Obbligazioni

Le obbligazioni sono forse una delle più celebri forme di investimento finanziario, sia per la loro semplicità che per il basso rischio spesso associato a questo tipo di strumento.

Ma che cosa s'intende per semplicità? A differenza di alcuni titoli finanziari dalla struttura complessa e dal funzionamento a volte poco chiaro anche agli esperti di Borsa, i titoli obbligazionari identificano un meccanismo relativamente semplice.

Con obbligazione si intende infatti un titolo di debito, quindi un prestito, emesso o da un'azienda privata o da un ente statale, che prevede il pagamento di interessi periodici per tutta la durata del prestito e culmina con il rimborso totale della somma investita (prestata).

Facciamo un esempio concreto: un risparmiatore acquista titoli obbligazionari di un'azienda farmaceutica per 10.000 euro di valore. In cambio, l'azienda gli paga degli interessi periodici per tutta la durata del prestito, quindi per il periodo di detenzione delle obbligazioni, e al termine del lasso di tempo prefissato rimborsa completamente la somma, ossia i 10.000 euro inizialmente investiti.

I titoli obbligazionari sono anche investimenti a basso rischio. A differenza delle azioni, infatti, con le obbligazioni il risparmiatore sa già quale sarà il lasso temporale per il quale il suo capitale sarà bloccato, e conosce anche il relativo guadagno abbinato all'investimento.

Al contrario delle azioni, che per cause di varia natura possono subire scostamenti di valore importanti e imprevedibili nel corso del tempo, nel caso dell'obbligazione l'unico rischio è l'insolubilità del soggetto emittente del titolo di debito. Trattandosi o di Stati sovrani, come ad esempio l'Italia con i suoi BOT o BTP, o di grandi aziende, il rischio massimo potrebbe essere il fallimento dello Stato o della società emittente, un evento spesso altamente improbabile quando si parla di nazioni come l'Italia o di grandi e solide aziende.