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Il Principato di Monaco adotta un quadro giuridico per gli asset criptovalutari

15 set 2022 | 3 min di lettura

trading news il principato di monaco adotta un quadro giuridico per gli asset criptovalutari

L’assemblea legislativa del Principato Di Monaco ha introdotto in Estate novità di sicuro interesse per gli appassionati di trading in criptovalute.

La città stato della Costa Azzurra ha infatti definito la categoria generale cripto-asset che comprende attività digitali e token finanziari.

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Le definizioni

I primi sono “rappresentazione digitale di un valore, di un bene o di un diritto di natura patrimoniale”. La legge include in questa categoria le attività finanziarie virtuali, gli Nft e gli utility token.

I secondi sono strumenti finanziari con rinvio alla definizione indicata dal codice di commercio monegasco. In questo caso il token è un “bene immateriale in formato digitale, creato, gestito e trasferito con e attraverso la blockchain”, che viene definita a sua volta come “tecnologia dei registri distribuiti”.

Inclusi anche Avatar, Metaverso e servizi digitali

Ma sicuramente interessante e antesignana rispetto alle regolamentazioni allo studio degli altri Stati e dell’Ue, è l’introduzione della definizione giuridica di avatar e di metaverso.

Avatar viene definito come “una forma digitale scelta da un utilizzatore per rappresentare se stesso, graficamente, in un metaverso”, cioè “una piattaforma persistente e sincrona che crea uno o più universi virtuali immersivi nei quali vengono proposti prodotti e servizi a utilizzatori in forma digitale che possono trasferirvisi ed interagire fra di loro socialmente ed economicamente”.

Importanti sono anche le definizioni di servizi digitali che vengono pure descritti in un elenco riservato alle sole persone giuridiche autorizzate dalle Autorità monegasche, che offrono quelle prestazioni professionali sia a titolo oneroso che gratuito e che devono munirsi di assicurazioni e di sottostanti per garantire l’adempimento delle obbligazioni che assumono in relazione a ciò che intendono offrire.

Il Bollo digitale

La legge introduce, fra le altre norme, anche il bollo digitale e la regolamentazione dei servizi informatici in cloud e dell’hosting di dati.

Si deve notare che l’introduzione della definizione di avatar e metaverso in una norma giuridica di uno Stato sovrano, probabilmente è la prima nel suo genere e che sarà destinata ad approfondimenti e discussioni e potrà essere di riferimento e di ispirazione a molte altre giurisdizioni.

Il caso degli NFT

Occorre tuttavia osservare che la distinzione effettuata nella legge fra attività digitali e token finanziari sembrerebbe includere nelle prime però anche gli Nft, che invece risultano esclusi dalla regolamentazione europea MiCA – Markets in Crypto Asset - che li considera potenzialmente come strumenti finanziari, meritevoli dunque di essere disciplinati dalle diverse norme ad essi destinati, sia dai singoli ordinamenti nazionali che dalla Mifid II – Markets in Financial Instruments Directive.

Il nodo dell'identità digitale

Uno degli aspetti più interessanti della nuova norma, sembra essere il tentativo di definire giuridicamente una identità digitale in capo agli utilizzatori dei metaversi, che, se nel Principato potrebbe non avere ricadute di carattere fiscale, invece in altri Stati potrebbe essere attentamente considerata per l’individuazione di un nuovo contribuente digitale, sia che operi in regime d’impresa che al di fuori di esso.

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