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Posso spostare il TFR non versato sul fondo pensione?

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Le 3 cose da sapere

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    Il TFR pregresso è la somma maturata prima dell’adesione al fondo pensione.

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    Il TFR pregresso è la somma maturata prima dell’adesione al fondo pensione.

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    Può rimanere in azienda, passare al FondINPS o essere trasferito al fondo pensione.

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    Può rimanere in azienda, passare al FondINPS o essere trasferito al fondo pensione.

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    La data di adesione influisce sul trasferimento e sulla gestione futura.

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    La data di adesione influisce sul trasferimento e sulla gestione futura.

Il trattamento di fine rapporto (TFR) è un elemento fondamentale della retribuzione differita di ogni lavoratore. Quando si aderisce a un fondo pensione, è importante capire cosa accade al TFR già maturato, detto TFR pregresso, quali siano le possibilità di trasferimento e come vengano gestite eventuali anticipazioni o rivalutazioni. Questa guida approfondisce tutti gli aspetti principali della gestione del TFR pregresso.

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Sommario

Cos’è il TFR pregresso

Il TFR pregresso è la quota di trattamento di fine rapporto accumulata dal lavoratore prima dell’adesione a un fondo pensione. Rappresenta una parte della retribuzione differita maturata durante gli anni di servizio e non ancora liquidata. Il TFR pregresso resta un diritto del lavoratore e può essere gestito in modi differenti in base alla normativa vigente e alla scelta effettuata all’atto dell’adesione al fondo pensione.

Destinazione del TFR già maturato

Quando un lavoratore decide di aderire a un fondo pensione, è necessario stabilire la destinazione del TFR pregresso. La scelta può incidere sulla gestione futura dei contributi e sulle possibilità di liquidazione o anticipazione. La normativa distingue tra diverse opzioni di destinazione, che vanno valutate attentamente.

Dove va a finire il TFR pregresso

Il TFR maturato prima dell’adesione a un fondo pensione può restare in azienda o essere destinato a un fondo pensione. Nel primo caso, il TFR continua a rivalutarsi secondo le regole aziendali; nel secondo, viene trasferito in un fondo previdenziale integrativo, aumentando la futura pensione complementare.

Il TFR rimane in azienda o passa all’INPS (FondINPS)

Se il TFR pregresso rimane in azienda, il datore di lavoro continua a gestirlo e a rivalutarlo secondo gli indici legali previsti. Se invece si decide di trasferirlo al Fondo INPS (FondINPS), il TFR viene gestito centralmente dall’ente previdenziale, con modalità di accumulo e rivalutazione specifiche. La scelta influisce anche sulla gestione delle anticipazioni future e sulla fiscalità applicata.

È possibile trasferire il TFR pregresso?

Il trasferimento del TFR pregresso è possibile, ma dipende dalla data di adesione al fondo pensione e dalla normativa vigente. Trasferirlo significa far confluire la somma già maturata nel fondo complementare, consentendo di ottenere una gestione unificata del TFR e dei contributi futuri.

La data di adesione e il suo effetto sul trasferimento

La data di adesione al fondo pensione è determinante: se l’adesione avviene entro determinati termini previsti dalla legge, è possibile trasferire anche il TFR già maturato. In alcuni casi, l’adesione tardiva comporta la permanenza del TFR pregresso in azienda o presso l’INPS fino al pensionamento o alla cessazione del rapporto di lavoro.

Come si trasferisce il TFR pregresso in un fondo pensione

Il trasferimento del TFR pregresso avviene tramite richiesta al datore di lavoro o al fondo pensione. La procedura prevede la compilazione di modulistica specifica, la conferma dell’ammontare del TFR maturato e la comunicazione ufficiale al fondo pensione scelto. Una volta completata, il TFR pregresso entra a far parte del capitale destinato alla pensione complementare.

Gestione del TFR pregresso in caso di eventi lavorativi

Il TFR pregresso non perde valore in caso di eventi lavorativi significativi, ma la modalità di gestione può variare. Vediamo i principali scenari.

Licenziamento o dimissioni

In caso di licenziamento o dimissioni, il TFR pregresso resta un diritto del lavoratore. Se non è stato trasferito a un fondo pensione, viene liquidato direttamente dall’azienda o, se previsto, dall’INPS. La scelta di trasferimento influisce sulla disponibilità della somma e sui tempi di erogazione.

Pensionamento

Al momento del pensionamento, il TFR pregresso può essere liquidato in un’unica soluzione o utilizzato per integrare la pensione complementare, se trasferito a un fondo. La decisione determina l’importo disponibile e le implicazioni fiscali.

Anticipazioni e liquidazioni sul TFR pregresso

Il lavoratore può richiedere anticipazioni sul TFR pregresso per motivi specifici come spese sanitarie, acquisto o ristrutturazione della casa, o altre esigenze previste dalla legge. Le modalità e le percentuali anticipate dipendono dalla normativa vigente e dal regolamento del fondo pensione, se il TFR è stato trasferito.

Rivalutazione del TFR pregresso

Il TFR pregresso è soggetto a rivalutazione annuale, che ne aumenta il valore in base a tassi legali o agli indici applicati dal fondo pensione. Questa rivalutazione garantisce che la somma accumulata non perda potere d’acquisto fino alla liquidazione o al trasferimento al fondo.

Trasferimento del TFR pregresso ai fondi pensione

Il trasferimento ai fondi pensione rappresenta una strategia per unificare la gestione del TFR e dei contributi futuri, ottimizzando la crescita del capitale e semplificando le procedure di liquidazione.

Quando avviene e cosa comporta

Il trasferimento avviene di norma al momento dell’adesione al fondo pensione, su richiesta del lavoratore. Una volta effettuato, il TFR pregresso entra a far parte del patrimonio del fondo, con possibilità di rivalutazione secondo le regole del fondo stesso e opzioni di anticipazione più flessibili rispetto al mantenimento in azienda.

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2 dic 2025 | 4 min di lettura | Pubblicato da Linda Montemurro

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