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Prestiti personali: torna a crescere la richiesta media, +8% nell’ultimo semestre

3 apr 2014 | 4 min di lettura

prestiti personali torna a crescere la richiesta media 8 nellultimo semestre

Il 2014 è contraddistinto da un calo della domanda dei finanziamenti, ma gli importi richiesti sono cresciuti: l’Osservatorio sul credito al consumo di Facile.it (https://www.facile.it/prestiti.html) e Prestiti.it (www.prestiti.it), ha evidenziato come la richiesta media di prestito sia aumentata dell’8% in sei mesi, andando a compensare il drastico calo della rilevazione precedente (-23% in un anno; -8% nel semestre). Oggi si richiedono poco più di 11.000 euro, contro i 10.000 di ottobre 2013.

«Se gli ultimi dati del Crif– dichiara Lorenzo Bacca, responsabile della Business UnitPrestiti di Facile.it e Prestiti.itpongono l’accento sul calo delle domande (a febbraio si è registrata una diminuzione del 7,9% rispetto allo scorso anno) la nostra analisi delle richieste mostra come chi abbia bisogno di un prestito cerchi di ottenere cifre comunque significative, nonostante diminuisca il reddito medio con cui rimborsarle; da ciò consegue un leggero allungamento dei tempi di restituzione».

L’indagine, realizzata analizzando un campione di circa 40 mila domande presentate nel periodo compreso tra ottobre 2013 e marzo 2014, ci offre l’identikit del richiedente finanziamento in questi tempi di crisi:  è un uomo – sono il 74% di tutto il campione – di 41 anni che ha bisogno di circa 11.000 euro e vuole rimborsare il prestito contando su uno stipendio di circa 1.600 euro mensili (erano 1.700 nel semestre precedente). La durata del finanziamento resta superiore ai cinque anni, occorreranno 64 mensilità (63 nella rilevazione di ottobre) per ripagare il prestito.

Tra coloro i quali hanno indicato una finalità precisa per il prestito, la motivazione più ricorrente è la liquidità (22,7% del totale), seguita dall’acquisto di auto usate (21,3%). Pressoché stabile la ristrutturazione casa (è il 14,5%, era il 15,6% nello scorso semestre), mentre va segnalato l’alto numero di richieste per il consolidamento di altri debiti già esistenti: rappresenta ormai il 14,1% di tutte le motivazioni di prestito.

Per quanto riguarda le differenze regionali, registriamo un leggero aumento in tutto il territorio nazionale. Rispetto all’indagine condotta nell’ottobre 2013 le Regioni che hanno visto le crescite degli importi maggiori sono la Basilicata, il Lazio e il Trentino Alto Adige – con aumenti medi di circa 1500 euro – mentre, in assoluto, si conferma la tendenza che vede richieste più cospicue a Sud dell’Italia: la Sardegna primeggia anche in questo semestre (con 12.000 euro), mentre Liguria ed Emilia Romagna restano sempre in fondo alla classifica con una richiesta stabile a 9.500 euro. I lucani sono i cittadini con la richiesta dalla durata più lunga(68 mesi), mentre il Trentino Alto Adige è l’unica regione in cui l’età media al momento della richiesta è sotto i 40 anni (39, per l’esattezza).

Di seguito la classifica delle Regioni italiane in base all’ammontare medio richiesto, con indicazione dell’età del richiedente e della durata media del prestito:

Regione Media di importo Media di durata Media di età
Sardegna € 12.000 67 42
Abruzzo € 11.500 64 41
Basilicata € 11.500 68 43
Lazio € 11.500 65 42
Trentino Alto Adige € 11.500 65 39
Veneto € 11.500 64 41
Calabria € 11.000 66 43
Lombardia € 11.000 63 40
Marche € 11.000 63 42
Molise € 11.000 64 43
Piemonte € 11.000 65 41
Puglia € 11.000 65 42
Sicilia € 11.000 65 43
Toscana € 11.000 64 41
Campania € 10.500 65 43
Emilia Romagna € 10.500 63 40
Friuli Venezia Giulia € 10.500 66 41
Liguria € 10.500 62 43
Umbria € 10.500 65 41
Valle d'Aosta € 10.500 64 42

Di seguito, invece, l’elenco delle finalità dichiarate (sono esclusi i preventivi in cui non è stata inserita alcuna motivazione per il prestito):

Finalità ottobre 2013 -marzo 2014 aprile 2013 - settembre 2013
Liquidità 22,7% 20,5%
Auto usate 21,3% 23,4%
Ristrutturazione casa 14,5% 15,6%
Consolidamento debiti 14,1% 12,2%
Arredamento 8,0% 8,6%
Auto nuove/km0 6,8% 5,9%
Spese mediche 3,4% 2,3%
Altro 9,1% 11,6%
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