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RC auto: la crisi spinge in alto il ricorso alle coperture aggiuntive. Le richiede il 56% degli automobilisti

10 apr 2014 | 4 min di lettura

rc auto la crisi spinge in alto il ricorso alle coperture aggiuntive le richiede il 56 degli automobilisti

In tempi di crisi la cautela non è mai troppa: sarà per questo che il 56% degli italiani alle prese con il rinnovo RC auto sceglie di richiedere una copertura aggiuntiva. A dirlo è il portale Facile.it (www.facile.it) che, analizzando un campione di oltre 1.000.000 di preventivi assicurativi arrivati negli ultimi due mesi, ha rivelato come sia ormai una consuetudine aggiungere alla polizza base ulteriori garanzie.

«Mentre la RCA (la polizza assicurativa base) è obbligatoria per legge – spiega Mauro Giacobbe, Amministratore Delegato di Facile.itciò non vale per tutte le garanzie accessorie, che assicurano il guidatore ed il veicolo in un più alto numero di situazioni. Anziché puntare al risparmio,*il trend emergente sembra quello della prudenza: si spende una modica cifra oggi per evitare complicazioni domani.»*

Ma quali sono le coperture più richieste dagli italiani? È l’infortunio al conducente la garanzia accessoria più ricorrente (47,4%): pochi sanno che la normale RC auto non tutela l'assicurato alla guida del veicolo responsabile del sinistro, ma si limita a coprire i danni causati a persone o altri mezzi. A seguire troviamo l’assistenza stradale, richiesta dal 41,1% del campione censito: con un parco macchine sempre più vecchio, il rischio di rimanere bloccati mentre si viaggia è in aumento, da qui l’esigenza di prevenire, evitando la spesa per il recupero del veicolo in caso di fermo.

Sarà che i prezzi dell’assicurazione auto subiscono variazioni notevoli in base alla regione di residenza, ma anche la propensione alla prudenza mostra lo stesso andamento: le regioni in cui è più alta la percentuale di automobilisti che richiede almeno una copertura aggiuntiva sono quelle del Nord Italia. A guidare la classifica è la Lombardia, regione in cui ben il 72% degli automobilisti sceglie di integrare la propria RC auto; a seguire, Trentino Alto Adige (66%) e Liguria (61%). Tutta la coda della classifica, invece, è occupata dalle regioni del Sud: Puglia, Calabria (15%) e Campania (16%) rivelano un minore interesse dei cittadini del meridione a far aumentare il prezzo della polizza con garanzie aggiuntive.

Interessante notare, invece, che le differenze di comportamento tra uomini e donne, stavolta, sono davvero minime: nel dettaglio, però, le donne si mostrano più interessate alla copertura in caso di infortunio al conducente (la richiedono il 48,4% delle donne, contro il 46,7% degli uomini) e all’assistenza stradale (42,1%, contro il 40,6% del campione maschile).

Per quanto riguarda le categorie professionali sono i dirigenti, gli agenti di commercio e gli imprenditori  quelli che scelgono in misura più alta di aggiungere coperture alla RCA – forse perché passano più tempo al volante o perché hanno redditi mediamente più alti – mentre gli appartenenti alle forze armate sono il fanalino di coda, battendo persino pensionati e disoccupati.

Questo il dettaglio delle principali richieste di copertura aggiuntiva:

Copertura aggiuntiva percentuale
infortuni conducente 47,4%
assistenza stradale 41,1%
tutela legale 29,8%
Furto incendio 12,1%

Di seguito, invece, la classifica delle categorie professionali in base alla percentuale di automobilisti che hanno richiesto almeno una copertura aggiuntiva, e la stessa classifica relativa alle regioni italiane:

Professione percentuale di richieste di copertura aggiuntiva
Dirigente - Funzionario 60%
Libero professionista 59%
Imprenditore 59%
Agente di commercio 58%
Studente 57%
Impiegato 57%
Personale medico 56%
Ecclesiastico 47%
Commerciante 43%
Insegnante 42%
Casalinga 38%
Operaio 38%
Artigiano 38%
In cerca di occupazione 35%
Pensionato 32%
Forze Armate / Guardia / Vigile 30%
Regione Percentuale di preventivi con richieste di coperture aggiuntive
Lombardia 72%
Trentino-Alto Adige 66%
Liguria 61%
Piemonte 60%
Emilia-Romagna 48%
Sicilia 47%
Veneto 42%
Valle d'Aosta 42%
Molise 35%
Lazio 29%
Marche 25%
Toscana 23%
Friuli-Venezia Giulia 21%
Basilicata 18%
Sardegna 18%
Abruzzo 17%
Campania 16%
Calabria 15%
Puglia 15%
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