Mai più senza chip in UE: l'annuncio della svolta

Più sostegno alle aziende produttrici di chip

A gran voce, da Bruxelles, Ursula von der Leyen si esprime senza mezzi termini. L’UE deve incentivare e massimizzare la produzione di microchip.

La carenza di chip ha messo in ginocchio il mercato delle auto, della telefonia mobile e altri importanti comparti economici. L’offerta dall’estero non soddisfa la domanda interna: quale sarà allora il primo passo per risolvere la crisi?

Sostenere le piccole aziende e le start up innovative è fondamentale, sostiene la Presidente della Commissione UE. Gli interventi devono essere mirati e immediati a partire da ora, nel post-pandemia.

Fra restrizioni, lockdown e limiti agli spostamenti - anche commerciali - fra Stati e Nazioni, il Covid-19 ha mostrato la vulnerabilità della catena di approvvigionamento. Ed ecco che l’UE si dichiara pronta ad una nuova sfida: diventare leader nella produzione di chip.

Microchip e innovazione contro la crisi in UE

Contro la crisi dei microchip, l’Unione Europea vuole investire nell’innovazione. Secondo Ursula von der Leyen è essenziale eliminare il divario fra ricerca tecnologica e produzione effettiva che caratterizza l’UE.

Occorre concentrarsi sulla produzione avanzata, anche se ciò comporterà costi iniziali ingenti. Trattasi però di investimenti per il futuro, mirati a garantire il benessere economico dei mercati di settore e la domanda europea di prodotti hi-tech.