Fibra ottica condivisa e dedicata: differenze e tempistiche di attivazione
24 nov 2025 | 5 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.

Hai mai sentito parlare di fibra ottica condivisa e dedicata? Una è adatta soprattutto per gli utenti domestici, l’altra, invece, è ideale per le aziende che necessitano di una linea esclusiva e performante.
Se non conosci la differenza fra queste due tipologie di connessione, Facile.it, comparatore di offerte Fibra Ottica dei migliori provider, ti spiega in modo semplice come funzionano e ti aiuta a scegliere quella più adatta alle tue esigenze.
Sommario
Cos’è la fibra ottica condivisa (GPON) e come funziona
La fibra ottica condivisa è la più diffusa fra le utenze domestiche delle reti nazionali.
È un tipo di connessione basata sulla tecnologia GPON (Gigabit Passive Optical Network). Si tratta nella specie di una di una rete FTTH (Fiber To The Home) in cui una singola fibra della centrale viene suddivisa per servire più utenze, ovvero per permette a più utenti di connettersi a Internet usufruendo della banda larga o ultralarga.
Il sistema che caratterizza questo tipo di connessione fa sì che la fibra arrivi “fino a casa” ad un costo contenuto poiché, naturalmente, il servizio è condiviso da più clienti.
Vantaggi e limiti
Il primo vantaggio della fibra condivisa riguarda il costo. Oggi, provider affidabili come Vodafone, Tim e WindTre - ad esempio, ma l’elenco non è esaustivo - offrono agli utenti domestici tariffe Internet altamente competitive, con sconti supplementari riservati agli utenti che hanno attivato soluzioni di telefonia mobile.
Inoltre, le performance di connessione sono elevate, consentendo la maggior parte delle offerte di raggiungere velocità di download fino a 2,5 Gigabit/s. L’unico limite della tecnologia condivisa è insito nella condivisione: durante gli orari di punta la connessione potrebbe rallentare e il tempo di latenza non è paragonabile a quello offerto da una linea dedicata.
Cos’è la fibra ottica dedicata (FTTO/P2P) e come funziona
A differenza della fibra ottica condivisa, la fibra ottica dedicata è utilizzata principalmente dalle aziende, e non dai privati.
Spesso viene indicata con la sigla FTTO (Fiber To The Office”), che significa “fibra fino all’ufficio”, a evidenziare la capacità di questo tipo di connessione di raggiungere esclusivamente il cliente che ha richiesto l’attivazione del servizio.
La tecnologia dedicata si avvale di una porta ottica esclusiva, al servizio di un’unica utenza e non in condivisione. Il suo costo infatti è superiore alla fibra condivisa, in ragione soprattutto delle garanzie di stabilità e performance offerte dalla fibra dedicata.
Vantaggi e limiti
Grazie ad una rete esclusiva, le aziende beneficiano di una connessione molto stabile e performante, con tempi di latenza ridotti o azzerati. In più, possono contare su una banda realmente garantita, essenziale per applicazioni critiche come VPN, cloud, backup e sistemi gestionali.
A ciò va aggiunto il fatto che le connessioni dedicate includono assistenza veloce e prioritaria da parte dei provider e servizi su misura, studiati appositamente per le realtà aziendali che attivano offerte Internet business. Il limite consiste solo nel prezzo più alto e nei tempi di attivazione, in genere più lunghi rispetto a quelli richiesti dalla fibra condivisa.
Fibra ottica condivisa e dedicata a confronto
Il confronto tra fibra ottica condivisa e dedicata verte innanzitutto sulle modalità di utilizzo della linea Internet.
Nel primo caso infatti (fibra condivisa), la connessione viene utilizzata da più utenti, nel secondo invece (fibra esclusiva o dedicata), da un solo utente, senza condivisione di traffico con altre utenze.
Inoltre, la fibra dedicata si rivolge alle imprese che necessitano di una banda stabile, simmetrica e con garanzie di affidabilità. La fibra condivisa, al contrario, più diffusa nelle soluzioni residenziali, è pensata per utenti privati o realtà meno esigenti, e la banda può variare in funzione del traffico complessivo sulla rete.
Chiariremo a breve, infine, che una delle più grandi differenze fra i due tipi di connessione riguarda i costi di installazione, i tempi di attivazione e il livello di SLA, cioè le prestazioni garantite dal provider e le tempistiche di intervento e ripristino in caso di disservizio.
Differenze tecniche, prestazioni e tempi di attivazione
Ecco un elenco esaustivo delle differenze tra fibra condivisa e dedicata, sotto diversi aspetti:
- sul piano tecnico, la fibra condivisa utilizza un’architettura punto-multipunto, in cui la capacità della fibra è suddivisa tra più utenti. La fibra dedicata, invece, si avvale di un collegamento punto-a-punto senza splitter: ciò significa che tutta la banda è riservata in esclusiva al singolo utente;
- a livello di prestazioni, la fibra dedicata assicura velocità di upload e download simmetriche e bassa latenza. La fibra condivisa può subire dei rallentamenti quando il traffico dati è molto intenso;
- le aziende che attivano una linea dedicata lo fanno principalmente per il livello di affidabilità sia della velocità di connessione che della tempestività degli interventi di ripristino in caso di guasti;
- per installare la fibra dedicata è necessario un progetto, lavori di scavo e posa di cavi. Ciò implica un investimento più elevato da parte del cliente;
- attivare la fibra condivisa richiede dai 5 ai 20 giorni lavorativi, mentre l’attivazione della fibra dedicata dai 30 ai 60 giorni.
Quale connessione in fibra ottica scegliere in base alle proprie esigenze
La scelta della soluzione Internet più adatta alle proprie esigenze, fra tutte le tecnologie di connessione disponibili, dipende da numerosi fattori. Il primo passo, ad ogni modo, è verificare la copertura fibra nella propria zona, in modo da individuare subito i provider e le relative offerte.
Dopo aver individuato il provider e l’offerta attivabile, la decisione sulla linea da attivare, condivisa o dedicata, è legata al tipo di utilizzo e al livello di affidabilità richiesto.
Le imprese che lavorano con servizi cloud, sistemi VOIP e trasferimenti intensivi di dati, necessitano quasi sempre di una linea dedicata che garantisca loro prestazioni elevate, stabili e costanti, nonché maggior sicurezza.
Le piccole imprese o gli utenti residenziali, invece, che non hanno esigenze troppo impegnative, possono affidarsi alla fibra condivisa, ovvero alla tecnologia offerta dalla maggior parte delle offerte Internet sul mercato, che assicura anche un considerevole risparmio sui costi di attivazione e tempi di installazione brevi. La fibra condivisa, in fondo, rappresenta un buon compromesso tra prezzo e performance.
Gli unici casi in cui una piccola impresa, un privato o un professionista con partita Iva dovrebbe optare per una linea dedicata anziché condivisa riguardano il settore finanziario, la telemedicina, oppure tutte quelle professioni che operano quasi esclusivamente da remoto e che, per ragioni legate al proprio lavoro, non possono permettersi rallentamenti o interruzioni della connessione.

Eleonora D'Angelo, romana ma residente in Sardegna, si è laureata in Giurisprudenza all'Università Roma Tre nel 2013.
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