euro; 70% per ricavi e compensi compresi tra i 200 mila euro e 1 milione e 40% per ricavi e compensi compresi tra 1 e 5 milioni di euro.

Bonus POS: agevolazioni non solo per i commercianti

Il rimborso dei pagamenti POS può riguardare, dunque, come detto, anche professionisti e imprenditori. L’importante è che i pagamenti vengano effettuati e ricevuti attraverso sistemi totalmente tracciabili e il totale dei ricavi o dei compensi non sia inferiore ai 400 mila euro. Non verrà incassata alcuna somma di denaro ma si maturerà un credito d’imposta che potrà essere fruito in compensazione e indicato nella dichiarazione dei redditi. Potrà, dunque, essere usato per pagare altre imposte visto che non concorrerà, nemmeno in questo caso, a formare reddito ai fini Irap.

Bonus POS: quali carte di pagamento sono ammesse?

Le transazioni effettuate con le carte aziendali non rientrano nel bonus Pos. Nell’agevolazione rientrano solo i seguenti strumenti di pagamento: carte di credito, di debito, carte prepagate, applicazione su smartphone. I pagamenti devono essere tracciabili e si possono detrarre anche i costi fissi composti da un canone. Il calcolo del credito d’imposta sarà effettuato dagli stessi gestori dei servizi di pagamento elettronici dopo che è stato rilasciato il prospetto periodico degli importi che riguardano il bonus Pos.

Come richiedere il Bonus Pos

Richiedere il bonus Pos è abbastanza semplice. Basta compilare il modello F24, e inviarlo in via telematica. Il codice tributo indicato dall’Agenzia delle Entrate dovrà essere inserito nella sezione “Erario”. Poi bisognerà inserire il mese e l’anno di addebito della commissione in quelli che sono i campi di riferimento mese e anno. Trattandosi di documentazione informatica che potrebbe essere sottoposta a controllo fiscale, gli esercenti che usufruiranno di questa agevolazione dovranno conservare per 10 anni (dall’anno in cui il credito d’imposta è stato utilizzato) tutte le ricevute riguardanti le commissioni addebitate per l’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento..

Autore
giusy-iorlano

Giornalista professionista, Giusy Iorlano è laureata in Scienze politiche presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma con una tesi in studi strategici.

Ultime notizie Conti

pubblicato il 31 marzo 2023
I vantaggi del conto corrente ING a fine marzo 2023

I vantaggi del conto corrente ING a fine marzo 2023

Quali sono a marzo 2023 i vantaggi offerti dal...
pubblicato il 29 marzo 2023
Qual è il conto corrente under 30 più economico di marzo 2023

Qual è il conto corrente under 30 più economico di marzo 2023

Con il confronto online dei conti correnti Under...
pubblicato il 27 marzo 2023
Qual è il miglior conto corrente per minorenni di marzo 2023

Qual è il miglior conto corrente per minorenni di marzo 2023

Da qualche anno le banche hanno iniziato a...
pubblicato il 27 marzo 2023
Quali sono i migliori conti deposito del mese di marzo 2023

Quali sono i migliori conti deposito del mese di marzo 2023

Proteggi i tuoi risparmi e guadagna con l’apertura...

Guide ai conti

Separazione e conto corrente cointestato: cosa fare

Separazione e conto corrente cointestato: cosa fare

Non è raro che i coniugi scelgano di cointestare...
Conto corrente: che cos’è e come funziona

Conto corrente: che cos’è e come funziona

Il conto corrente è uno strumento bancario...
Le spese del conto corrente: tutti i costi

Le spese del conto corrente: tutti i costi

La scelta del proprio conto corrente, lo...
Conto Deposito: i vantaggi

Conto Deposito: i vantaggi

Il conto deposito ti consente di gestire e far...
© 2023 Facile.it
Tutti i diritti riservati
Facile.it è un servizio offerto da Facile.it S.p.A. con socio unico • Via Sannio, 3 - 20137 Milano • P.IVA 07902950968

Nel mercato assicurativo i principali metodi di pagamento accettati sono:

Payment LogoPayment LogoPayment LogoPayment LogoPayment LogoPayment Logo

Ricorda: nel mercato assicurativo NON è previsto come metodo di pagamento l'utilizzo di ricariche postepay e pagamenti intestati a persone fisiche.

Navigazione sicura:

Navigazione sicuraNavigazione sicura

Il servizio di intermediazione assicurativa di Facile.it è gestito da Facile.it Broker di assicurazioni S.p.A. con socio unico, broker assicurativo regolamentato dall'IVASS ed iscritto al RUI in data 13/02/2014 con numero B000480264 • P.IVA 08007250965 • PEC PEC

Il servizio di mediazione creditizia per i mutui e per il credito al consumo di Facile.it è gestito da Facile.it Mediazione Creditizia S.p.A. con socio unico, iscrizione Elenco Mediatori Creditizi OAM numero M201 • P.IVA 06158600962

Il servizio di comparazione tariffe (luce, gas, ADSL, cellulari, conti e carte) ed i servizi di marketing sono gestiti da Facile.it S.p.A. con socio unico • P.IVA 07902950968