1 mar 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Sul fronte del digitale, il Sud Italia è agli ultimi posti nell'UE, con un forte divario nelle competenze di base dei cittadini: per esempio, meno di due persone su dieci usano il Web per interagire con gli enti pubblici.
Vediamo nel dettaglio i risultati del Rapporto sulla coesione della Commissione Europea qui su Facile.it, leader nel confronto delle offerte internet casa.
Non solo: un terzo delle persone nell’Italia meridionale, nella Croazia occidentale e nella maggior parte delle regioni della Romania e della Bulgaria ha riferito di non aver mai usato un computer.
Questi elementi emergono dall'VIII Rapporto sulla coesione realizzato dalla Commissione europea. Su CorCom (Corrierecomunicazioni.it) si legge che il ritardo dell’Italia sull’utilizzo dei servizi digitali, anzi sulle competenze digitali di base dei cittadini, è notevole se confrontato con quanto accade negli Stati nordici dell’UE.
L’ottavo New cohesion report evidenzia come tra i membri UE nordici, nei Paesi Bassi e in Estonia l’80% o più delle persone hanno usato Internet per interagire con le autorità pubbliche (e-government). Nella maggior parte delle regioni francesi questo valeva per più del 70% degli intervistati.
Al contrario, svela il rapporto, la quota era inferiore al 20% nell’Italia meridionale e in Romania (a eccezione della regione della capitale, dove era intorno al 30%). La quota di utenti internet dei servizi pubblici era anche piccola nel resto d’Italia e nella maggior parte della Bulgaria, e l’aumento dal 2013 è stato marginale.
Per quel che riguarda l'intera UE, l’accesso di base alla banda larga è quasi universale, ma le connessioni ad altissima velocità sono disponibili solamente per 2 persone su 3 residenti in città e per una su 6 nelle zone rurali. Cosicché, sebbene l'innovazione costituisca un fattore chiave per la crescita economica regionale a lungo termine, in Europa il divario regionale in termini di innovazione è aumentato.
Corcom sottolinea che un accesso più veloce a Internet consentirà a un maggior numero di persone di lavorare da casa, migliorerà l’accesso ai servizi online, tra cui formazione, sanità e commercio elettronico. Insomma, occorre che tutti le zone dell'Unione corrano, sul fronte dell'innovazione digitale, nello stesso modo.
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