30 set 2024 | 5 min di lettura | Pubblicato da Salvatore B.
Il Web3, oppure Nuova Era di Internet, è un'evoluzione dell'attuale rete internet con prospettive interessanti per le carte di credito e di pagamento.
Si tratta di una rete interconnessa e decentralizzata, sostenuta dalla tecnologia blockchain.
Cerchiamo di capirne di più con l'approfondimento dell'esperto!
Ogni volta che si parla di Web3, può essere difficile superare l'associazione con le turbolenze dei prezzi degli asset digitali o l'incriminazione di presunti truffatori nel più ampio spazio delle criptovalute. Tuttavia il movimento Web3 continua a espandersi e a maturare, catturando la curiosità del pubblico e l'attenzione degli investitori istituzionali. Ciò comporta la possibilità di una trasformazione su larga scala di Internet che sembra ogni giorno più vicina. Questo cambiamento ha il potenziale per sconvolgere interi settori e potrebbe giocare un ruolo cruciale nel futuro delle carte di credito e dei pagamenti digitali.
Ma le DApp (Decentralized Applications) hanno anche il potenziale di andare oltre i semplici pagamenti e di entrare nel regno dei prestiti P2P, aprendo potenzialmente nuove opportunità di prestito a coloro che hanno un accesso limitato o nullo al credito tradizionale. Dopo tutto, le tecnologie Web3 sono intrinsecamente incentrate sui dati e ha senso sfruttare il volume e la disponibilità crescenti di dati dei consumatori online per effettuare valutazioni più accurate, eque e flessibili dell'affidabilità creditizia di un consumatore. Sebbene le valutazioni dei prestiti basate sui dati non siano del tutto nuove, molte startup emergenti e i loro investitori ritengono che il Web3 continuerà ad aumentare l'accesso finanziario grazie al perfezionamento dell'intelligenza artificiale (AI) e delle tecnologie di apprendimento automatico.
L'obiettivo di ottenere un maggiore accesso finanziario e una maggiore flessibilità di prestito è un tema primario. Il Web3 è molto utile per i commercianti online e i creatori di contenuti, in particolare per quanto riguarda i pagamenti in tempo reale e senza attrito e la digitalizzazione della proprietà.
Nel complesso, anche se nessuno sa esattamente come si svolgerà la saga di Web3 nel lungo periodo, è impossibile ignorare il suo potenziale di vera e propria svolta nel settore del credito e dei pagamenti.
Il Web3 è destinato a essere la prossima evoluzione di Internet, in cui gli utenti possono scegliere di possedere, conservare e transare con beni digitali attraverso l'uso di una blockchain. Questo include le transazioni monetarie, il che significa che le transazioni su blockchain utilizzeranno probabilmente criptovalute invece delle tradizionali valute cartacee controllate da banche e istituzioni finanziarie centralizzate. Più in generale, Web3 spera di introdurre nuovi meccanismi per stabilire e tracciare la proprietà personale online, che si tratti dei dati individuali di un utente o di contenuti creativi.
A questo punto Web3 è ancora un concetto relativamente aperto, promosso da varie entità con visioni diverse su ciò che può, o dovrebbe, diventare.
Secondo Ethereum un'implementazione ideale di Web3 sarebbe definita dai seguenti quattro principi:
Gli sviluppi attuali del Web3 coinvolgono grandi istituzioni finanziarie e i principali operatori del settore del credito e dei pagamenti digitali.
Mastercard ha annunciato una nuova partnership con il protocollo di pagamento Web3, Immersive, che consentirà agli utenti di regolare in modo sicuro le transazioni attraverso la conversione in tempo reale di stablecoin USDC - token digitali agganciati 1:1 al dollaro USA - in valuta fiat sulla rete del prestatore.
Inoltre, vi sono diverse Dapp Web3 emergenti incentrate sul sempre più popolare spazio dei pagamenti peer-to-peer (P2P). Queste piattaforme consentono ai consumatori di inviare o ricevere pagamenti senza la necessità di accedere a un conto bancario tradizionale. Poiché le transazioni vengono verificate automaticamente e registrate in modo trasparente sulla blockchain, gli utenti possono scambiare beni digitali liberamente e in assenza di un'istituzione finanziaria centralizzata.
La finanza decentralizzata, o DeFi, sblocca numerosi vantaggi, ridefinendo la percezione mondiale della libertà e dell'inclusione finanziaria. Essa svincola gli utenti dai limiti restrittivi delle istituzioni finanziarie convenzionali, liberando un sistema finanziario più accessibile ed equo.
L'elevato potenziale di profitto degli investimenti Web3 comporta però un rischio altrettanto elevato. La volatilità del mercato, la tecnologia non testata e le influenze normative formano una matrice intricata di rischi per gli investitori che si avventurano in questa frontiera decentralizzata.
Attenzione al campo minato. Le dispute sulla proprietà delle criptovalute, la perdita delle chiavi private e i problemi con i contratti intelligenti possono portare alla perdita dell'accesso agli investimenti, un'insidia unica per Web3.
Infine, la sfida sempre più incombente della criminalità informatica. Se il Web3 diventa sempre più un tesoro per gli investitori, diventa anche un terreno di caccia per gli hacker, rappresentando un rischio significativo per il vostro patrimonio digitale.
La regolamentazione, pur mirando a proteggere gli investitori, può spesso essere un'arma a doppio taglio. I cambiamenti repentini delle politiche potrebbero limitare la libertà operativa, sconvolgere i mercati e, in casi estremi, rendere vani i vostri investimenti.
Di fronte a queste sfide, il buon senso dell'investitore è fondamentale. Controlli approfonditi sui progetti, la comprensione delle tendenze di mercato e l'attenzione alle norme regolamentari emergenti diventano reti di sicurezza cruciali in un percorso trapezoidale come quello degli investimenti sul Web3.
Giornalista finanziario che ha lavorato a Londra, Parigi e Milano presso il Gruppo Financial Times, Acuris (in precedenza Mergermarket), Euromoney ed altre testate specialistiche.
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