Investimento passivo e rendite passive: guida completa per principianti

Le 3 cose da sapere:
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L’investimento passivo fa crescere il patrimonio nel tempo senza seguire costantemente i mercati.
1L’investimento passivo fa crescere il patrimonio nel tempo senza seguire costantemente i mercati.
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Utilizzando ETF, fondi indicizzati o PAC si ottiene diversificazione e riduzione dei costi di gestione.
2Utilizzando ETF, fondi indicizzati o PAC si ottiene diversificazione e riduzione dei costi di gestione.
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Diversificazione, costanza e strumenti digitali ne rendono l’uso semplice e accessibile.
3Diversificazione, costanza e strumenti digitali ne rendono l’uso semplice e accessibile.
Investire i propri risparmi non richiede necessariamente esperienza finanziaria avanzata. L’investimento passivo offre un approccio semplice e sostenibile, basato sulla crescita graduale del capitale attraverso strumenti che replicano indici di mercato. Questo metodo permette di ridurre i costi, contenere i rischi e costruire un patrimonio nel tempo, anche con piccoli versamenti regolari.
Sommario
Introduzione all’investimento passivo
Investire i propri risparmi può sembrare complicato, ma esistono strategie di investimento semplici e accessibili anche a chi non ha esperienza nei mercati finanziari. L’investimento passivo è una di queste, permette di far crescere il proprio patrimonio nel tempo senza dover seguire costantemente l’andamento delle Borse o prendere decisioni frequenti.
Cos’è l’investimento passivo
L’investimento passivo consiste nel mettere i propri soldi in strumenti finanziari che replicano l’andamento di un mercato o di un indice, come ad esempio:
- il FTSE MIBB: è l’indice principale della Borsa Italiana e rappresenta le 40 aziende italiane più grandi e liquide. Riflette l’andamento complessivo del mercato azionario italiano, quindi quando le azioni di queste società crescono, l’indice aumenta; quando diminuiscono, l’indice scende;
- lo S&P 500: è un indice che raggruppa 500 delle maggiori aziende quotate negli Stati Uniti. È considerato un indicatore chiave della salute dell’economia americana e offre un’ampia diversificazione.
Invece di cercare di “battere il mercato” con la scelta di singole azioni o obbligazioni, si investe in un paniere ampio e diversificato di titoli, lasciando che il tempo e la crescita generale dell’economia facciano il loro lavoro. Questo approccio richiede poche operazioni e riduce al minimo i costi di gestione.
Differenza tra investimento passivo e attivo
La differenza principale tra investimento passivo e attivo riguarda la gestione e le aspettative di rendimento.
- Nell’investimento attivo, gestori professionisti o investitori esperti cercano di selezionare i titoli migliori e di anticipare i movimenti del mercato, con l’obiettivo di ottenere rendimenti superiori alla media. Questo comporta però costi più elevati e un rischio maggiore di commettere errori.
- Nell’investimento passivo, invece, si accetta di seguire l’andamento generale del mercato, puntando su strumenti che replicano indici ampi e diversificati, con costi molto più bassi e una gestione automatica.
Vantaggi dell’investimento passivo
Minori costi e commissioni
Uno dei principali vantaggi dell’investimento passivo è il risparmio sui costi. Gli strumenti passivi, come ETF e fondi indicizzati, hanno commissioni di gestione molto più basse rispetto ai fondi attivi, perché non richiedono un team di analisti che seleziona i titoli. Questo significa che una parte maggiore dei rendimenti resta a chi investe, invece di essere erosa dalle spese.
Riduzione del rischio di errori di gestione
Affidandosi a strumenti che replicano un indice, si elimina il rischio di errori dovuti a scelte sbagliate dei gestori. Nessuno può prevedere con certezza come si muoveranno i mercati, e anche i professionisti possono commettere errori. L’investimento passivo riduce questo rischio, perché segue una strategia semplice e trasparente.
Adatto a chi vuole una gestione semplice e automatica
L’investimento passivo è ideale per chi non ha tempo o competenze per seguire costantemente i mercati. Una volta impostato il portafoglio, basta controllarlo periodicamente e, se necessario, effettuare piccoli aggiustamenti. Questo approccio permette di investire in modo efficace anche a chi ha una vita impegnata o preferisce non occuparsi troppo di finanza.
Tipologie di investimenti passivi
ETF e fondi indicizzati
Gli ETF (Exchange Traded Fund) e i fondi indicizzati sono gli strumenti più utilizzati per l’investimento passivo. Un ETF è un fondo che replica l’andamento di un indice e viene negoziato in Borsa come una normale azione. I fondi indicizzati funzionano in modo simile, ma non sono quotati in Borsa. Entrambi permettono di investire in un ampio paniere di titoli con un solo acquisto, ottenendo così una grande diversificazione e costi contenuti.
Piani di accumulo (PAC)
Il Piano di Accumulo Capitale (PAC) è una strategia che consiste nell’investire piccole somme di denaro a intervalli regolari, ad esempio ogni mese. Questo metodo riduce il rischio di entrare nel mercato in momenti sfavorevoli e permette di costruire gradualmente un capitale, sfruttando la crescita dei mercati nel lungo periodo. Il PAC è particolarmente adatto a chi dispone di risparmi limitati ma vuole iniziare a investire.
