29 ott 2021 | Pubblicato da Marco B.
Come sono impiegate le tasse ambientali riscosse nel nostro Paese? Nell'UE, l'Italia è tra gli Stati in cui sono più elevate, in valore assoluto e in percentuale sul Pil.
Però le risorse economiche ricavate con queste imposte solo in minima parte - l'1% scarso - vengono investite in iniziative di tutela ecologica. Lo rileva la Fondazione Openpolis, che confronta ed elabora dati provenienti da diverse fonti.
Sul sito di Openpolis si legge che, secondo "la European Environmental Agency (Eea), le tasse ambientali sono uno strumento fondamentale per contrastare il cambiamento climatico. Ebbene, "il gettito fiscale ambientale permette innanzitutto di... incorporare costi e danni ambientali nel prezzo dei prodotti, servizi e attività che li causano.
Inoltre quel gettito costituisce un incentivo per cambiare il comportamento di produttori e consumatori, oltre a offrire uno strumento politico efficace per affrontare una serie di problemi ambientali. Infine, aumenta il gettito fiscale complessivo, con risorse che possono essere investite proprio per la protezione dell’ambiente".
A quanto ammontano gli introiti? Nel corso del 2019 i Paesi dell'UE hanno incassato 330,6 miliardi di euro, pari al 2,4% del prodotto interno lordo. La Grecia è lo Stato in cui questa tassazione pesa di più (3,86% del Pil). L'Italia in quell'anno è arrivata quarta nel rapporto tra imposte green e Pil. Guardando solo i numeri assoluti, è seconda, dopo la Germania, per introiti fiscali: 58,7 miliardi di euro.
Che tipo di imposte sono? Ci sono quelle sull'energia, prevalenti in Italia e nell'UE (nell'Unione due anni fa erano il 77,9% del totale); sui trasporti, relative a proprietà, registrazione e utilizzo di veicoli a motore; sull'inquinamento (dalle emissioni alla gestione dei rifiuti); sull'uso di risorse naturali (estrazione, licenze per caccia. e pesca, eccetera).
Quelle sull'energia fruttano 47,4 milioni di euro (nel 2019) su 58,7 milioni totali. Eppure, come sottolinea l'Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale), il fatto che "gli introiti derivanti da questa imposta siano poi impiegati in attività di protezione dell'ambiente non rientra tra i criteri ufficiali".
Scrive Openpolis: "In Italia, le uniche tasse ambientali il cui gettito sia poi impiegato in attività di tutela dell'ambiente sono quelle sull'inquinamento e sull'estrazione delle risorse naturali". Peccato che ammontino a meno dell'1% del totale (549 milioni, mentre i restanti 57,5 miliardi non sono spesi per l'ambiente. Forse è il caso di cambiare rotta.
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