17 nov 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Giorgia N.
La linea va singhiozzo, la tariffa è troppo cara, o semplicemente abbiamo ricevuto una proposta più conveniente da un altro gestore. Capita spesso di voler cambiare operatore di telefonia fissa e connessione internet. Ma come si fa materialmente? La procedura è abbastanza semplice: la legge consente di passare da un gestore internet casa all’altro in ogni momento, senza penali, senza interruzioni del servizio, e mantenendo il vecchio numero telefonico.
Se vogliamo semplicemente chiudere la linea, dobbiamo inviare una comunicazione alla compagnia. Molte prevedono che venga compilato un modulo di disdetta, in altri casi è sufficiente una lettera via raccomandata o pec, allegando una copia del documento d’identità. In genere le società chiedono 30 giorni di preavviso.
Se al vecchio fornitore deve subentrarne uno nuovo, è ancora più semplice. Sarà quest’ultimo a gestire la pratica del trasferimento, a noi utenti non resta che comunicare alla nuova compagnia il codice di trasferimento che si trova sulla fattura. Per il resto basterà attendere che il passaggio sia compiuto e pagare al vecchio operatore gli eventuali costi di dismissione della linea.
Le spese per la chiusura di un contratto sono abbastanza contenute. Secondo le Linee guida dell’Autorità per le comunicazioni i costi di dismissione e migrazione della linea non possono superare l'equivalente del canone mensile medio pagato dall'utente (in media intorno ai 30 euro). Inoltre queste spese devono essere indicate nel contratto: se abbiamo smarrito il documento possiamo comunque chiederne conto in ogni momento alla compagnia, chiamando il call center. E' prevista una sola eccezione, e riguarda le offerte a scadenza.
Se il contratto prevedeva sconti e promozioni legati a una determinata durata (di solito 24 mesi), e decidiamo di cambiare gestore prima della fine di questo periodo, dovremo restituire gli sconti goduti. Non per intero, però. L'Agcom ha stabilito che l’importo dovrà essere proporzionato al valore del contratto e alla durata residua della promozione. In altre parole, meno manca alla fine del periodo di promozione, più bassa sarà la penale da pagare.
Ci sono dei casi, inoltre, in cui il passaggio a un nuovo operatore o la disdetta sono gratuiti. Succede nel caso in cui il cliente lascia il fornitore perché ha problemi con la linea, o la propria connessione internet non viaggia alla velocità promessa. Bisogna però armasi di pazienza, perché è necessario seguire un iter macchinoso, e dovranno passare almeno 45 giorni per potere chiudere il contratto.
La premessa è che ogni offerta telefonica che prevede la connessione ha la sua "velocità minima garantita", cioè la perfomance minima che quella connessione deve offrire. Scoprire la propria è semplice, basta verificare le condizioni del contratto o chiamare il servizio clienti. Se l’impressione è che la promessa non sia stata mantenuta, si può verificare la velocità effettiva con uno speedtest, un misuratore istantaneo della velocità. Vale la pena affidarsi a quello dell’Autorità per le comunicazioni, su misurainternet.it/, che valuta non perfomance generiche, ma le prestazioni dell’operatore che in quel momento fornisce il servizio.
Il test si ottiene cliccando semplicemente su un pulsante, dopodiché fornisce il risultato in pochi secondi. Se ci dice che la velocità di navigazione effettiva è sotto gli standard promessi, allora possiamo agire. Lo step successivo sarà quello di certificare il disservizio alla società di telefonia, ma per farlo dovremo utilizzare Ne.Me.Sys. il misuratore ufficiale della qualità delle connessioni del Garante per le comunicazioni. Dovremo quindi scaricare il software dal sito misurainternet.it (e prima ancora registrarci, o usare lo Spid, l’identità digitale per tutte le pratiche della pubblica amministrazione). Inoltre il test richiede che per diverse ore il computer resti accesso e connesso. A misurazione completata il sistema emetterà un certificato che ha un valore ufficiale, è la prova che la connessione non va e che abbiamo diritto alla disdetta gratuita.
Scaricato il certificato possiamo inviare il reclamo alla nostra compagnia, direttamente dal sito di Misura Internet, cliccando il pulsante "Invia reclamo all'operatore". Da quel momento la società avrà 30 giorni di tempo per ripristinare i parametri di qualità previsti dal contratto. Ma non è finita: toccherà a noi, passati 45 giorni, ripetere la misurazione per verificare se le cose sono cambiate, o se la linea è ancora lenta. In caso negativo potremo finalmente recedere dal contatto senza costi, ma servirà un preavviso di un mese, via raccomandata. Se invece preferiamo non cambiare, possiamo chiedere al gestore di modificare gratuitamente l'offerta sottoscritta, aderendo - se è in listino - a un’offerta più economica, proporzionata alla qualità del collegamento.
Pugliese trapiantata in Emilia, giornalista professionista dal 2005, laurea in filologia romanza e master in giornalismo all’Università di Bologna.
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