22 mar 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Flavio S.
Il canone Rai nella bolletta dell’elettricità ha diviso l’Italia, tra i sostenitori di una più equa ripartizione della spesa e coloro che, invece, hanno interpretato la novità come una sorta di pagamento forzato. Come nel passato però, esistono strumenti come la disdetta canone RAI e l’esenzione che consentono di non versare il costo dell’abbonamento agli utenti che non sono tenuti a farlo. Andiamo a scoprire quando e come è possibile avvalersi della disdetta e dell’esenzione.
La disdetta canone RAI, come si può intuire dalla terminologia utilizzata, avviene quando non sussistono più le condizioni per il pagamento di questa che, a tutti gli effetti, è un’imposta sulla detenzione degli apparecchi radiotelevisivi. Il caso più ricorrente è quello che si verifica con il decesso dell’intestatario della linea elettrica sulla quale viene addebitato il canone televisivo, ma può anche capitare che l’utente scelga di non avvalersi più di apparecchi per la ricezione di radioaudizioni televisive. Non esiste più, invece, la facoltà di optare per il suggellamento dell’apparecchio TV per escludere i canali RAI.
Come si fa la disdetta del canone RAI? Occorre presentare la dichiarazione sostituiva di non detenzione, corrispondente al Quadro A, il cui modello è disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. Esistono delle tempistiche ben precise per la presentazione del documento: la disdetta va presentata entro il 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento per avere validità sull’intero anno, mentre le richieste inoltrate tra 1° febbraio e il 30 giugno dell’anno di riferimento hanno efficacia solo sul secondo semestre.
Con il modulo di autocertificazione per l’esenzione del canone RAI, invece, l’utente comunica all’Agenzia delle Entrate di non essere tenuto a versare il costo dell’abbonamento per uno dei seguenti motivi: non è in possesso di un apparecchio radiotelevisivo in nessuna delle abitazioni per le quali è intestatario di un’utenza elettrica, oppure ha compiuto i 75 anni di età ed ha un reddito non superiore a 8.000 euro. Rispetto allo scorso anno, il tetto del reddito per gli over 75 si è alzato da 6.713 euro a 8.000 euro, facendo rientrare nei parametri per l’esenzione un numero maggiore di cittadini.
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