Ambiente: quanto consumano e inquinano il digitale e i social?

L’impatto ambientale delle nostre attività su internet

• La navigazione internet e l’aggiornamento dei profili social sono ormai attività di routine, soprattutto per le nuove generazioni digitali. Piccoli gesti, moltiplicati per miliardi di persone in tutto il mondo, che pesano però come un macigno sull’ambiente: in base ad un recente studio del Global Carbon Project, il web è oggi la quarta nazione al mondo per consumi energetici ed emissioni inquinanti, dietro solo a nazioni densamente popolate come Cina, Stati Uniti e India. Secondo l’organizzazione impegnata nella misurazione delle emissioni globali di gas serra e nell’individuazione di chi le produce, la nazione digitale genera ogni anno 1.850 milioni di tonnellate di CO2, con un trend in crescita per l’aumento degli utenti e dei dispositivi connessi.
• Il fenomeno dell’inquinamento dovuto alle attività digitali va contrastato in qualche modo, non solo attraverso dispositivi più efficienti, ma anche con una maggiore attenzione per le attività online. In Italia, sul tema si è espresso qualche giorno fa anche Roberto Cingolani, il Ministro della Transizione ecologica, invitando i giovani a contenere il numero di post sui social pubblicati quotidianamente: piccole azioni che, moltiplicate per un vasto numero di utenti, possono avere effetti rilevanti. Quella che può sembrare una provocazione, nell’era delle multinazionali del web, in realtà suona più come un invito a prendere coscienza del problema e fare ognuno la propria parte all’interno di un piano che consenta di fare la transizione ecologica.
• Guardando all’intero scenario, recenti studi hanno indicato che nel 2030, quindi tra meno di dieci anni, ben il 13% dell’energia elettrica a livello mondiale sarà utilizzata dai data center, ovvero dalle strutture dove risiedono i server necessari per l’erogazione dei servizi internet, con un impatto globale del 6% in termini di emissioni di CO2.
• Non solo social e streaming, a pesare sulle emissioni ci sono anche i siti istituzionali della Pubblica Amministrazione, dove sempre più servizi vengono erogati in maniera digitale. In Italia, ad inquinare maggiormente è il sito del Senato con 558 kg di CO2 in un anno, seguito da quello del Governo con 312 kg e dalla Camera con 249 kg. Emissioni decisamente inferiori, invece, per i siti delle istituzioni UE che si attestano ciascuno sotto i 100 kg all’anno.