Prestiti arredamento, personali o finalizzati: come trovare la soluzione migliore?

Avere un prestito finalizzato per l’arredamento è possibile quando il negoziante, dietro accordo con una finanziaria, consente al cliente di pagare a rate l’acquisto. Il debito con il negoziante è immediatamente saldato dalla finanziaria, che il cliente a sua volta rimborserà a rate e al tasso di interesse prestabilito. In alcuni casi, a titolo promozionale e per somme contenute, ad esempio per l’acquisto di un divano, al cliente viene offerta la possibilità di pagare a rate a tasso zero, ossia semplicemente dilazionare il pagamento senza interessi. Per capire se l’operazione è davvero senza costi per il cliente è necessario guardare il TAEG, l’indicatore del costo complessivo, ma anche nel caso il TAN sia 0% e il TAEG riporti un costo di gestione si può comunque soppesare la convenienza dell’offerta rispetto ad altre proposte di finanziamento a tassi maggiori.

Quando non è possibile avere un prestito finalizzato, perché non disponibile per l’oggetto desiderato, o perché la somma necessaria è troppo elevata, o semplicemente perché serve liquidità per più di una finalità, si può ricorrere a prestiti personali per l'arredamento. In questo caso la somma necessaria, come sempre dietro approvazione della finanziaria, viene erogata direttamente in conto corrente e tramite conto corrente rimborsata, a costi e interessi e su una durata prestabilita da contratto. Diverse finanziarie propongono nella loro gamma di prestiti una sezione dedicata all’arredamento, a volte abbinata a particolari promozioni, per somme che possono arrivare fino a 40.000 o 60.000 euro, da utilizzare liberamente a copertura totale dei progetti di rinnovamento dell’abitazione.