Investimenti immobiliari e altri asset a rendita passiva
Anche l’immobiliare può essere una forma di investimento passivo, ad esempio acquistando una casa da affittare. In questo caso, l’affitto mensile rappresenta una rendita passiva che si aggiunge al valore dell’immobile nel tempo. Altri asset che possono generare rendite passive includono obbligazioni, oro, materie prime e strumenti finanziari che distribuiscono interessi o dividendi.
Come generare rendite passive
Dividendi azionari
Alcune aziende distribuiscono parte degli utili agli azionisti sotto forma di dividendi. Scegliendo azioni che pagano dividendi regolarmente, è possibile ricevere un’entrata periodica senza dover vendere i propri titoli. Gli ETF che investono in azioni ad alto dividendo sono un modo semplice per accedere a questa forma di rendita passiva.
Interessi da obbligazioni o conti deposito
Investire in obbligazioni o conti deposito permette di ricevere interessi periodici, una forma semplice e sicura di rendita passiva. Le obbligazioni sono titoli di debito emessi da aziende o Stati che pagano una cedola periodica, mentre i depositi bancari offrono un rendimento fisso sui risparmi.
Reddito da affitti e royalties
Affittare immobili, garage o terreni è un modo tradizionale per generare rendite passive. Anche le royalties, ovvero i compensi derivanti dalla vendita di libri, musica, fotografie o altri contenuti digitali, rappresentano una fonte di reddito automatico che può integrare il proprio stipendio.
Strategie per investire in modo passivo
Diversificazione per ridurre i rischi
Investire in diversi strumenti e mercati aiuta a ridurre il rischio complessivo del portafoglio. Come anticipato, gli ETF e i fondi indicizzati sono ottimi per ottenere una buona diversificazione anche con piccoli capitali, perché permettono di investire in centinaia o migliaia di titoli con un solo acquisto.
Ribilanciamento periodico del portafoglio
Nel tempo, il valore delle varie componenti del portafoglio può cambiare a causa delle oscillazioni dei mercati. Ribilanciare periodicamente significa riportare la composizione agli obiettivi iniziali, vendendo le parti che sono cresciute di più e acquistando quelle che sono scese. Questo aiuta a mantenere il rischio sotto controllo e a seguire la propria strategia.
L’importanza della pazienza e della visione a lungo termine
Non va dimenticato infine che l’investimento passivo premia chi sa aspettare. I mercati possono attraversare fasi di volatilità e ribassi, ma nel lungo periodo la crescita tende a prevalere. È dunque fondamentale non farsi prendere dalla preoccupazione nei momenti difficili e mantenere la rotta iniziale.
Limiti e considerazioni sull’investimento passivo
Possibile rendimento inferiore rispetto a gestioni attive eccellenti
Anche se l’investimento passivo è spesso più efficiente, in alcuni casi una gestione attiva particolarmente abile può ottenere risultati migliori. Tuttavia, individuare questi gestori in anticipo è molto difficile e la maggior parte dei fondi attivi non riesce a battere il mercato nel lungo periodo.
Nessuna garanzia di performance o protezione totale dal rischio
Investire in modo passivo non elimina i rischi: se il mercato scende, anche il valore del portafoglio può diminuire. È importante essere consapevoli che non esistono investimenti privi di rischio e che la diversificazione aiuta a ridurre, ma non ad annullare, le perdite.
Quando preferire una gestione attiva o mista
In alcuni casi, come mercati molto specifici o situazioni particolari, può essere utile affiancare una gestione attiva o mista a quella passiva, sempre valutando costi e benefici. Ad esempio, chi desidera investire in settori di nicchia o in aziende innovative potrebbe optare per una quota di gestione attiva all’interno del proprio portafoglio.
Conclusioni e consigli pratici
Come iniziare con investimenti passivi anche con piccoli capitali
Oggi è possibile iniziare a investire in modo passivo anche con somme molto basse, grazie a:
- ETF;
- PAC;
- piattaforme online che permettono di acquistare quote frazionate.
L’importante è iniziare presto e mantenere la costanza negli investimenti.
Strumenti digitali utili: robo-advisor e piattaforme online
I robo-advisor sono servizi digitali che creano e gestiscono portafogli passivi in modo automatico, sulla base delle esigenze dell’investitore. Grazie a sofisticati algoritmi, questi strumenti bilanciano in modo dinamico le diverse componenti del portafoglio, ribilanciando periodicamente gli investimenti per mantenerli in linea con la strategia scelta.
Le piattaforme online, invece, rendono l’accesso agli investimenti semplice e trasparente. Offrono strumenti di monitoraggio in tempo reale, report dettagliati e la possibilità di acquistare quote frazionate di ETF o fondi. Questo approccio consente di investire anche con capitali ridotti, minimizzando costi e commissioni.
Consapevolezza del proprio profilo di rischio e obiettivi finanziari
Prima di investire, è fondamentale capire quanto rischio si è disposti a sopportare e quali sono i propri obiettivi finanziari. Questa consapevolezza permette di selezionare la strategia di investimento più adatta e di evitare decisioni impulsive. Conoscere il proprio profilo di rischio aiuta anche a scegliere gli strumenti più appropriati e a costruire un portafoglio coerente con le proprie esigenze,
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