Polizze vita a tutela di mutuo e finanziamenti

Un caso esemplare si ha quando il mutuo prima casa è intestato a chi all’interno della famiglia è la principale o l’unica fonte di reddito. In caso di morte una polizza vita associata al mutuo permetterebbe al resto della famiglia di coprire il debito residuo senza problemi e soprattutto senza rischiare di perdere l’abitazione ipotecata. Per legge questo tipo di tutela non è obbligatoriamente associata al mutuo, a differenza della polizza incendio e scoppio, ma solo consigliata. Anche per questo il cliente è libero di scegliere la formula che più risponde alla sue esigenze. Esistono prodotti dedicati, come ad esempio Mutuo Vivo di MetLife, ma è possibile anche ripiegare su un’assicurazione vita tradizionale, che fornisca comunque al resto della famiglia i mezzi per mantenere gli impegni economici presi senza gravi ricadute sul tenore di vita.

Anche quando si richiede un prestito personale di importo elevato può essere consigliabile assicurare il rimborso con una polizza vita, e in molti casi è la finanziaria a proporre questa soluzione in associazione a una polizza rischio impiego, che copra l’eventualità di un reddito improvvisamente ridotto o azzerato e quindi dell’incapacità di far fronte all’impegno preso. In linea di massima non è un passaggio obbligato, ma in certi casi, in relazione ad esempio all’età del richiedente, la finanziaria può, a discrezione, porre l’assicurazione come condizione indispensabile all’erogazione del prestito. Un’assicurazione vita è obbligatoria in caso di cessione del quinto della pensione o dello stipendio. La cessione del quinto dello stipendio è associata inoltre per legge a una polizza rischio impiego.